2.Il bene genera bene

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L’incontro con il pubblico per la presentazione della nuova linea da allenamento Nike che userò per la prossima stagione è andato benissimo: un’intera giornata immersa tra di loro,tra selfie,autografi e chiacchiere.A volte è un po’ stancante avere un sorriso ed una parola per tutti,soprattutto quando sei sveglia dall’alba e il sonno ti vorrebbe sopraffare,ma a me piace,e lo dico senza ipocrisia.Nello sport il tifo è l’altra faccia della medaglia,un tassello fondamentale,e sapere di avere tanta gente che crede in me,che ad ogni gara affolla i palazzetti e grida il mio nome entusiasta mi carica e mi riempie il cuore.
Quand’ero piccola avevo solo i miei familiari ad urlare dagli spalti,oggi a quel <<Gamba,Lavi!>> di mio padre, che neanche una volta è venuto meno in tutti questi anni,si sono aggiunte altre migliaia di voci,che poi a fine gara mi salutano ringraziandomi per le emozioni che gli regalo e in alcuni casi anche per aver trasmesso loro la voglia di intraprendere il mio meraviglioso sport.E se riesco a fare diventare il mio sogno un po’ anche il loro non posso che essere felice di quanto sia diventata speciale la mia vita oggi.
Il bene genera bene,così si dice,ed io sto cominciando a crederci davvero.

Alle otto di sera inoltrate lascio il mega store,ed uscendo da lì alzo il naso all’insù:il cielo veronese è terso,ma c'è ancora luce e l'aria è piacevolmente caldina:l'estate si sta finalmente avvicinando,e questo mi rende entusiasta,sia perché è la mia stagione preferita sia perché si avvicinano le Olimpiadi,e non sto più nella pelle all'idea di questo grande passo che mi accingo nuovamente ad affrontare. Ogni quattro anni è così:per qualificarmi dò tutta me stessa,e quando poi ne ho la certezza ogni allenamento è in funzione delle esibizioni a cinque cerchi,quelle diverse da tutte le altre e così magiche da ricordarle con una forte emozione ogni volta che ne parlerai,per tutta la vita.

Avendo più di una volta questa città con le sue meraviglie e non essendo oggi neppure in compagnia del mio fratellone,che quando può sganciarsi dal lavoro mi accompagna sempre a questi eventi,decido di rientrare in hotel:ordinerò la cena in camera e andrò direttamente a letto.Domani devo rimettermi in viaggio presto,perché l’allenamento mi aspetta inesorabilmente nel primo pomeriggio,esattamente alla terribile ora in cui scatta l'abbiocco.
Percorro a passo cadenzato il breve tragitto fino all’hotel dietro l’Arena che mi ospita,il Gentleman:voglio godermi la leggera brezza che mi sferza il viso durante questi rari minuti di solitudine e pace.Le mie giornate sono talmente piene che a volte quando finiscono e ho un attimo di respiro, come ora,mi trovo ad apprezzare tutto maggiormente:la gente che passeggia per strada chiacchierando allegramente,i negozi e perfino cose che sembrano insignificanti come l'acqua che sgorga dalle fontane. Amo la mia vita movimentata, sì,ma ogni tanto ci vuole anche ritagliarsi qualche piccolo momento per sè stessi.

Faccio un altro paio di foto con due ragazzine,poi finalmente arrivo a destinazione.Mentre sto varcando la porta a vetri satinati dell’entrata prendo cellulare dalla borsa, dopo averlo dimenticato seppellito lì per un intero pomeriggio, per controllare se mi sono persa messaggi o chiamate importanti.Mentre scorro la home di Whatsapp facendo una rapida ricognizione delle chat con notifiche la distrazione mi è fatale, perché
vado a sbattere contro qualcuno,che subito dopo mi accorgo avere la testa china sul cellulare esattamente come me.I tempi moderni ci hanno dato in eredità questa brutta abitudine di controllare il telefono mentre siamo in movimento,dovrei davvero togliermela.Se avessi rimandato a quando sarei stata in camera avrei di certo evitato questo spiacevole incidente!

“Oh,scusa!” - dico mortificata.

X:“Scusami tu,ti sei fatta male?”

“No,figurati,nulla.Tu?”

“Sono più grosso,non mi hai scalfito affatto, tranquilla.Però stavamo facendo tutt’e due la stessa cosa,dovremmo stare più attenti.” - e mi fa un sorriso sghembo.

“Aspetta,ma tu non sei…? Oddio,ora mi sfugge,comunque quello del trio Il Volo!”

“Ahahahah,sì,Piero Barone,piacere!Ma anche io ti ho riconosciuta,la ginnasta sei! Aspetta,Zora,ma il nome...”

“Anche tu a memoria per i nomi non sei messo bene,vedo! Lavinia.”

“Ecco,Lavinia Zora! Ti assicuro che ti seguo pure sui social,solo che coi nomi sugnu misu veramente malu.Sei siciliana pure tu,o sbaglio?”

“Yes! Siracusa.”

“E io provincia di Agrigento,semu sempri paisani.”

“Nca certu,isolani! Ahahahah! Ma davvero mi segui? Non me n'ero mai accorta.”

“Sì che ti seguo,sono sicuro.
Fai più attenzione quando ti seguono certi vip veri! Ahahah! - mi fa l'occhiolino - Vieni,facciamo un selfie per celebrare quest’incontro!”

“Cos-?” - lo guardo stralunata.

Prima che abbia il tempo di finire la domanda o perlomeno di realizzare il tutto estrae il cellulare dalla tasca dei pantaloni beige che indossa ed aziona la fotocamera, scattando la foto mentre mi mette un braccio intorno alle spalle.Poi mi chiede il numero e me la invia su WhatsApp.A quanto pare è un ragazzo decisamente intraprendente e imprevedibile! Però è buffo,mi fa ridere.E sembra simpatico e alla mano.

Facciamo altre quattro chiacchiere in allegria in cui mi informa che anche loro come me sono qui per lavoro,nello specifico per i Wind Music Awards,che io solitamente guardo sempre in tv ma di cui al momento non mi ricordavo affatto.Piero mi invita in Arena ad assistere allo spettacolo dicendo di avere un biglietto in tribuna vip che suo padre mi cederebbe volentieri perché li ha visti esibirsi migliaia di volte,e per di più si tratterà solo di un paio di canzoni,ma io rifiuto cortesemente l'offerta e mi congedo, chiedendogli di portare i miei saluti ai suoi due colleghi,che mi piacerebbe avere modo di conoscere qualche volta.Mi piace la loro musica,è un genere particolare e loro hanno delle voci che spiccano in maniera eccellente nel panorama italiano,ma la mia stanchezza è veramente troppa per reggere ancora un’intera serata lontana da un letto morbido su cui sprofondare.

Salgo in camera e mi arriva la notifica che lui mi ha menzionato su Instagram,e a seguire altre centinaia di commenti e like dei suoi fans.Pubblico la foto anch'io e dopo aver notato che effettivamente è davvero un mio follower ricambio la gentilezza.
Dopo una doccia lunga e rigenerante finalmente fresca e profumata mi faccio portare la cena dal servizio in camera,che mi gusto con lentezza seguendo in TV lo spettacolo che impazza in Arena, proprio alle mie spalle.L'esibizione de Il Volo è ottima come me li ricordavo in quelle poche volte che li ho sentiti cantare attraverso lo schermo o alla radio, ma dopo quella il sonno mi coglie all'improvviso.Vengo svegliata dal rumore che fa il telecomando,che avevo in mano,nel cadere sul pavimento.Da lì capisco che è ora di spegnere e prepararsi per la notte. Di lì a poco,subito dopo aver toccato il guanciale, cado in un sonno profondo.


Buonasera bellezze!
Ho avuto una giornata pesante,ma mi sono impegnata per darvi comunque il capitolo.Se vi va di farmi felice fatemi sapere che ne pensate di queste battute iniziali.
MissR.

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora