Sono qui seduta,con la schiena poggiata al grande muro dalla forgia medievale alla mia sinistra,ormai da un po' di tempo,anche se non l'ho quantificato perché non ho l'orologio al polso e dell'orario finora non mi è importato nulla.Il silenzio di questa tarda mattinata forse già vicina al pomeriggio,riempito solo dal cinguettio degli uccellini sugli alberi qui intorno,è stato interrotto più di una volta dal mio cellulare che ha annunciato una chiamata in arrivo,ma non gli ho mai dato peso.La leggera brezza mi rinfresca il viso e io sto bene qui,lontana da quei due e dai versamenti inconsulti di bile che non meritano loro ma soprattutto non merito di avere io.Se sono venuta a Taormina è solo per Piero,assistere pure a quella scena era troppo.
All'improvviso il mio stomaco comincia a farsi sentire e dolermi in maniera diversa da come ha fatto fino ad adesso,allora recupero il telefono ed ignorando il resto guardo l'ora rendendomi conto che si è davvero fatto tardi,e saranno i morsi della fame che torna a farsi strada in me.Ma non me ne curo,non ho voglia di incamminarmi per cercare un posto in cui mangiare né di vedere nessuno,ma soprattutto non mi va di incontrare Piero,voglio ancora sbollire un altro po'.Ma non faccio in tempo a pensarlo che purtroppo proprio la voce incriminata si diffonde nell'aria,provenendo dall'imbocco del vicolo alle mie spalle.
"Minchia,finalmente ti ho trovata!"
Lo guardo per un attimo di sfuggita,poi mi giro nuovamente ad osservare il mare.Lui scende i gradini di corsa fino a raggiungere quello su cui ho ormai preso residenza e sedersi vicino alle mie ginocchia,che tenta di accarezzarmi fino a che non mi ritraggo come un gatto spaventato facendo allontanare di conseguenza anche la sua mano.Mi fissa per qualche istante in silenzio,sembra stia riflettendo su cosa dire.Poi parla.
"Ti ho cercata per un'ora,e ti ho pure chiamata quattro volte,perché non mi hai risposto?"
Vedendo che continuo a tacere mi incalza.Noto che comincia ad innervosirsi,ma la cosa mi lascia indifferente.L'unica che ha motivo per farlo sono io.
"Lavì,con te parlo! Mi vuoi dare una risposta?"
"Perché non avevo voglia di sentirti,semplice! - dico secca - Ma come sei arrivato qui?"
"Ho girato tutta Taormina,prima o poi ti dovevo trovare per forza! Mi vuoi spiegare che ti è preso adesso?"
"Se non lo hai capito da solo forse non ha neanche senso parlarne.Era palese."
"È per Carla,vero?"
"Buongiorno,Piero! Vedi un po' tu..."
"Ma è solo un'amica,dai!"
"Per te forse,non per lei.E comunque il punto non è questo,è che tu avresti dovuto frenarla,non assecondarla!Ad un certo punto mi sono stancata di fare da terzo incomodo e me ne sono andata...Sai com'è,magari una sedia in più poteva farle comodo per raccogliere la bava!"
"Stavamo solo ricordando un po' di cose che ci sono successe,non è colpa mia se io e te l'anno scorso non ci conoscevamo!"
Quando fa la parte della vittima mi fa imbestialire ancor di più!
"Piero,tu sei quello che mi ha detto che avrei dovuto mettere dei paletti a Gregorio quando ancora non si era neanche dichiarato,adesso per te non vale? Carla ti si è buttata addosso,ti sfiorava il braccio e ti guardava spogliandoti con gli occhi e tu le davi corda.Al posto mio ti saresti arrabbiato per molto meno! Cos'è,io ho meno diritti di te?"
"Non sto dicendo questo,capisco il fastidio,ci sta.Ma non hai motivo di essere gelosa,tutto qui."
"No,infatti dopo quel siparietto non ne ho affatto motivo! E dimmi,dopo che me ne sono andata ti è saltata direttamente sulle gambe e ti ha limonato o aspetta almeno il prossimo incontro?"
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Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*
FanfictionLa musica e lo sport,due mondi apparentemente lontani ma in realtà animati dallo stesso forte sentimento,la passione.Sarà possibile coinciliarli? È ciò che tentano di fare due vite complicate come quelle di Lavinia e Piero.