Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*

12.Vorrei vivere in una bolla per sempre

Il fine settimana di riposo è volato via veloce e siamo già a lunedì.Oggi io e le ragazze ricominciamo i nostri duri allenamenti mattutini in vista delle finali,la prima delle quali sarà venerdì. Negli scorsi tre giorni mi sono rilassata il più possibile ed ho anche trascorso molto tempo con i ragazzi de Il Volo e le fidanzate, ovviamente soprattutto con Piero,con cui non vedevo l'ora di trovarmi da sola anche per poco.Gli ho fatto tante domande presa dalla mia incontenibile curiosità di conoscerlo meglio e magari gli sarò sembrata anche un po’ invadente,ma il tempo è poco e <<del doman non v’è certezza>>,come diceva Lorenzo De’ Medici,perciò voglio sfruttarlo a pieno.Sono anche venuti fuori qua e là dei difetti caratteriali: è permaloso,ha un orgoglio che la metà basterebbe,mi interrompe,è autoritario e mi pare eccessivamente precisino e protettivo.E inoltre ogni tanto mi è sembrato già di notare un pizzico di gelosia.Ma non posso non ammettere che nonostante ciò mi piace ogni giorno di più.Mi sento anche un po’ sciocca per questo,ma non mi sentivo così leggera e allegra  da tempo.Adesso magari quelle foto dell'altra volta,che forse saranno già uscite in Italia ma di cui non so nulla,avrebbero più senso,ma sta di fatto che non sono abituata al gossip e non fa per me.Però la mia linea è quella di non curarmene,fa parte del gioco e devo farmene una ragione.
Qualcuno però non sembra essere d’accordo con me...

Dopo cena sono con la mia famiglia a fare un giretto per il villaggio.Dopo una camminata abbastanza lunga ci fermiamo su una panchina ai giardini,meravigliosamente illuminati da lampioni a risparmio energetico di colori diversi,che creano suggestivi giochi di luci ed ombre.Ovviamente ho dovuto comunicare loro che io e Piero in questo periodo ci stiamo frequentando:se fossimo stati in Italia,separati da chilometri di distanza,avrei aspettato un pochino prima di parlargliene,giusto il tempo di capire i risvolti della cosa (tranne a mio fratello e Nadia,che lo avrebbero comunque scoperto subito),ma qui è impossibile.E mio padre prontamente solleva perplessità,come era immaginabile.

“Picciridda mia,sta cosa con quel cantante non mi sta piacendo.”

“Che vuoi dire,pà? Perché?”

“Perché è famoso e gira il mondo,e non mi fido.E poi perché tu sei qui per giocarti delle medaglie,non per giocare ai fidanzatini in vacanza!”

“Non sto giocando a nulla papà,e non mi sono scordata assolutamente del motivo per cui sono finalmente qui.Sapete bene quanto lavori ogni giorno per arrivare a eventi come questo,mi fa male sentirti mettere in dubbio la mia professionalità.”

“Non la metto in dubbio,ma sei sempre una ragazzina,può capitare un colpo di testa! E questo Piero mi pare perfetto per buttare all’aria tutti i sacrifici.Ascolta chi sa meglio di te come va il mondo:chiudi questa cosa qua,non è il caso!”

“Ti assicuro che è un colpo di testa,lui non mi fa deconcentrare,ma anzi mi ha incoraggiata fino a stamattina prima dell’allenamento.Non voglio chiudere nulla,ho vent’anni e voglio vivermi questa cosa,qualunque sia il risultato.Tu avrai anche più esperienza e su questo non ci piove, ma devi accettare che non sono più una ragazzina,papà,ma una donna,e che tu lo voglia o no già da un po' decido io della mia vita.”

“Fai come ti pare,ma non venire a piangere da me se poi perdi le medaglie per cui hai sudato anni, perché io non sarò lì a consolarti! Anzi,non voglio neanche venire a vederti in gara,non potrei sopportare di vederti sbagliare di nuovo per una bravata del genere!”

Si alza e scappa via verso il loro hotel.Io resto immobile a guardare la sua figura allontanarsi,mentre calde lacrime cominciano a scendere lungo il mio viso.Mia madre,che aveva osservato la discussione in silenzio insieme a mio fratello,si avvicina e mi stringe dalle spalle.

Ma:“Scusalo amore,cerco di parlarci e farlo calmare.Tu non piangere,bimba mia,adesso vai a dormire e cerca di staccare la mente,ci vediamo domani!”