20.Maracaibo

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Tra le interviste e il telefono bollente per le notifiche riesco ad avere un attimo di respiro solo a sera inoltrata,quando vengo trascinata in un ristorante di lusso di Rio de Janeiro per festeggiare la medaglia insieme a tutte le persone che mi vogliono bene,comprese le mie compagne e i loro genitori,che si sono tutti congratulati con me molto carinamente.Questo conferma che siamo davvero una famiglia in cui non ci sono invidie,e non potrei esserne più felice.

Mia madre,o almeno credo sia stata lei,ha invitato alla festa anche Gregorio,e la tavolata è davvero lunga.Non appena entriamo al ristorante la prima persona che Piero,con cui non abbiamo avuto ancora molto modo di stare insieme da soli,nota è proprio il nuotatore,dunque istintivamente mi stringe forte dalla vita,mentre quest'ultimo distoglie lo sguardo.Sorrido dolcemente al mio ragazzo,poi mi stacco dalla sua presa.

“Piè,aspetta un attimo,vado a parlargli.”

“Ma ci ha visto,ha capito,che senso ha?”

“È giusto così,dai.Piuttosto vai a tavola a prenderci due posti vicini,tanto sanno già tutti di noi.”

“Appunto,pure lui!”

“No,lui l'ha solo sicuramente intuito.Non fare il bambino,su! Che poi non me l’hai mica chiesto,eh...” - e gli faccio una linguaccia.

Sbuffa e prima di allontanarsi mi dice:

“Giusta distanza,mi raccomando!”

“Uffaa! Vai,rompipalle,vai!”

Si dirige verso la tavolata dove sono già tutti seduti e io mi avvicino a Gregorio,ancora in piedi in disparte.Sembra quasi un po' a disagio.

“Ehi,Greg,ciao! È un piacere averti qui con noi.”

“Ciao campionessa! Il piacere è mio,non potevo rifiutare l'invito di tua madre.Allora,hai visto che alla fine quest’oro tanto desiderato è arrivato?”

“Eh,non potevo mica lasciarti solo!”

“Già,con le tue qualità era assolutamente vietato.”

“Grazie,sei sempre troppo buono con me,davvero! Senti...Credo che tu l’abbia già intuito,ma visto che l’altra volta via messaggio sono stata molto evasiva volevo dirti che tu sei un gran bravo ragazzo,ma io non posso uscire con te perché sto con Piero.” - e mi volto verso di lui,mentre Gregorio segue il mio sguardo.

“Sì,infatti era chiaro da quando mi ha visto la prima volta e mi ha guardato male.Gelosetto il cantante,eh?”

“Un po’! Spero che tu non ci sia rimasto male,davvero.”

“No! Cioè,sì,perché se mi fossi deciso prima a fare il primo passo forse avrei avuto una possibilità,però se stai bene con lui mi fa piacere.È un ragazzo molto fortunato a stare con te.”

“Beh,essendo iniziato tutto in questo mese è ancora presto per dirlo,ma ti assicuro che è una bella persona anche lui.”

“Cosa,è iniziata adesso,qui? Ma noo,questo significa che sono proprio sfigato!”

“Non dire così,dai! Magari conoscendomi meglio non ti sarei piaciuta.E poi sei gentile,
educato,simpatico,un grande campione e anche un gran bel ragazzo,sono certa che troverai una ragazza per te! Quest’ultima qualità non diciamola a Piero,però!”

Gli strizzo l’occhio e ride.

“E va bene,cercherò di non pensarci,andiamo a festeggiare la tua medaglia e datemi dell'alcool!”

“Ahahahah,non esagerare!”

“E comunque effettivamente ho notato che anche la tua compagna di squadra,Angela,è molto carina…”

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora