25.Giorni per scoprirsi forti come verità

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Sono a Siracusa da mezza giornata,ma già pochi minuti mi erano bastati per capire quanto casa mia mi sia mancata.

È tardo pomeriggio e sono seduta su una sdraio nel grande balcone della camera di mio fratello.Quando eravamo piccoli mi rifilò la camera con solo le finestre perché ero la minore,ma quello che non ha mai saputo è che quando non c’era d’estate ci venivo spesso.E d’altronde anche adesso Alberto non c’è perché è dovuto rientrare subito a Milano per lavoro,e io mi godo la splendida vista che si può avere da qui:il mare a pochi passi,che sembra si possa toccare,l’odore dei fichi d’India,le cui pale crescono selvagge nei terreni ai bordi delle strade qui intorno,che si mischia con quello dei limoni nel nostro giardino,il sole che si tuffa a capofitto nel mare regalando al cielo colori che vanno dal rosso carminio al rosa antico ed il frinire delle cicale,che mi riporta alla mente le estati spensierate e felici di quand’ero bambina.Mi rendo conto che manco dal vivere qui da tanto,troppo tempo.Ma nonostante questo tutto è esattamente uguale a prima:da questo paesaggio che splende ai miei occhi con la stessa viva intensità di sempre all’ordine in cui sono disposte le mie coppe dei vecchi campionati juniores sulle mensole in camera mia.E questo mi aiuta a ritrovare in questa casa sempre il mio ordine mentale,perché è il mio luogo dell’anima.

Scatto una foto col telefono a cotanta bellezza che si spande davanti a me e la posto sui miei social per rendere partecipe chi mi segue,con la sola didascalia << Terra mia ♡ >>.Non c'è bisogno di aggiungere altro.
Subito dopo mi sento toccare una spalla e vedo mia madre sedersi sul bracciolo della sdraio,accarezzando i miei lunghi capelli.

“Sapevo che ti avrei trovata qui,ci vieni sempre.E meno male che tuo fratello non se n’è mai accorto,piccola ladra di balconi!”

“Ahahahah! Quindi sapevi che da piccola ci venivo a giocare di nascosto quando lui non c’era,vero?”

“Ovvio,sono tua madre! Come ora vedo che sei un po’ pensierosa.Hai litigato con Piero,forse?”

“Te l’ha detto papà?”

“No,giuro! L’ho visto da quando sei arrivata che non eri allegra come sempre.Ti va di parlarne?”

“Ma in realtà non è neanche una lite,è più un’incomprensione per cui lui se l'è presa…”

Le racconto tutto,comprese le parole di mio padre.

“Papà ha ragione,tesoro,è solo una bella cosa il fatto che voglia presentarti alla sua famiglia,anche perché lui ha già conosciuto noi tre.Per quanto riguarda l’ansia devi stare tranquilla,anch'io quando dovevo conoscere i tuoi nonni ero super agitata,invece poi gli piacqui da subito,e la stessa cosa Giuseppe con i miei genitori.Se sei una bella persona prima o dopo anche i genitori più diffidenti se ne accorgono.Guarda tuo padre:di solito è geloso di te e inoltre Piero non gli piaceva anche per il suo lavoro e per la paura della distrazione dalla ginnastica,eppure dopo averci parlato si è ricreduto.Quindi anche se dovessero avere qualche dubbio su di te gli passerà.La mia splendida figlia non può non piacere,e quel giovanotto ci ha visto lungo! Adesso scendiamo,la cena è quasi pronta.Ho fatto la parmigiana di melanzane che ami.”

“Dovrò tornare a Milano con cinque chili in più?”

“Che vuoi che siano,se non li smaltisci tu con tutto quell’allenamento!”

“Spererei di non metterne su così tanti,però,o Luigi mi strozza!”

“Ma daiii,in caso ci parlo io.Non si può obiettare sulla cucina siciliana,ma soprattutto non a quella della nonna,che ti aspetta stasera da lei!”

“A posto siamo! Ahahah!”

“Piuttosto,ma domani vuoi una mano a fare la valigia per Ibiza? Mi manca aiutarti.”

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora