Anche la finale al volteggio è stata archiviata,e pure questa mi ha vista arrivare seconda in classifica.Ironicamente potrei pensare di essere ormai abbonata al secondo posto,ma la realtà è che invece sono molto soddisfatta di me stessa per quanto fatto.Certo,devo però ammettere che non mi dispiacerebbe affatto vincere l'ultima finale,quella della mia amata trave,per fare la doppietta tra Olimpiadi e Mondiali e dare un segnale forte alle americane che faccia capire loro che le italiane sono tornate...Sarebbe davvero un sogno!
Sogno che mi sto per giocare esattamente in questo istante,cioè quello che precede la mia entrata in pedana di gara.Ed ecco che subito la vedo proprio di fronte a me:la trave è lì,sempre fermamente agganciata al pavimento ed uguale a se stessa.A molti potrà sembrare solo un freddo attrezzo fatto di metallo,pelle e gommapiuma,ma per me no,per me rappresenta molto di più.Abbiamo trascorso tutti questi lunghi anni fianco a fianco ogni giorno come due migliori amiche,anche se in realtà non lo siamo fin dal primo momento,perché capirsi per me e lei non è stato subito facile.Poi però ho imparato a conoscerla a fondo in ogni suo segreto e ad amarla follemente anche quando mi dà delle delusioni: l'amore ti può portare in paradiso ma anche gettare negli inferi,ma se è vero e profondo non si spegne mai.Perciò ad oggi posso dire che per me quella trave è dotata di un cuore e mi regala emozioni fortissime,di quelle che ti lasciano senza fiato.E quindi adesso siamo qui,io e lei l'una di fronte all'altra per l'ennesima volta,a giocarci tutto.La guardo per bene un'ultima volta da lontano mentre realizzo che dall'Italia e da San José,dove il tour de Il Volo farà tappa stasera,in questo preciso istante mi stanno guardando tante persone che mi vogliono molto bene e che ci tengono tanto quanto me che io raggiunga il mio obiettivo.Per non contare i migliaia di volti che non conosco personalmente ma che tifano instancabilmente e con entusiasmo per me in ogni sfida,e il cui sostegno sento sempre presente anche quando non sono tutti fisicamente nel luogo della gara.Darò tutto,e loro farò per me e per ogni mio fan che crede in me fin dal primo giorno.
Dopo avere spostato con uno sbuffo d'aria un capello che ricadeva ribelle sulla mia fronte ed immerso mani e piedi nelle vaschette della magnesia al bordo della pedana,mi guardo un attimo intorno osservando il palazzetto gremito:la gente è quasi in religioso silenzio,tutti aspettano solo la mia prima mossa.Faccio un respiro profondo,mi avvicino all'attrezzo e comincio l'esercizio salendovi in spaccata centrale,mentre reggo il peso di tutto il mio corpo con le mani.Quando sono già sul finire della performance faccio una sforbiciata e poi muovendomi all'indietro torno al bordo della trave per cimentarmi nella ribaltata d'uscita,con cui concluderò il mio esercizio.Eseguo due rotazioni ottimali,poi però un errore del tutto imprevisto distrugge totalmente ogni mio sogno di gloria:all'ultima e decisiva rotazione manco totalmente l'appoggio del piede sulla porzione più estrema della trave e volo per aria in maniera scomposta,ricadendo sul materassino sottostante in squilibrio e senza la forza per reggermi sulle gambe.Così ricado piegandomi al suolo in malo modo e con il peso di tutto il corpo sul collo.L'unica cosa che avverto immediatamente è un dolore lancinante proprio al collo,e pochi secondi dopo vedo accorrere in mio soccorso Luigi e lo staff medico.Sento qualcuno prendermi in braccio e appoggiarmi su di una superficie fredda,forse una barella.Velocemente, però,il dolore si fa così forte che perdo lucidità e non riesco a tenere gli occhi aperti,perciò la percezione del mondo intorno a me viene meno e vengo risucchiata dal buio più totale.
Apro gli occhi sbattendo le palpebre più volte per abituare i miei occhi alla penombra del luogo in cui mi trovo.Appena riesco a mettere a fuoco lo spazio che mi circonda realizzo di trovarmi su di un letto accanto a una grande finestra dalle tapparelle semi abbassate,all'interno di una stanza bianca e spoglia.Ho un collare ortopedico a bloccarmi il collo e un mal di testa atroce,come se me la stessero schiacciando dentro una pressa.Dopo alcuni attimi di totale smarrimento vedo comparire in camera Luigi,con un'espressione corrucciata.
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Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*
FanfictionLa musica e lo sport,due mondi apparentemente lontani ma in realtà animati dallo stesso forte sentimento,la passione.Sarà possibile coinciliarli? È ciò che tentano di fare due vite complicate come quelle di Lavinia e Piero.