31.Ciò che tocchi è il mio mondo

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Siamo in auto da un po',in direzione Agrigento.In questi giorni ne abbiamo parlato tanto e alla fine abbiamo deciso che andrò a trascorrere qualche giorno da Piero,in modo da conoscere la sua famiglia.In realtà io non avrei voluto piombare in casa loro così,da perfetta estranea,ma lui ha insistito dicendo che aveva già avvisato e non ci sono problemi,per cui non sono riuscita a oppormi.
D'altronde ha la testardaggine di un mulo,a volte è impossibile discuterci!

Lo osservo guidare con lo sguardo fisso davanti a sé e i muscoli delle braccia contratti in segno di grande concentrazione.Tiene le mani incollate sul volante,poi quando ne stacca una per cambiare marcia ogni tanto la poggia sul mio ginocchio stringendolo,ci sorridiamo e torniamo ognuno perso tra i propri pensieri con la musica alla radio che fa da sottofondo lieve e rilassante.In fondo non c’è nulla da dire,stiamo bene esattamente così.A catturare la mia attenzione,però,ci pensa ben presto lui con una domanda.

“Hai portato le medaglie come ti avevo detto?”

“Sì,ma non ho ancora capito cosa ci dovrei fare.Mi appesantiscono pure la valigia!”

Intanto lo vedo imboccare l’uscita autostradale per Giardini Naxos e lo guardo perplessa,ma lui non può vedere il punto interrogativo che mi si è disegnato sul viso perché è troppo preso dalla strada.

“Ma dove stiamo andando,scusa?”

“A Taormina,ovvio!”

“Ovvio?”

“Voglio farti conoscere un amico,un signore molto caro a cui voglio bene.Passiamo questa giornata lì e più tardi torniamo a Naro.Ti va?”

“Ah...Certo,come no,Taormina è splendida.”

“E allora perché hai quella faccia tirata?”

“E tu che ne sai,se hai lo sguardo fisso sul percorso?”

“Ti vedo con la coda dell’occhio.E comunque lo capisco,è una sensazione.”

“Sei quasi inquietante,sappilo! Comunque se vuoi la sincerità pura il fatto che decidi le cose da solo per poi mettermi davanti al fatto compiuto non mi va molto a genio.Non voglio essere brusca e di certo non mi dispiace in questo caso la deviazione,ma in generale voglio dirti che non sono una bambolina che pende dalle tue labbra,Piè! Le decisioni dobbiamo prenderle insieme.”

“Scusa,è che ci tengo a farti conoscere questa persona e mi sembrava un bel gesto mostrargli le tue medaglie,visto che sei anche un orgoglio per tutta la Sicilia.E poi siccome Taormina è bellissima ho pensato di farti una piccola sorpresa.Abbiamo detto che insieme andremmo ovunque!”

“Assolutamente sì,ma mi piacerebbe sapere le cose prima...Vabbè,tanto hai già deciso,ormai è andata.”

“D'accordo,la prossima volta ti informo,va bene? Ora però me lo fai un sorriso?”

“Sì,ma tu guarda avanti!”

Poco dopo siamo a Taormina,uno dei posti che più amo al mondo,fin da quando da piccolina ci andavo coi miei e correvo spensierata per la grande piazza principale con loro che poveretti cercavano di starmi dietro per non perdermi di vista.È una città dal fascino per me magico,lo è sempre stata.
Varcata Porta Messina ci addentriamo nel corso principale per fare una passeggiata,ma è piuttosto il caso di parlare di passo da processione,visto che una meta turistica così gettonata in estate è molto affollata ad ogni ora ed ovviamente a fermarci per una foto sono in tanti.Finalmente dopo un bel po' di tempo arriviamo ad un baretto in una viuzza defilata che non ricordavo e a cui invece Piero ha puntato a colpo sicuro,e non appena entriamo lui viene subito accolto a suon di abbracci e pacche sulle spalle da tutti i dipendenti,finché non viene richiamato dal retro un signore di mezza età,che lo stringe in un abbraccio più a lungo degli altri.

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora