Mi sveglio di scatto per lo squillo insistente del telefono fisso in camera,e sbatto anche un gomito sul comodino.Ancora dolorante e del tutto stordita alzo la cornetta e sento la voce di Gaetano,che ha raggiunto i ragazzi insieme alla mamma di Gianluca lo scorso mese per accompagnarli in questo lungo tour.Mi spiega col suo tono dolce e un po' imbarazzato che Piero gli ha chiesto di svegliarmi alle 9,30 e lui ha quindi eseguito.
Suppongo sia perché ho detto al mio puntiglioso ragazzo che avrei voluto fare un giro in città mentre loro erano fuori per un'intervista e lui conoscendomi sapeva che se avessi dovuto svegliarmi da sola sarei rimasta sepolta a letto.Il suo è stato un pensiero davvero carino per permettermi di godermi un po' il posto,ma in questo momento a causa del risveglio brusco lo detesto lo stesso! Stropiccio gli occhi,sbadiglio sonoramente,metto gli occhiali da riposo,mi stiracchio e a rilento mi alzo,scostando le tende di pesante tessuto azzurro che disvelano un grazioso balconcino.Miami oggi è soleggiata e la vista sull’oceano è spettacolare:in fondo Piero ha ragione,tutto questo non si può perdere per qualche ora di sonno in più,è ora di uscire!
Mi lavo e mi vesto alla velocità della luce e dopo venticinque minuti sono già nella hall.Incrocio Gaetano,che si scusa ancora imbarazzato per l’ingrato compito datogli dal figlio,e con un abbraccio ed un bacio sulla guancia gli faccio capire che svegliarmi è stata una buona idea e di non sentirsi in colpa.Ormai voglio bene a lui e la sua famiglia,ed averlo qui in questo periodo di lontananza dai miei cari è per me un supporto in più per affrontare questo periodo complicato.
Subito dopo esco dall’hotel.La prima tappa obbligatoria dev’essere la colazione,in primis perché ho fatto troppo tardi per la cucina dell'hotel e poi perché farla fuori ha più gusto! Dopo pochi passi vedo una sala caffè abbastanza invitante,che dalla data di apertura stampata sull'insegna sembra essere una delle più antiche della città,ed entro.Mentre il cameriere mi serve un espresso che ci vuole fantasia per definire tale ed un cupcake,questo invece delizioso,tiro fuori dalla mia borsa il libro a cui mi sto dedicando in questo momento e leggo qualche pagina:si tratta di <<La ragazza del treno>>,me l’ha consigliato Gianluca che l’aveva già letto e devo dire che mi ha davvero presa,e poi le pareti del locale sono arredate con librerie piene zeppe di libri e questo gli dona un fascino particolare,per cui anche sfogliare La settimana enigmistica qui dentro sarebbe gratificante! Lo consiglierò a Franz:la prima volta in cui tornerà a Miami deve assolutamente passare da qua.
Nelle ore successive giro un po’ per questa magica città che già conoscevo ma che riesce sempre a stupirmi.Ne approfitto per fare tante foto e per la mia gioia,visto che non so resistere al richiamo delle enormi vetrine del luogo,sono in grado anche di trovare il tempo per fare qualche acquisto,tra cui anche una maglia carina che ho subito immaginato addosso a Piero.La ritengo decisamente una ventata d'aria fresca in mezzo ad un sacco di tamarrate che possiede dentro l'armadio,come gli dico sempre!Guardo l’orologio e mi rendo conto che senza farci caso si è già fatto molto tardi:i ragazzi sarebbero rientrati insieme a Barbara per pranzo e ho promesso a Gaetano che ci sarei stata anch'io per mangiare tutti insieme.Prendo il tram e poi percorro in fretta e furia a piedi la restante strada che mi separa dall'hotel.Lungo il marciapiede su cui affaccia l'entrata principale dell'edificio vedo un assembramento di fans e capisco che i ragazzi non devono essere ancora tornati,ed in effetti non avendo guardato il telefono per niente non ho notizie a riguardo.Imbocco una traversina e faccio per varcare l’entrata secondaria per evitare di passare in mezzo alla confusione,quando una ragazzina mi ferma e mi chiede la foto e io,dato il mio carattere riservato,mi trovo a sperare dentro di me che sia più per il mio lavoro che per la storia con Piero.Ma visto il luogo mi rendo conto che è una speranza vana...Facciamo il selfie,ma subito dopo la paura mi assale e me ne pento,realizzando che Federico potrebbe vederla e scoprire dove sono.Mi viene in mente di chiederle di non pubblicarla,ma dopo qualche parola ed un sorriso mi lascia andare e non me la sento di dirle nulla.Una cosa però è certa:sono stanca di vivere braccata e dovermi sempre preoccupare di tutto quello che faccio per paura delle conseguenze che ne potrebbero derivare.
Mentre io resto bloccata davanti la porta a vetri elettrica persa nei miei pensieri,vengo ridestata da alcune urla che annunciano indubbiamente l'arrivo in strada del van che trasporta ragazzi,i quali scendendo vengono circondati e letteralmente assaliti dalla folla.Come sempre si fermano a scattare foto e scambiare parole ed abbracci con tutte le persone lì per loro molto gentilmente...Anche troppo:una ragazza,che avrà la mia età,si avvinghia al collo di Piero mentre lui non fa nulla per scostarla da sè,ma anzi la stringe in un abbraccio che a me pare troppo intimo per essere una semplice fan.Sento chiaramente lei dirgli che è bellissimo e che lo ama e lui risponderle che è lei ad esserlo,per poi accarezzarle i capelli.Noto invece Ignazio e Gianluca mantenere un atteggiamento più contenuto,mentre io ho già un diavolo per capello e decido che ho visto abbastanza.Entro di gran fretta all'interno dell'albergo,incrocio Barbara ed i due genitori,che mi salutano ricordandomi di vederci poco dopo nella sala ristorante,ma ricambio con freddezza e mi fiondo nell’ascensore.
In camera butto le buste dello shopping sul letto,prendo un cambio e mi chiudo in bagno a rinfrescarmi.
Poco dopo rientra anche Piero,e proprio mentre sto uscendo dal bagno ci troviamo occhi negli occhi.“Finalmente qua sei! Papà mi ha detto che sei stata tutta la mattina fuori.”
“Sì,come avevamo detto.Hai fatto bene a farmi svegliare,mi sono divertita molto!”
“Ma proprio assai,visto che ti ho mandato due messaggi e non mi hai risposto.”
“Sì,non ho proprio pensato di guardare il telefono,anche perché sapevo che eri impegnato.Non fare il pesante,ora!”
“Scusa se stamattina non ci siamo visti e ti volevo sentire,e se data la situazione mi preoccupo!”
“Tu ti preoccupi sempre troppo!”
Mi guarda male ed io ricambio,poi cambia discorso.
“Hai fatto shopping?”
“Sì,giusto qualcosa.”
Gli mostro un paio di pantaloni,una gonna ed una borsa per me,e poi la maglia presa per lui.
“È molto carina,grazie del pensiero.Ma non c’era bisogno.”
“Tu mi fai tanti regali,ogni tanto posso fartene qualcuno anch’io?”
“Ma amore,io guadagno tanto e mi fa piacere spenderli pure per te.”
“E con questo che vorresti dire? Grazie per farmi sentire una poveraccia! Ma sta’ tranquillo:Alberto mi ha avvisato che sono arrivati i soldi delle medaglie di Rio,qualche maglia posso permettermela!”
“Senti,è da poco fa che mi trattengo per non alzare la voce,ma mi stai facendo perdere la pazienza! Non volevo proprio farti sentire povera,mi dici che hai stamattina?”
In quel momento,prima che possa proferire parola,bussano alla porta.È Ignazio che ci avvisa che stanno scendendo tutti a pranzo e di non fare tardi perché ci aspetteranno per ordinare.
“Andiamo,adesso.Poi ne parliamo.” - gli dico fredda.
Lo vedo lanciarmi uno sguardo contrariato,ma non gli dò il tempo di dire nulla perché subito apro la porta e inizio a fare strada lungo il corridoio,sentendo i suoi passi dietro di me.Prendiamo l'ascensore in religioso silenzio,scambiandoci solo occhiate fugaci,poi arriviamo al ristorante e per tutta la durata del pranzo ci dedichiamo alla conversazione con gli altri commensali a tavola,evitando il dialogo tra di noi.Barbara ad un tratto mi rivolge uno sguardo indagatore: sono certa che abbia intuito che qualcosa tra me e Piero non va,così come probabilmente anche gli altri.Ma in modo molto discreto,pur vedendoci abbastanza cupi,nessuno osa chiederci spiegazioni.
Ahi,ahi,ahi,di nuovo maretta tra i due, non ce la fanno proprio a parlare con calma...Che pazienza che ci vuole!
Aggiornamento prima della nanna,bacini per voi!
MissR.
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Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*
FanficLa musica e lo sport,due mondi apparentemente lontani ma in realtà animati dallo stesso forte sentimento,la passione.Sarà possibile coinciliarli? È ciò che tentano di fare due vite complicate come quelle di Lavinia e Piero.