50.Vita da incubo

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Novembre è passato da poco ed è stato il mese più lungo e grigio dell'anno,o almeno per me:non mi è mai piaciuto in generale,ma questo è stato il novembre peggiore di sempre.Dalla sera della tentata aggressione non c'è infatti stato più un attimo di quiete nella mia vita.Federico ha effettivamente continuato a scrivermi minacciando vendetta finché non l'ho bloccato e ho cambiato scheda,i miei genitori quando l'hanno saputo si sono preoccupati a tal punto che l'unico modo per convincerli a non venire a Milano è stato quello di promettere che Alberto diventasse la mia ombra.Ed infatti è stato così,perché ormai mio fratello è a tutti gli effetti la mia guardia del corpo:mi viene a lasciare e a prendere agli allenamenti quotidiani e anche quando vado in giro non mi muovo più da sola,specie da quando un paio di settimane fa mi sono trovata Federico ad un evento in cui dovevo incontrare i fans.Pensavo di avere le allucinazioni ma invece lui era veramente lì,tra la folla,e mi ha osservata a lungo da lontano sorridendomi beffardo con uno sguardo da pazzo per poi sparire in un lampo così come era arrivato,prima che mio fratello o chiunque altro potesse notarlo.Ho anche faticato un po' per convincerlo che non stessi impazzendo.Lì per lì nel trovarmelo davanti sono rimasta impietrita,ma poi ho dovuto continuare a fare il mio lavoro per non deludere la gente che era là solo per me.D'altronde probabilmente il suo intento era proprio terrorizzarmi dimostrandomi che può trovarmi quando vuole e che non si fermerà finché non avrà raggiunto il suo scopo,ed io non posso permetterglielo.Purtroppo non posso evitare di comunicare pubblicamente la mia posizione almeno per gli eventi ufficiali a cui la gente se ne ha voglia può raggiungermi,però sto cercando di eliminare ogni indicazione qualora metta qualche mia foto sui social.Ma per ora sto riducendo in generale al minimo anche quelle,perché non ho frammenti di vita spensierata da condividere:ormai dormo male ed ogni giorno mi sveglio con l'angoscia che qualcosa di brutto possa accadere da un momento all'altro.

Intanto Piero in queste settimane è stato all'estero spostandosi tra USA,per la prestigiosa finale di America's got talent,America del Sud per dei concerti ed Europa per la promozione del cd,ma mi ha chiamata e mi ha scritto tantissimo per farmi sentire la sua presenza costante anche da lontano,e lo stesso fa la sua famiglia giornalmente,proprio come la mia.Non avrei mai immaginato che si affezionassero davvero così tanto a me,ma dall'episodio dell'incidente di Mariagrazia sento di avere praticamente due famiglie a supportarmi e a preoccuparsi per me,ed in questo momento difficile questo affetto per me conta veramente molto.

La settimana scorsa ho partecipato a una gara nonostante il dolore al polso non fosse del tutto passato e ho ottenuto un buon quarto posto,di più non avrei potuto fare e perciò sono comunque soddisfatta di me stessa.Ora fisicamente mi sono finalmente rimessa del tutto e sto cercando di allenarmi con tutto l'impegno di cui dispongo e di dedicarmi anche allo studio,perché siamo a metà dicembre e poche ore mi separano ormai dall'esame che sto preparando.Tuttavia continuo a non essere serena e questo mi porta a non riuscire ad applicarmi al meglio come vorrei.Mi sento anche in colpa per questo,perché so che l'anno che verrà ci sarà un torneo molto importante negli Stati Uniti e nello sport anche le piccole distrazioni si pagano care.Ma non sono fisicamente né mentalmente in grado di fare più,non con poche ore di sonno in corpo a notte,con l'ansia d'incontrare Federico che perennemente mi opprime il petto e con il livello d'attenzione alto per ogni passo che faccio e ogni fan che incontro.Tutta la mia vita quotidiana,che ho sempre adorato,ultimamente si è ad un tratto trasformata in un grande scherzo di cattivo gusto.Mi basterebbe solo che l'artefice prima o poi si stanchi e desista dal suo intento e sarei anche disposta a mettere una pietra sopra a questa brutta avventura e dimenticarla per sempre,ma finora non ne sembra averne alcuna intenzione.
Per fortuna nell'immediato c'è l'esame che mi aspetta e poi solo qualche giorno mi separerà dalla possibilità di rifugiarmi a casa mia,a Siracusa.

Continuo a sfogliare compulsivamente le pagine del libro nella speranza che qualche nozione dell'ultimo minuto possa anche solo vagamente fissarsi ancora nella mia testa,ma tra normale ansia pre-esame e la mia obiettivamente mediocre preparazione è tutto pressocchè inutile.Ad interrompere questa agonia ci pensa mio fratello,che dopo avere fatto un salto alla macchinetta si presenta davanti a me con due caffè,porgendomene uno.

"Prendilo,ti farà bene.È anche senza zucchero,così non ti lamenti di ingrassare."

"Sì,ma berlo del tutto amaro è volere farsi del male! Poi sono già una pila elettrica,non mi pare il caso."

"Stanotte non hai chiuso occhio,ti servirà per non addormentarti davanti al professore."

Lo guardo stupita mentre afferro il bicchierino di plastica dalle sue mani: ieri ho dormito a casa sua e di Nadia ed effettivamente ho trascorso l'intera nottata a girarmi e rigirarmi nel letto della loro camera degli ospiti con lo sguardo fisso sul tetto sopra di me,ma non so come faccia a saperlo.

Alb:"Il letto di là ha le doghe che cigolano ad ogni singolo movimento,dovrei cambiarle.E se ti sei mossa tutta la notte vuol dire che non hai dormito,perché quando dormi cadi in letargo e resti immobile fino al mattino.Ti conosco da 20 anni,sai? Sei un libro aperto per me."

Gli sorrido intenerendomi per la profondità del nostro rapporto.

"Sai,tra la normale ansia pre-esame e quella che ormai mi accompagna da un po' se di solito dormo tre/quattro ore stanotte l'ho passata interamente in bianco.Uno strazio!"

"Vedrai che andrà bene,e non parlo solo dell'esame."

Intanto dall'aula esce una assistente per richiamare tutti gli esaminandi dentro e iniziare con l'appello,così saluto mio fratello e mi alzo.

Alb:"Ti aspetto qui fuori,siediti su quella sedia e dimostra al prof quanto vali!"

"Ci provo,Alby,ma sai che per ora non ho avuto molta testa per lo studio."

"Lo capisco.Non importa,tu fai del tuo meglio e poi come va va.In ogni caso io sono comunque fiero di te,sempre."

"Va bene,vado.Grazie."

Gli dò un veloce abbraccio e mi dirigo in aula.

Ne esco ben due ore e mezza dopo,stanca ma felice di avere ottenuto un buon 26 sul libretto,che vista la mia concentrazione degli ultimi tempi è già un ottimo risultato.Vista la fila di ragazzi per l'ascensore imbocco le scale ed arrivata a piano terra mi dirigo verso la panchina nell'atrio su cui avevo lasciato mio fratello e dove aveva detto che sarebbe rimasto fino al mio ritorno,ma stranamente non lo trovo.Prendo il telefono e lo chiamo,ma niente,il suo telefono risulta staccato.È metà dicembre e nonostante il cielo milanese sia stranamente limpido il freddo si fa sentire prepotentemente,perciò non mi pare esattamente il clima ideale per una passeggiata.E poi sono le 11.30 del mattino e Alberto sapeva che avrei finito più o meno per quest'ora,dove può essere finito? Mi guardo intorno più volte per tutto l'atrio della facoltà ma non posso fare altro che constatare di essere circondata solo da studenti che parlano tra loro o ripassano,mentre di mio fratello non c'è assolutamente traccia.
Inevitabilmente inizio ad agitarmi un po':e se c'entrasse qualcosa Federico anche stavolta? Se per farmela pagare avesse fatto del male ad Alberto? E se oltretutto ora fosse proprio qui,mimetizzato tra la folla in attesa di avvicinarsi a me di soppiatto per farmela pagare come mi ha promesso?
Mentre questi pensieri catastrofici affollano la mia mente in maniera fin troppo rapida e confusa due mani da dietro le mie spalle mi tappano gli occhi.Sento che sono fredde e grandi, senza dubbio appartengono a un uomo.In quel momento mi irrigidisco di colpo e mi si gela il sangue:non può essere vero!

Buonasera! Ho cercato di aggiornare prima del solito per accontentare chi me lo aveva chiesto. Adesso però dovete tenervi la curiosità sul finale. Sono cattivella,lo so. 😂
Bacini,
MissR.

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora