43.Chiacchiere in famiglia

310 20 11
                                    


Sento qualcuno sussurrare parole vicino alle mie orecchie e apro gli occhi piano,perché non credo di essere ancora del tutto padrona delle mie forze.Il sole fuori si affaccia timidamente,segno che è ancora mattino presto.Ma i due protagonisti della conversazione,Eleonora e Piero,sono già lì come se fosse giorni pieno,a confabulare e sorridersi fino agli occhi con quella complicità che solo una madre e un figlio sanno avere.
Alzo il busto dal materasso e sento un dolore alla spalla su cui,mi rendo conto,era poggiata Mariagrazia stanotte.Abbiamo scelto veramente una bella posizione per dormire,che sceme che siamo!

Mamma e figlio mi notano e io sorrido e poi faccio loro cenno di fare silenzio indicando con la testa la piccola di casa ancora addormentata,dopodiché mi alzo dal letto piano per non disturbarla e torno nel mio.

“Buongiorno!” - mi sussurra una Eleonora,che finalmente ha riacquistato il sorriso.

“Buongiorno a voi,scusate un attimo ma mi scappa!”

Mi dirigo spedita verso il bagno trascinandomi appresso l’ingombrante asta della flebo,ormai vuota dopo tutta la notte in cui ha svolto la sua funzione.Ammetto che l'idea di lanciarla appresso a Mariagrazia stanotte mi ha sfiorata,ma per fortuna la questione sembra essersi risolta per il meglio.
Faccio pipì,mi sciacquo la faccia ed esco,trovandomi di colpo davanti Piero,che era praticamente appiccicato alla porta del bagno.

“E tu che fai qui?”

Ma,senza rispondermi né darmi il tempo di realizzare,mi bacia con trasporto davanti a Eleonora.Io dal calore che percepisco sulle guance so di essere arrossita per l'imbarazzo di essere osservati da lei,che però,noto con la coda dell'occhio,ci guarda sorridendo.

“Mamma mia,con più calma andava pure bene!”

P:“Scusa,ma non mi avevi ancora salutato!”

“Sì,ma non mi sono neanche lavata i denti,sì sempri priscialoru,a atta priscialora fa l'attareddi ciechi (sei sempre frettoloso,la gatta frettolosa fa i gattini ciechi)!”

Sia lui che la madre scoppiano a ridere,trattenendosi con una mano sulla bocca per non svegliare Mary.Intanto mi seggo sul letto mentre entrambi mi vengono vicini.

El:“Il dottore ci ha detto che stanotte Mariagrazia si è svegliata e che tutti i valori sono nella norma,perciò la situazione è rientrata.Non si deve affaticare,ma in un mese la ferita dovrebbe rimarginarsi.Siamo stati fortunati,poteva andare molto peggio! E se adesso la mia picciridda è qui con noi dobbiamo soprattutto dire grazie a te, che tra l'altro hai affrontato tutto questo anche avendo la tua famiglia lontana.”

“Mi avete già ringraziato tutti abbastanza,Eleonora,davvero.Va bene così.Lei ora sta bene,è questo che conta.”

El:“E tu come stai,invece,tesoro?”

“Il mal di testa è scomparso e mi sento molto più fresca,credo che anche la febbre stia passando.Oggi voglio uscire da qui!”

P:“Sei sicura?”

“Certo,ho solo un po’ di febbre! Il dottore aveva detto che se tutto fosse filato liscio mi avrebbero dimesso oggi stesso,e così per fortuna è.Soprattutto non vedo l’ora che mi stacchino questo maledetto ago dal braccio,quelli per i tatuaggi sono molto più simpatici!”

P:“Sempre la solita sei! Ma come mai tu e mia sorella eravate abbracciate?Ero rimasto che non scorresse buon sangue tra voi.”

“Beh,adesso ci scorre proprio lo stesso,era inevitabile che il rapporto migliorasse!”

P:“Vedo che non hai perso il buon umore,vuol dire che stai davvero meglio!”

“Ahahahah,già! Comunque semplicemente nella nostra conoscenza non eravamo partite col piede giusto,ma questo brutto episodio è stato un pretesto per chiarirsi e adesso da parte mia è tutto a posto.Spero che per lei sia finalmente lo stesso,ma credo che abbia capito un bel po' di cose stanotte.Se non altro ne abbiamo ricavato qualcosa di utile!”

Pronti a volare {Il Volo/ P.B.} *Wattys2019*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora