Anime: Naruto Shippuden
Personaggio: GaaraAttenzione, possibile spoiler per chi non ha finito di vedere o leggere.
Il sole stava tramontando, mentre il villaggio di Suna si tingeva pian piano di un rosso tenue. La temperatura era calata notevolmente, il vento si era alzato e piccoli vortici si creavano sul terreno sabbioso, danzando per pochi secondi e, poi, dissolversi nel nulla.
Guardò il paesaggio attorno a sé. Aveva sempre preferito il calar del sole, la luce che pian piano svaniva, lasciando posto alla notte e a tutti i suoi misteri.
Una mano si appoggiò intorno al suo collo. Una lingua le bagnò la pelle delicata. Un ciuffo biondo comparve davanti ai suoi occhi color ( C/O ) facendola sbuffare.
<< Deidara, togli la mano dal mio collo, la tua lingua mi fa schifo.>> pronunciò, rimanendo ferma e in attesa che il ragazzo togliesse la mano.
Deidara sbuffò, tolse la mano e la squadrò con gli occhi celesti che possedeva.
<< Sei sempre così seria, ( T/N )-san.>> il giovane nuriken sbuffò di nuovo, portando la mano nella tasca posteriore del suo marsupio. << Sasori?>>
<< È andato a preparare un veleno nuovo, tra non molto dovrebbe tornare.>> rispose la ragazza puntando lo sguardo oltre le spalle del ragazzo. << Eccolo.>>
Il terzo elemento della squadra si avvicinò con calma, la coda della marionetta dondolava a destra e sinistra, mentre il sole scompariva alle sue spalle.
<< Diamo inizio alla missione.>> sibilò, sorpassandoli e avviandosi alle porte del villaggio.Atterrò con grazia sul terrazzo, guardò Deidara allontanarsi velocemente per poi buttare dei piccoli ragni d'argilla per tutto il villaggio di Suna.
Si avvicinò lentamente alla finestra chiusa, fece scorrere delicatamente il vetro ed entrò nella stanza. Prese posto accanto alla scrivania e guardò curiosa i fogli sparsi. Ne prese uno in mano, ma un granello di sabbia la fermò. Si allontanò lentamente, mentre la porta della stanza si apriva.
Si scambiarono un solo sguardo prima di attaccarsi a vicenda.
La nuriken indietreggiò, fino a far uscire entrambi sul terrazzo.
Deidara, notandola, iniziò a spargere il caos, i ragni esposero, la gente iniziò ad urlare e in tutto quello ( T/N ) non aveva tolto gli occhi da quelli del ragazzo che continuava ad attaccarla.<< ( T/N )-san, abbiamo finito. >> borbottò il biondo finendo di mettere il ragazzo sul suo uccello d'argilla.
La giovane annuì e non staccò gli occhi dalla chioma rossa del Kazekage, mentre si allontanavano dal villaggio.
Era un peccato che gli occhi acquamarina erano coperti dalle palpebre, constatò alzando gli occhi sul kanji disegnato sulla fronte.
<< Amore...>> lesse in un leggero sussurrò la ragazza.
<< Hai detto qualcosa ( T/N )-san? >>
<< No, Deidara. >> gli occhi di ( T/N ) si spostarono di nuovo. << Anzi, fai volare più velocemente questo coso. Prima finiamo la missione, prima torniamo a casa. >> il tono della ragazza si fece aspro.
<< Non dire così alla mia creazione, ( T/N )-san! >>
<< Muoviti, Deidara, muoviti. >> brontolò di rimando, facendo nascere una smorfia sul volto del ragazzo e velocizzare il passo.***
Erano passati parecchi giorni da quella missione, e quel ragazzo era diventato il suo pensiero fisso. Quel kanji poi, l'aveva incuriosita.
<< Amore...>> si ritrovò a mormorare mentre correva sul terreno sabbioso.
Era ritornata a Suna.
Pain voleva un rotolo proibito, e lei, come sempre, era corsa. Dopotutto lui l'aveva salvata dal periodo più brutto della sua vita e quello era il minimo.
Riuscì ad entrare nel villaggio, coprendosi il volto, immergendosi nella folla mattutina. Due bambini le corsero a fianco con la cartella che batteva sulle gambe corte, uno dei due inciampò e fece un bel ruzzolone sul terreno, sporcando i vestiti di sabbia e scoppiando immediatamente a piangere. ( T/N ) si avvicinò, lo aiutò a tornare in piedi, e vide del sangue scorrere sulla gamba destra. Il piccolo nel cadere a terra si era sbucciato il ginocchio, così la nuriken iniziò a comporre dei sigilli e fermò il sangue, prima di avvolgere il ginocchio con la garza.
<< Gr-grazie. >> balbettò il piccoletto, sorridendo teneramente.
<< Di nulla, ma vedi di fare più attenzione. >> la giovane gli diede un buffetto sul naso, ritornando in piedi, lo salutò con una carezza sulla nuca, e ritornò a camminare per le vie del villaggio.Gaara l'aveva vista.
Aveva guardato attentamente quella figura minuta che aveva aiutato il bambino, che le aveva dato un buffetto sul naso e una carezza sulla testolina, prima di scomparire tra la folla. Non le era del tutto estranea quella persona, i capelli color ( C/C ) che uscivano dai lati del cappuccio l'aveva già visti da qualche parte. Ricominciò a camminare su e giù per il suo ufficio, lasciando, però, lo sguardo sulla vetrata che dava sulla strada, in attesa di rivederla.Aveva atterrato con poca facilità le guardie poste all'ingresso della camera dei rotoli proibiti. Era entrata quatta quatta nella stanza e aveva preso ciò che le serviva, stando attenta a non far partire qualche allarme o trappola.
Uscì con un ghigno disegnato sul volto, che però scomparve quando si trovò il Kazekage davanti. Una follata di vento le calò il cappuccio, i capelli svolazzarono, e Gaara capì chi si trovasse davanti a lui.
( T/N ) non perse tempo, quella volta non c'era Deidara a coprirle le spalle, si ricordò. Gli si lanciò contro, con quello che sembrava un attacco diretto, ma lo sorpassò e iniziò a correre, riuscendo a scomparire di nuovo.
<< La prossima volta ti catturerò, nuriken! >>, mentre l'urlo di Gaara rimbombò per pochi attimi.***
La neve le cadeva sul cappuccio nero. La cappa per sua fortuna la teneva al caldo e non lasciava entrare alcun spiffero freddo. Kisame era al suo fianco, le stava parlando, forse, ma lei aveva la mente da tutt'altra parte. Pain era morto, Konan era stata uccisa da Tobi; dell'Akatsuki rimanevano solo lei, Kisame e Zetsu. A loro si erano aggiunti Sasuke Uchiha e la sua squadra, e adesso era Tobi il capo.
<< Mi stai ascoltando?!>>
<< Appena l'ottacoda verrà catturata, io me ne andrò Kisame.>>
L'uomo squalo si fermò di colpo, facendo fermare anche lei.
<< Che significa? >>
<< Sono stufa Kisame, io stavo nella squadra solo per Pain, ora lui che è morto, il mio compito è finito.>> rispose con calma, riprendendo a camminare. << La guerra è vicina Kisame, cerca di rifarti una vita, o almeno cerca di morire degnamente. >>
<< ( T/N ) ( T/C ) è stato bello conoscerti, sei stata una degna compagna. >>
La giovane sorrise e saltò su un ramo.
<< Anche per me Kisame. >>Il viso era contratto in una smorfia di dolore, il sangue le scendeva lungo il braccio che teneva stretto a sé mentre camminava tra la neve. Aveva combattuto contro Tobi, e per poco non ci aveva lasciato le penne.
Inciampò, sprofondando col viso nel manto bianco che ricopriva il terreno e rimase lì. Le lacrime scesero a bagnarle il viso. Non aveva più nulla per cui combattere, la guerra l'avrebbe messa in mezzo e sarebbe morta con le altre persone, solo che loro sapevano per chi combattere. Ma poi le venne in mente quel bambino che mesi fa aveva aiutato, quella dolce creatura che l'aveva ringraziata e l'aveva trattata come una persona normale e non come una nuriken.
Si rialzò, asciugò le lacrime e riprese a camminare.
Ora sapeva per chi combattere.***
Si era mischiata tra i ninja, aveva preso il coprifronte e l'aveva messo con orgoglio, raggiungendo, poi, la divisione di Gaara. Aveva sentito il discorso del ragazzo, stupendosi di come avesse parlato così bene davanti a tanta gente.
Si preparò a combattere, pensando costantemente ai bambini di tutti i villaggi. Avrebbe dato il meglio solo per loro.***
<< Abbiamo vinto. >>
Una mano si posò sulla spalla della ragazza, ma lei continuò a guardare il terreno davanti a sé.
<< Si, abbiamo vinto, ma quante persone sono morte? >> domandò portando gli occhi su quelli del ragazzo. << Non sei felice? Ora potrai finalmente catturarmi, no? >>
<< Tutti abbiamo una seconda possibilità. >> si sedette al suo fianco, guardando gli occhi della ragazza e posando la mano su quella di ( T/N ).
<< Anche chi è stato cattivo? >>
<< Anche chi è stato cattivo. >>
Gli occhi di lei ritornarono sul terreno, e annuì.
<< Ora capisco perché Pain è morto, Naruto ha una grande forza. >> mormorò.
<< Si, lui è sempre stato forte nonostante tutto quello che gli è successo. >>
<< Gaara, hai detto che tutti hanno una seconda possibilità, quindi, potrei diventare un ninja di Suna?>> domandò, guardando con la coda dell'occhio il ragazzo.
<< Certo, ma ti dovrai tirare su le maniche. >> gli occhi acquamarina si riscontrarono con quelli ( C/O ) di ( T/N ) e un piccolo sorriso comparì sul volto del Kazekage.
<< Lo farò, mostrerò chi sono realmente. >> rispose convinta la ragazza, alzandosi. Tese la mano verso Gaara ed aspettò che lui la prendesse. << Kazekage, mi permetta di aiutare il villaggio in questo momento critico, voglio aiutare tutti quei bambini che in questa guerra hanno perso i genitori. >> il sorriso di Gaara si allargò, si tirò su e non lasciò la presa della ragazza.
<< Allora saremmo in due ad aiutarli. >>

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𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗
FanfictionCOMPLETA Potete trovare la seconda raccolta sul mio profilo!💜🌸 ---------------------------------------------- Ogni ragazza sogna di vivere almeno una volta un'avventura con il suo personaggio preferito, quel breve attimo in cui tutto si annulla e...