|| LA ROSA NERA ||

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Anime: Yu-Gi-Oh 5D's
Personaggio: Aki Izayoi

La sala delle macchine era oscurata e la maggior parte delle persone presenti erano costrette a lavorare lì. Per lo più c'erano ex detenuti della struttura, con marchi vistosi sulla faccia e braccialetti di "precauzione" che mandavano scosse se la persona cercava di scappare, e persone normali. ( T/N ) faceva parte delle persone normali che lavoravano lì per racimolare dei soldi per la famiglia o se stessi. La struttura del Movimento di Arcadia era l'unica che accettava detenuti per "rieducarli alla vita là fuori", anche se ( T/N ) aveva visto chiaramente che i poveretti erano sottoposti a molti esperimenti che o li portava alla pazzia o alla morte; senza contare tutte le streghe, come le chiamava la sua vicina di lavoro, che si aggiravano per la struttura seminando terrore.

Le aveva viste una volta: giovani donne, alcune anche più adulte, che si muovevano in piccoli gruppi senza degnare di uno sguardo le persone attorno, e senza ascoltare le cattiverie che venivano dette dietro alle loro spalle, o forse facevano finta di non sentirle; fatto sta che tra loro c'era sempre una ragazzina che girava solitaria ed era anche molto vicina a Sayer. Aki Izayoi era una maschera di puro ghiaccio che metteva paura a tutti, per non parlare del suo deck. La maggior parte delle persone che si erano scontrate con lei ne erano usciti sempre feriti, ferite decisamente grosse e preoccupanti. Era la più temuta lì dentro, temuta persino dal capo. Però nessuno aveva mai guardato la sua bellezza a fondo, perché Aki Izayoi era la più bella ragazza in quella struttura. Lui lo pensava, più di una volta l'aveva vista camminare con lo sguardo perso nel nulla, e anche lì la sua bellezza sfociava da ogni parte del corpo. Ne rimaneva imbambolato e riceveva spesso spallate dai compagni, così era costretto a ritornare a lavorare e distogliere lo sguardo dalla sua persona. Gli dispiaceva vederla così, così distante dal loro mondo e assente certe volte. Avrebbe voluto avvicinarsi ma sembrava irraggiungibile. Fino a quando non lo convocarono.

L'ultimo piano era dei capi. Il posto risplendeva di un lusso che soltanto i ricchi di Nuova Domino potevano permettersi. Si guardava attorno curioso, ben sapendo che sarebbero state le ultime cose che avrebbe visto, perché una convocazione portava solo da una parte: morte certa. Stringeva il suo deck nella tasca destra del pantalone, le uniche carte che gli erano sempre state accanto in quella dura vita che aveva dovuto affrontare, e sperava seriamente di poter vincere. Credeva nel suo deck. E aveva iniziato a ripeterlo come un mantra, sperandoci seriamente, mentre bussava alla porta del capo.

<< Avanti. >>

Si fece avanti, aprendo la porta, e guardò Sayer.

<< ( T/N ) ( T/C ), ti ringrazio per essere venuto. Suppongo tu sappia già il perché sei qui, vero? >> gli sorrise, appoggiando il mento sulle mani incrociate. << Diversi informatori mi hanno riferito che le poche volte che passa Aki tu sei lì a guardarla... Presumo che non ti fa paura. >>

Rimase con lo sguardo puntato sul capo e annuì.

<< La signorina Izayoi ha molto potenziale a mio parere, e non è così paurosa come tutti pensano. >>

Sayer ridacchiò, alzandosi dalla poltrona, e lo invitò a seguirlo. << Vieni pure, vorrei farti vedere una cosa. >>

Si mossero tutti e due ed attraversarono una porta, posta alla sinistra della stanza. Camminarono in silenzio, percorrendo quel lungo corridoio, sbucando poi in una piccola arena con dentro due duellanti.

<< Guarda bene questo scontro e poi mi dirai cosa pensi seriamente di Aki. >>

E la vide, lì a combattere contro uno dei ex detenuti. La vide dare il meglio di sé. Vide finalmente i suoi poteri, e non si spaventò. Aki Izayoi era una delle persone con poteri psichici rimasta traumatizzata da ciò, e aveva bisogno solo di persone che le volessero bene e non che la guardassero come un mostro o un oggetto per raggiungere i propri piani. Fu istintivo correre laggiù e mettersi a combattere per fermarla. Le ferite iniziarono a formarsi velocemente, ma non se ne importò, continuando a lottare. Fino a quando comparve drago rosa nera. Un mastodontico essere che lo guardava con aria minacciosa. Lì capì che il suo lottare era stato vano. Il drago lo stava per mangiare, le sue carte sì, erano state dalla sua parte ma contro Aki non bastava. Il suo deck era fenomenale e per quanto lei sembrasse cattiva l'amore per il suo deck prevaleva, e lui lo vedeva durante quell'incontro.

<< Non ti arrendi? >>

<< Perché dovrei farlo? Tanto andare in coma adesso o dopo non ha importanza. Finiscimi Izayoi, fallo, ma fidati che non starai bene con un'altra persona sulla coscienza. Ti farà solo più male... e poi perché ti fai comandare da lui? - indicò Sayer col mento - Non ha senso Izayoi, non ce l'ha... tu sei libera di essere te stessa! Non devi stare al volere delle altre persone, perché loro saranno sempre gelose o intimorite del tuo talento, perché mai nessuno sarà come te! >> quasi urlò, aspettandosi l'ultimo attacco.

<< No-non... Tu non hai idea di quello che stai dicendo! >> urlò lei di rimando, scatenando l'attacco di drago rosa nera.

<< Si veramente te stessa, Aki. >> rispose, allargando le braccia per ricevere l'attacco e sorridendo alla ragazza.

Quel colpo fu tremendo, il corpo di ( T/N ) venne sbalzato lontano e la botta lo fece svenire. Venne ricoverato nella clinica della struttura, in stato di coma. Quando la Rosa Nera aveva visto il ragazzo essere sbalzato dal suo colpo scappò via e si rintanò nella sua camera, e pensò e ripensò a quelle parole. Non erano state dette con cattiveria, ma con una certa dolcezza, e poi l'ultimo sorriso l'aveva destabilizzata. Per quello, una mattina, dopo settimane da quando era successo, si era svegliata presto ed era andata nella camera del ragazzo, vendendolo tutto intubato e disteso sul lettino, immobile. Si avvicinò fino ad accarezzargli il volto e si sedette al fianco della sua mano, guardandolo.

<< Perché hai lottato così con me? >>

E ritornò lì tutte le mattine, accudendolo o facendogli compagnia. Aveva anche guardato il suo deck, carte che sui lati erano leggermente consumati, segno di quanto le aveva usate o solo toccate. Certe volte si incantava a guardare la città dalla finestra della stanza e pensava a che vita era costretto a fare quel ragazzo.

<< Perché hai detto quelle parole per me? >>

Domandò, dandogli le spalle e continuando a guardare il cielo.

<< Hai mai pensato che non sei tu il male ma gli altri? >>

Si voltò di scatto, guardando quegli occhi ( C/O ) che contraccambiavano il contatto visivo con dolcezza. Si avvicinò lentamente, ridomandando la prima domanda che gli aveva fatto. << Perché hai lottato così per me? >>

<< Ho visto che non sei cattiva, per quanto tu cerchi di dimostrare il contrario, tu ami lottare e ami le tue carte. Voglio dire, se una persona fosse davvero cattiva non guarderebbe le sue carte con dolcezza e attenzione e, sicuramente, non si preoccuperebbe per l'avversario come invece fai tu. >>

Continuò a guardarlo, studiandolo quella volta e gli passò il suo deck, che aveva messo nella tasca della gonna.

<< Rimettiti presto, ( T/N ). Se hai bisogno fammi chiamare. >>

<< Grazie Aki, sei molto gentile. >>

La ragazza lasciò la stanza con le guance rosee e un tenue sorriso, ora sapeva che qualcuno dalla sua parte c'era. 

Sera a tutti, questa One Shot è stata scritta per Anvi-04 di cui ringrazio! Spero ti piaccia !
A me personalmente non piacciano molto i personaggi femminili di Yu-Gi-Oh eheheh
Le uniche che mi hanno fatto battere il cuore sono state Anzu Mazaki, Shizuka Kawai, Luna, Kotori Mizuki e Rio Kamishiro.
Voi cosa dite del mondo di Yu-Gi-Oh? Quale serie vi piace di più?

𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora