𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

|| AMOUR SUCRÉ ||

Anime: Death Note
Personaggio: L Lawliet

( T/N ) ( T/C ) era una di quelle ragazze acqua e sapone, il grembiule addosso così come il sorriso, che lavorava nella pasticceria dei nonni. Una ragazza dai ( L/C ) capelli color ( C/C ) che non passava mai inosservata per via della sua gentilezza, così pura che mai nessuno le avrebbe puntato il dito contro o avrebbe sospettato qualcosa sulla sua infanzia complicata.

Lavorava come pasticcera. Le piaceva creare gustosi dolcetti che fossero appetibili anche solo guardandoli. I suoi clienti abituali erano i signori Kaiba, una coppia di anziani che la trattavano come una nipote, l'avvocatessa Satowari, una bella donna dai caratteri occidentali, gli studenti dell'Università davanti e il piccolo gattino bianco, Shiro, che andava sempre a trovarla. Una pallina di pelo che faceva le fusa ai suoi clienti per poi saltare sul bancone della cassiera e rimanere lì a vigilare la situazione; così come quella mattina.

Le vie si erano riempite pian piano di persone, il sole si era alzato lentamente e lei aveva alzato le saracinesche del negozio, con Shiro al suo fianco che non vedeva l'ora di entrare e mangiare il solito biscottino delizioso che riceveva ogni mattina.

Lo prese in braccio, ridacchiando quando sbuffò contrariato da quella mossa inaspettata, ed entrò nel negozio. Lasciò il piccolo nella sua cuccia, presa apposta per lui dato che oramai faceva parte della famiglia, e si spostò in cucina, mettendosi subito al lavoro.

In poco tempo un profumo di dolci invase sia la cucina che la sala; si divertì a decorare i cupcake con sfavillanti glasse colorate, perline e quant'altro, rilassandosi quando li mise nelle vetrinette e aspettò i suoi clienti.

Shiro si strofinò sulla caviglia scoperta, attese il suo biscottino e poi lo mangiucchiò, trotterellando verso la porta che si aprì con un tintinnio fatto dal campanello posto sopra la porta.

Guardò il ragazzo entrare, guardarsi attorno e sedersi in modo strano, ma non prima di aver torto i calzini e le scarpe col pollice e l'indice, quasi con fare infantile.

<< Posso ordinare tutti quei cupcake? >> indicò la vetrina colorata ed alzò lo sguardo su di lei, appoggiando le labbra sul pollice destro. << Posso? >>

Si riscosse, guardandosi prima attorno, e poi verso il ragazzo. Annuì, camminando dietro il bancone e si fermo davanti alla vetrina dei cupcake.

<< Ha preferenze? >> domandò.

<< Dammi del tu, e preferisco quelli alla fragola. Ci sono anche torte? >>

Lei scosse la testa, sorridendo leggermente mentre lo raggiungeva con in cupcake dalla glassa rosa.

<< Le faccio soltanto su richiesta, sono rare le volte in cui i clienti richiedono le torte. >> posò il vassoio sul tavolino e lui guardò le delizie sotto i suoi occhi prima di rialzare lo sguardo su di lei.

<< Posso ordinarne una? >>

<< C-Certo... Se vuoi puoi venire di là e guardare mentre la faccio, così mi dici cosa preferisci metterci dentro. >> gli sorrise dolcemente, prendendosi le mani in grembo, guardandolo mentre assaggiava il cupcake e si leccava le punte delle dita sporche di glassa. << Metto soltanto il cartello chiuso, e possiamo andare. >> fece come detto, girò il cartello e quando si voltò si trovò a guardare il ragazzo con quei strani comportamenti da bambino che giocava con Shiro.

Si fece avanti, raggiungendo il laboratorio e lasciò la porta aperta, cosicché potesse entrare tranquillamente. Si mise il grembiule, prendendo in seguito il pan di spagna e il coltello, e raggiunse la sua postazione. Tagliò con precisione quella delizia, ed alzò lo sguardo, sentendosi osservata. Una scosse le percorse la spina dorsale, quando i suoi occhi incontrarono quelli dello strano ragazzo. Lo vide, con la coda dell'occhio, prendere postazione su una sedia in quel modo tanto bizzarro, posare il pollice sul labbro mentre non smetteva di fissare le sue mani che lavoravano il dolce.

<< Farcia alla fragola? >> domandò, aprendo il frigo per prendere gli ingredienti. Non sentendo alcuna risposta, si girò e lo trovò con le dita nella panna montata. Si appoggiò alla porta del frigo, guardandolo mentre si leccava le dita e faceva una lieve smorfia di piacere. Scosse la testa, trattenendo un risolino, e prese la marmellata alla fragola dal frigo e le fragole sciolte. << Non finirmi tutta la panna che mi serve. >> quella volta non si risparmiò dal trattenere una risata, ridacchiò e riprese la sua postazione col ragazzo al suo fianco che la guardava incuriosito.

Prese a tagliare le fragole a fettine sottili, passò la marmellata dentro il colino, rendendola più cremosa, e la spalmò sul pan di spagna. Radunò la panna rimasta da quell'attacco bestiale, la spalmò per bene sul composto alla fragola e ci mise le fettine in modo sparso. Chiuse la torta con l'altro disco di pan di spagna, ci spolverò lo zucchero a velo sopra e la decorò con tre fragoline fresche poste al centro della torta.

Inutile dire che quella torta fatta in pochi minuti sparì in poco tempo, non fu lasciata neanche una briciola, e ( T/N ) lo apprezzò. Si trovò sulla porta del negozio con Shiro in braccio mentre salutava quel ragazzo tanto strano ma che aveva apprezzato tanto i suoi dolci tanto da uscire con gli occhi lucidi.

5 ANNI DOPO

Era passato molto tempo da quel giorno, ogni volta che lui ritornava in Giappone faceva un salto da lei, mangiava la sua torta alle fragole e i suoi cupcake, finendo sempre coll'andare via con una scatoletta di dolci sotto braccio e la pancia piena.

Anche quella settimana era finita, ( T/N ) abbassò le saracinesche della sua nuova attività a Tokyo, salutò i nuovi pasticceri che l'aiutavano e si riparò con la sciarpa dal freddo, affondando la faccia dentro quel calore confortante. Camminò con tranquillità per le strade affollate, guardandosi attorno, guardando le persone che le passavano accanto con curiosità. Rafforzò la presa sulla borsa e attraversò la strada, raggiungendo in pochi minuti la sua casetta. Sorpassò il cancelletto di ferro, attraversando la stradina fatta dalle pietre che divideva il giardino, ed entrò in casa. Si tolse le scarpe, prendendo le ciabatte ( C/P ) per casa e Shiro l'accolse con un miagolio e una strofinata sulle gambe, prima di camminare verso il salotto, e fu allora che notò la luce accesa. Acciuffò il gatto dalla coda, prendendolo in braccio mentre lui soffiava e le mordicchiava le dita, e prese la mazza da baseball che il fratello le aveva regalato prima di partire.

<< Non si sa mai. >> aveva brontolato, girando gli occhi prima di stringerla in un forte abbraccio.

Lo ringraziò mentalmente, appuntandosi che sei mai ne fosse uscita viva da quell'impresa sarebbe andata a trovarlo a Hokkaido, dove viveva con la moglie e le bambine. Si fece coraggio e posò Shiro ai suoi piedi, imponendogli di non muoversi con lo sguardo, e, impugnata per bene la mazza, si lanciò letteralmente nel salotto.

L la guardava dal divano, la tazzina da tè sul tavolino e una fetta di torta in mano, le labbra sporche di zucchero a velo.

<< ( T/N ). >> aprì leggermente le labbra, facendo uscire quel soffio, e ritornò alla sua torta come se nulla fosse successo.

<< L! >> brontolò la giovane, finendo di togliersi la giacca e appoggiandola sulla poltrona in modo ordinato. << Mi hai fatto spaventare, sai? Pensavo fossero entrati i ladri. >> continuò, raggiungendolo per lasciargli un veloce bacio sulla tempia e sparire in cucina per prepararsi qualcosa di caldo, ma venne fermata da lui che la prese per il polso e con l'altra mano, dopo aver posato il piattino con la torta in totale tranquillità, le accarezzò il viso, prima di avvicinarsi e posare le labbra sulle sue.

La giovane arrossì, ridacchiando sulle sue labbra e contraccambiò quel bacio che sapeva tanto di dolce.

<< Hai fatto le cheesecake alla fragola? >> le leccò il labbro, guardandola con quegli occhioni tanto neri e profondi.

<< Si, mi dichiaro colpevole. >> ammise, sorridendo.

<< Hai un gusto ancora più dolce così. >> confessò, riprendendo ad assaggiare il suo dolce preferito.

Ehi ragazze, scusate l'attesa!

Spero che il capitolo di Levi di ieri vi sia piaciuto!

Questa è per @Cinos4

Scusa per l'attesa, spero ti piaccia!

Un bacione enorme, vostra Reby!