𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

|| METALLICA ||

Otome Game: Dolce Flirt
Personaggio: Castiel

Piccola spiegazione prima della One Shot.
Dolce Flirt, o meglio Amour Sucré, non è altro che un gioco otome ( gioco per ragazze ) online di origini francesi ma perfettamente italianizzato e gratuito. A questo gioco sono particolarmente affezionata visto che sono ormai 4/5 anni che ci gioco, e il ragazzo scelto per la One Shot è il mio personaggio preferito in assoluto di Dolce Flirt: Castiel. Ama la musica, il suo cagnolone Demon e inizialmente è il classico cattivo ragazzo figo. Ha i capelli tinti, ama la sua chitarra, detesta gli ordini e il suo genere musicale preferito è il rock. Castiel è uno dei protagonisti maschili del gioco, gioco che si suddivide in tre "stagioni" : vita al liceo, vita all'università e vita di coppia ( uscito tra l'altro da pochissimi giorni ). Volendo non c'è bisogno di giocare per forza tutti e tre, è vero che sono collegati ma ad ogni inizio ci sarà Zia Agata, un personaggio davvero ambiguo ma carinissimo a mio parere, che vi spiegherà come si gioca.
Se siete curiose fateci un salto! Se invece già lo conoscete che personaggio vi piace di più?
Adesso vi lascio alla lettura, bacini!

Divano, popcorn e Netflix che mostrava la schermata iniziale con tutti i film e le serie TV consigliati. Finalmente erano iniziate le ferie. ( T/N ) guardava i granelli di mais scoppiettare in padella con un sorriso da orecchio a orecchio, pregustandosi quelle due settimane di relax che l'aspettavano. Sentiva i nervi rilassati nonostante la giornata passata a lavorare come un mulo, aveva già portato fuori il suo cucciolone che la guardava incuriosito dal divano e aveva chiamato i suoi genitori, promettendo che durante la settimana sarebbe passata da loro per mangiare a pranzo. Tolse la pentola dal piano cottura e rovesciò tutto il contenuto in una ciotola, facendo attenzione a non buttare nulla fuori. Salò tutto e, munita di una bottiglia di Coca-Cola, si sedette al fianco del suo cagnone. Pancake la guardò aspettando un popcorn che però non arrivò e le morsicò dolcemente le dita per attirare la sua attenzione.

<< Pancake, lo sai che Castiel mi sgrida se ti do queste cose... >> sussurrò, ricordandosi delle parole che spesso le brontolava dietro il suo ragazzo. << ...Anche se, effettivamente lui non c'è ora... E' un nostro segreto, okay? >>

Lo guardò scodinzolare e dare un abbaiato, prima di ricevere il popcorn e sdraiarsi affianco alla sua padrona, col muso sulle gambe. Sorridendo, mise la sua serie TV preferita e tirò avanti a guardarla fino a quando le palpebre non si chiusero per la stanchezza.

Aprì gli occhi di scatto quando il ringhio di Pancake le arrivò alle orecchie, facendola spaventare. Lo vide scendere dal divano con il pelo ritto sulla schiena e puntare la porta di casa, da dove provenivano dei rumori. Lentamente raggiunse la cucina dell'open-space e prese un mattarello dal cassetto, chiamò il cane e lo tenne vicino a sé, accovacciandosi al suo fianco, nascondendo entrambi dietro il tavolo. Guardò la porta aprirsi piano e la luce delle scale proiettò una figura nera nel soggiorno. Il cuore iniziò a batterle più forte. Pancake scappò dalla sua presa, e la figura nera fece in tempo a chiudere la porta che venne sbalzato a terra. Guardò con la bocca spalancata il suo cane iniziare a leccare la faccia dello sconosciuto e si decise ad alzarsi e accendere la luce.

<< Castiel! >> quasi urlò, lanciando il mattarello nel lavello e buttandosi anche lei sul suo ragazzo.

Lo strinse forte, con le lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro. La tournée era durata sei mesi buoni, il tempo che lei aveva impegnato per fare il tirocinio e trovarsi lavoro, occupando così buona parte del suo tempo per non ricordarsi la partenza del suo uomo, che sentiva alla sera tardi su Skype. Aspirò l'odore che emanava, le mani che corsero in quelle ciocche rosse e morbide, le labbra che cercarono subito le sue, e finalmente quel bacio che sognava quasi ogni notte. Si specchiò nel suo grigio appena socchiuse gli occhi, notò la ricrescita nera spuntare sulla cute e ampliò il sorriso, sapendo già cosa fare l'indomani. Passò le mani sui lineamenti del viso, sfiorando la fronte, il naso, gli zigomi, la mascella, le labbra e il mento. Lo guardò nella sua canottiera grigia con sopra il giubbotto di pelle rossa, i tatuaggi che sbucavano dalle maniche.