|| IO NUOTO SOLO A STILE LIBERO ||

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Anime: Free Iwatobi Swim Club

Personaggio: Haruka Nanase

Haruka Nanase era quel ragazzo che amava soltanto una cosa: l'acqua. Appena la vedeva gli si illuminavano gli occhi, prendeva a spogliarsi e si lanciava all'interno della vasca. Neanche si stupiva più a vederlo con il costume sotto la divisa scolastica, o sotto i vestiti. Le prime volte era arrossita completamente, aveva balbettato, puntando il dito verso il ragazzo, e si era girata verso Makoto, che aveva ridacchiato per la sua faccia sorpresa e sconcertata, rassicurandola che era tutto normale.
( T/N ) era rimasta per diverse settimane sorpresa per quei gesti, ma poi si era abituata, ridacchiando e cercando di farlo uscire. Era compagna di classe delle medie di Tachibana e Nanase. Sapeva del talento dei due nel nuoto, e ci era rimasta male quando Haru aveva smesso. Non era mai venuta a conoscenza del perché, ma quanto il ragazzo passava davanti al mare di Iwatobi i suoi occhi splendevano di luce propria prima di ritornare spenti e continuare a camminare verso scuola.

Poi, però, accadde un brutto incidente.

( T/N ) amava andare al mare, stare a mollo nell'acqua finché la pelle non si raggrinziva, come quella di un vecchio, rilassarsi e lasciarsi cullare, con gli occhi socchiusi. Le piaceva l'acqua quasi quanto l'aria, ma non aveva mai imparato a nuotare. Era cresciuta a Tokyo prima di trasferirsi, e poi si era trovata in quella micro cittadina col mare affianco; la prima cosa che l'aveva fatta sorridere, dopo quel lungo e noioso viaggio da bambina pronta ad affrontare la prima media per la prima volta.

La scuola era iniziata da poco, faceva caldo, e ( T/N ) aveva pensato di invitare dei suoi compagni di classe delle superiori a casa sua, posta proprio di fronte al mare. Tra di loro c'erano anche Makoto e Haruka, che avevano accettato l'invito: il primo per gentilezza e il secondo perché si trattava del mare, altrimenti non sarebbe venuto neanche sotto tortura, e questo lo sapeva bene. Haruka era un bravo ragazzo, schietto e senza troppi peli sulla lingua, non parlava molto, ma quando lo faceva tutti rimanevano sorpresi per le sue parole.
Il molo era a pochi passi dall'abitazione, riusciva a vedere metà classe in acqua e l'altra metà a mangiare gli stuzzichini che sua madre aveva preparato. Il pareo ( C/P ) svolazzava mosso dal leggero vento che tirava, i piedi erano a mollo e le braccia stese all'indietro la tenevano saldamente ancorata al legno del piccolo molo della proprietà che avevano acquistato i suoi genitori. Sorrise, con una dolce nota di tranquillità che la cullava. Intravide Mako mangiucchiare e mantenere lo sguardo sul moretto già in acqua. Haruka era splendido da guardare, sembrava il possessore di quel pezzo di acqua e nuotava a stile libero, come si ostinava sempre a ripetere. << Io nuoto solo a stile libero. >>
Prese a mordere la pellicina del pollice con lo sguardo perso sul moro, senza accorgersi che dei compagni si stavano avvicinando con brutte intenzioni.
In pochi secondi si trovò in acqua, il naso che cercava di aspirare ossigeno senza risultati, la bocca socchiusa e gli occhi spalancati. Non aveva neanche urlato, non ne aveva avuto tempo che l'acqua l'aveva risucchiata, facendola sprofondare sempre più sotto. Si sbracciò, cercando di tornare su, ma si sentì sempre più risucchiare, finché due braccia la afferrarono per i fianchi e la persona la portò su in fretta e furia.
Svenne in quell'istante, prima di tornare del tutto in superficie.

<< ( T/N )-chan! Rispondi, ti prego! >>
<< ( T/N )! >>
<< Makoto-chan non si sveglia! >>

Qualcuno la stava scuotendo, le salirono dei conati di vomito e sputò tutta l'acqua che aveva ingerito, spalancando gli occhi ( C/O ) e alzandosi di scatto con la schiena.
I suoi compagni di classe erano attorno a lei che la guardavano preoccupati. Alcuni con lo sguardo basso sulla sabbia altri sulla sua faccia, con una nota di sollievo che si delineava lentamente sui loro volti.
<< (T/N)-chan? Come ti senti? >>
Spostò lo sguardo sul ragazzo al suo fianco che aveva preso a sostenerla, tenendola dalla vita. Gli occhi verdi di Makoto iniziarono a risplendere e sorrise alla ragazza, lasciandole un breve abbraccio.
<< Ci dispiace così tanto: non sapevamo che te non sapessi nuotare! Perdonaci ( T/N )-san! >> due suoi compagni si avvicinarono a lei, i volti ancora preoccupati e colpevoli.
<< Oh, tranquilli! Non mi sono fatta nien- >>
<< Siete degli stupidi. Se non fosse stato per me, a quest'ora ( T/N ) sarebbe già morta. >>
Venne interrotta dalla voce di Nanase in piedi al fianco di Makoto che la guardava. Gli occhi color oltremare la fissavano senza lasciar intendere alcuna emozione.
<< Haru-chan non essere così duro... Non l'hanno fatto apposta, nessuno era a conoscenza del mio problemino. >> la ragazza sorrise, anche se dentro di sé aveva ancora paura. Se non fosse stato per Haru sarebbe annegata per davvero.
<< Haru ha ragione, ( T/N ), non si dovrebbero fare certe cose. >>
La sua amica l'abbracciò, stringendola forte, mentre i suoi occhi rimanevano su Haruka che non smetteva di guardarla con quello sguardo apparentemente freddo.
<< Beh, l'importante è che io stia bene, no? Sto bene, davvero. >> allargò le labbra in un falso sorriso verso i compagni prima di lasciare le braccia dell'amica. << Potete tornare a fare quello che stavate facendo prima, sto bene. >> ripeté, convincendoli a lasciarla lì tranquilla.
Makoto e ( N/A ) sparirono in giardino per prenderle qualcosa da mettere sotto i denti e da bere. ( T/N ) non abbandonò le loro figure finché non scomparvero dal suo campo visivo, girò gli occhi al suo fianco trovando ancora Haruka che, però, guardava il mare.
<< Haru... Se vuoi andare vai pure. >>
<< No, rimango qui finché non torna Makoto. Non mi piace sapere di lasciarti qui da sola. >>
La ragazza arrossì, spostando anche lei lo sguardo sul mare, e si torturò l'interno della guancia.
<< Haru-chan? Ti-ti volevo ringraziare, è stato molto gentile da parte tua salvarmi, se non fosse stato per te io-io... >>
<< Non dirlo. >>
La fermò, guardandola con la coda dell'occhio e prendendole la mano tra la sua. Strinse leggermente, prima di alzarsi e alzare anche lei.
<< Fidati di me e del mare, non ti farà male. >>
Entrarono in acqua e si fermarono quando ( T/N ) non fu immersa fino al seno. Il ragazzo l'afferrò per i fianchi e la fece aggrappare a sé. La giovane prese a tremare, leggermente impaurita, ma si strinse alle forti braccia, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare.
<< Fidati. >>
<< Mi fido di te. >>
Socchiuse per un attimo lo sguardo, guardando il viso di Haruka, che la guardava a sua volta. Il moro mosse leggermente sia le gambe che le braccia, allontanandosi di poco. Mise il viso nell'incavo del collo di lui, lasciandosi trasportare.
Arrivarono fino a degli scogli sporgenti, Haru nuotò senza fare alcun sforzo e l'aiutò a salire sugli scogli, rimanendo in acqua.
<< Avevi ragione. >> mormorò la giovane, sorridendogli. << Haruka-kun, mi insegneresti a nuotare? >>
<< Va bene, ma ricordati che io nuoto solo a stile libero. >> gli occhi gli si illuminarono, si issò sullo scoglio, sfiorando il naso della ragazza col suo. << E tu nuoterai solo a stile libero. >>
Le gote le si imporporarono e si ritrovò ad annuire, con un grosso sorriso sulle labbra.
<< D'accordo, Haru-chan, nuoterò come te! >>
<< Togli quel -chan dal mio nome. >>
Lo guardò arrossire e distogliere lo sguardo dal suo, rilasciando una lieve risata.
Decisamente carino il suo nuovo sensei!

𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora