𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

Scenario: - Spiaggia in due

Personaggi: Kuroko no basket

Tetsuya Kuroko

<< Tetsu-kun? Mi metteresti la crema sulle spalle? >>

La guardasti con odio, il che non era una novità, Momoi ti era stata antipatica sin da subito, soprattutto con quella sua aria esuberante, il cervello che sembrava inesistente ma c'era e il grosso seno che sbandierava a destra e manca, e che ora era spiaccicato contro il petto di Tetsuya, il tuo Tetsuya.

Il ticchettio all'occhio si accentuò e facesti per andare verso di loro e lanciare la rosa dagli scogli di testa, ma le strette di Junpei e di tuo fratello Teppei sulle spalle ti fecero rimanere seduta sul tuo telo da spiaggia.

<< Io la ammazzo. >> dicesti lentamente, non distogliendo lo sguardo dai due.

<< Tu non ammazzerai nessuno, sta brava. >>

La voce di Junpei ti fece sbuffare. << Vorrei vedere te se al suo posto ci fosse Aida-senpai. >> lo guardasti arrossire e tirarti uno scappellotto in testa.

<< Zitta. >>

<< AIA! >> gli gridasti contro, ottenendo lo sguardo di tutti i presenti nella spiaggia su di voi, anche di Tetsuya che si allontanò da Momoi e ti venne incontro.

<< ( T/N )-chan, tutto bene? >>

<< No, Tsuya. - indicasti Junpei con un broncio adorabile. - mi ha tirato un ceffone sulla nuca! >>

L'azzurrino, si inginocchiò al tuo fianco e ti accarezzò la testa, dando un leggero bacio. << Adesso passerà, ( T/N )-chan. >>

<< Passerà se tu non ti avvicinerai più a Momoi-san. >> borbottò il capitano della Seirin, allontanandosi con il suo migliore amico.

<< Susu! L'importante è vederla felice e non imbronciata con la furia omicida. >> sorrise Teppei, guardandoti con amore fraterno.

Taiga Kagami

Le onde di Miami Beach erano più mosse del solito, notasti quella mattina presto con mezza casa dietro, ovviamente sulle spalle del tuo cestista. Ti posizionasti in un punto vicino al mare ma ben riparati dalle persone e fan assatanati del ragazzo e portasti i pugni sui fianchi.

<< Nene Taiga-kun~ puoi lasciare tutto qua. >> sorridesti al tuo ragazzo mentre lui lasciava andare tutto giù con un tonfo e ti fulminava con lo sguardo.

<< C'era bisogno di tutta questa roba?! >>

<< Certo che sì! E poi ho portato il giusto necessario. >>

<< Immagino... >> borbottò, togliendosi la maglietta. << Riesci a mettere tutto tu a posto, o ti serve ancora una mano? >>

Ammirasti dolcemente, e con la bava, lo spettacolo e poi tornasti a guardarlo negli occhi. << Vai pure, e non farti male! >>

Ti baciò la fronte, lanciando per aria le scarpe e corse verso l'acqua, tuffandosi poi in quella distesa cristallina. Iniziasti a mettere in ordine tutto, posizionasti i due asciugamani sulle rispettive sdraio e poi ti togliesti i vestiti, sdraiandoti inseguito e mettendoti la crema solare. Chiudesti gli occhi, cullata dal leggero venticello mattutino, e finisti con l'addormentarti data comunque la serata abbastanza movimentata passata con la tua tigre.

Quando due mani fredde ti presero per i fianchi e piantasti un urlo degno di record, spalancando gli occhi. Il tuo bellissimo ragazzo ti sorrideva e ridacchiava. Facesti per picchiarlo, dato lo spavento, ma lui prese a correre verso l'acqua con te buttata velocemente sulla spalla, e poi ti lanciò.