𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

|| GELOSIA ||

Personaggio: Kardia
Anime: Saint Seiya The Lost Canvas

<< Kardia! Ti ripeto per la cinquantesima volta- >>

<< Lo so, lo so! Non puoi allenarti con me perché sei impegnata in altro e bla bla bla! >> i lunghi capelli del ragazzo si mossero grazie allo scatto di lui e ( T/N ) fece in tempo a mettersi in una posizione difensiva che l'attaccò. Rilasciò uno sbuffo, trovando il gesto alquanto bambinesco, e lo fece cadere sotto di sé, bloccandolo col suo corpo.

<< Hai finito di fare il bambino, Kardia? Tanto il risultato sarà sempre lo stesso: io vincitrice e tu perdente. >> soffiò a pochi centimetri dal suo viso facendolo arrossire sia per l'imbarazzo che per la rabbia. << Ci vediamo oggi pomeriggio, ma sul tardi. Ora se non ti dispiace devo raggiungere il gran sacerdote. >>

Il ragazzo la guardò allontanarsi e sbuffò, mettendosi seduto sul prato a gambe incrociate ma non staccando gli occhi dalla piccola figura nell'armatura argentata.

<< Un giorno riuscirò a batterti. >> borbottò, prendendo a giocare con una margherita. << Lo prometto. >>

Scendeva le scale con aria quasi rilassata. Al momento le forze di Ade sembravano ancora dormienti e ciò significava che avevano ancora tempo per allenare i giovani cavalieri a conquistare le armature rimanenti. Gli unici che la facevano preoccupare erano i cavalieri d'oro, alcuni di loro non possedevano ancora l'armatura e le case si ritrovavano ad essere vuote. Sapeva perfettamente che i maestri li stavano allenando, e che tra loro c'era anche Kardia, in lista per l'armatura dello scorpione. Sapeva che tra non molto le case si sarebbero riempite con il loro custode, ma temeva lo stesso un attacco improvviso da parte di Ade. Dopotutto lei era cresciuta con i racconti del gran sacerdote, lo stesso che l'aveva trovata tanti anni prima ai piedi della grande scalinata del tempio di Atena, racconti che per la maggior parte parlavano della guerra passata e di come lui e il suo gemello erano sopravvissuti all'ultima guerra sacra. Di questa nuova guerra che stava per arrivare sperava solo in una vittoria schiacciante e definitiva. Vedeva ogni giorno i suoi compagni allenarsi, sputare sangue per ottenere poi l'armatura e prepararsi alla battaglia, ma una volta che sarebbero scesi sul campo? Sarebbero rimasti così? Con quel luccichio negli occhi pronti a scontrarsi? O sarebbero morti sotto i colpi dei nemici?

La loro dea stava per arrivare, ne aveva parlato con Sisifo e Sage giusto tre ore prima quando era stata convocata al tredicesimo tempio. Sisifo se ne sarebbe occupato personalmente in quanto cavaliere più vicino sia al gran sacerdote che alla dea stessa. Sarebbe partito a breve e avrebbe portato la loro dea a casa.

Sorrise, consapevole che però tutto sarebbe cambiato, e prestò si trovò ai campi d'allenamento. Guardò i ragazzini allenarsi e tra loro intercettò il ragazzo che tra poche settimane sarebbe diventato il cavaliere dello scorpione. Lui era stato trovato da Krest, sei anni fa. All'inizio i loro animi erano parecchio contrastanti. Più volte si erano trovati con le mani addosso per una semplice discussione e subito dopo in punizione a pulire da qualche parte sotto lo sguardo torvo di Sage che li teneva sotto controllo. Però col passare del tempo avevano iniziato a provare rispetto l'un per l'altra. Si sedette sulle scale dell'arena che ospitava gli allenamenti e rimase a guardarlo, quasi incantata.

<< Mi chiedo quando finalmente vi parlerete. >>

Sobbalzò dallo spavento e guardò il ragazzo sedersi al suo fianco, il nuovo cavaliere dell'acquario, Degel. Arrossì leggermente ma per fortuna la maschera la copriva e non c'era rischio di essere scoperta.

<< Di cosa stai parlando, Degel? >>

<< Del fatto che siete due testoni. >> alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo e la guardò. << Sai perfettamente che per lui sei l'avversario con cui riesce a confrontarsi meglio, però sai anche che provate tutti e due qualcosa di "speciale" per l'altro. Mi chiedo solo quando vi deciderete a dichiararvi. >>