𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗

|| RAGAZZINA ||

Anime: Demon Slayer
Personaggio: Sanemi Shinazugawa

La neve stava cadendo lentamente.

I campi di grano si erano coperti di un candido colore, rendendo il terreno un'immensa distesa bianco pallido. I pini, grosse querce secolari che recintavano i lati della casa, avevano tutti quanti una sfumatura bianca che andava ad ammorbidire quel verde spento. La dimora era circondata da glicini arrampicanti, con meravigliosi fiori rosa e lilla; una pianta che molti anni fa iniziò a far crescere la sua bisnonna, mantenendo quel metodo per tenere lontani i demoni. ( N/BN ) era stata una inserviente della famiglia Ubuyashiki, ed era stato proprio grazie a quella famiglia se aveva scoperto i glicini. Sapeva dell'esistenza dei Demon Slayer. La nonna le aveva raccontato tutto quello che riguardava quei valorosi guerrieri che lottavano per il popolo, battendosi e sconfiggendo i mostruosi demoni della notte, salvando così la vita dei abitanti diurni. 

Nessuno di loro, però, si era mai fermato alla loro casa. Le case di Glicine erano i principali punti di fermo per i Demon Slayer. Aveva sentito parlare anche di loro: case che prestavano ristoro e aiuto per i combattenti, non chiedendo nulla in cambio. Quando era più piccola aveva sempre sperato di vedere uno di loro. Aveva sognato di vedere con i propri occhi questi fantomatici guerrieri, ma mai nessuno si era fermato nella sua casa. 

Almeno così fu fino a qualche giorno prima. 

Era intenta a dar da mangiare agli animali; le galline quella mattina non erano state molto contente nel sentirsi sbattere fuori al freddo per il cambio di paglia, e per ripicca avevano deciso di scappare dal recinto. Se n'era accorta poco dopo esser uscita, sbattendo le mani sul grembiule e portandosi i capelli all'indietro, aveva alzato lo sguardo, sbarrandolo poco dopo, trovandosi davanti a delle galline in fuga.

Letteralmente.

<< L'avevo detto alla nonna che erano da fare tutte al brodo! >> sbottò, alzandosi i lembi del vestito di lana, pronta a riacciuffarle.

Iniziò a prenderle una alla volta. Avvicinandosi con lentezza e poi scattando nel afferrarle. E, quando fu il momento di prendere l'ultima birbante, notò una figura scura in mezzo a tutto quel bianco. 

Teneva un passo tremolante, a tratti si fermava e poi ripartiva, camminando ancor peggio di prima. Negli ultimi metri che lui fece, riacciuffò anche l'ultima gallina, stringendola a sé con più forza quando notò dei schizzi di sangue lungo le maniche bianche. Corse a mettere l'animale nel pollaio, ritornando fuori in pochi secondi, e fece in tempo a fare uno dei suoi soliti scatti, che il ragazzo cadde tra le sue braccia. 

Riuscì a portarlo nel fienile con non poca fatica. Era più grande di lei di corporatura, più pesante ed alto. Lo trascinò di peso fino capannone, lasciando cadere entrambi sul fieno pulito, trovandosi a respirare a pieni polmoni, con lo sguardo puntato sulle travi del soffitto. Girò lentamente la testa, studiando i capelli che sembravano un cespuglio sporco di terra e fango, le cicatrici sul viso e dei grossi tagli lungo il busto. Scattò di nuovo, andando a prendere dell'acqua dal pozzo e portandola, subito dopo, sul piccolo fuocherello che c'era per riscaldare l'ambiente e sterilizzarla. Strappò delle canottiere, stese ad asciugare, e con quelle iniziò a pulirgli il petto. Era svenuto, forse per la stanchezza e per la troppa perdita di sangue. Pensandoci lucidamente era riuscita a vedere per pochi secondi gli occhi lilla che l'avevano guardata con stanchezza prima di chiudersi, quasi si stesse affidando a lei. Il cuore le si scaldò. Il suo sguardo si spostò sulla spada, posta al fianco del giovane, allungando una mano per sfiorare la fodera nera. 

<< ( T/N )! Chi diavolo è quel ragazzo?! >> 

<< Otosan... - si alzò di scatto, guardando l'uomo entrare dal portone di legno. - Giuro che posso spiegare! Penso abbia scambiato la nostra casa con una Casa di Glicine. E' un Demon Slayer, Otosan! Guarda la spada che ha! La fattura è nettamente migliore a quelle che possediamo noi! >>