|| HERO ||

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Anime: Boku no Hero Academia
Personaggio: Shoto Todoroki

Il rumore delle esplosioni riusciva a sovrastare di poco le urla della gente. Vedeva i corpi delle persone spingersi tra di loro per entrare nel sotterraneo dove sarebbero stati al sicuro, gli Hero sarebbero arrivati tra poco e avrebbero sconfitto quella gigantesca bestia deformata che stava disperdendo il panico da più di venti minuti. Il corpo della sua compagna di classe giaceva al suo fianco; avevano deciso di saltare la scuola quella mattina, erano state tutto il tempo alla sala giochi ed erano uscite verso mezzogiorno, poco prima che comparisse quell'orrenda creatura. Saki l'aveva spintonata e protetta con il suo quirk, prima di finire sotto un grosso masso. Era da ben dieci minuti che il suo sguardo era piantato con fermezza sul mostro. Sentiva ancora il calore del sangue scorrerle sulla guancia, l'urlo della sua amica rimbombarle nelle orecchie.
<< Stanno arrivando Saki... - soffiò. -... Gli Hero ti salveranno, riusciranno a salvarti, ma tu resisti ancora un po'. >>
La mano corse a prendere quella dell'amica. La stritolò, vedendo la vista farsi sfocata per colpa del fumo e delle lacrime pronte a scendere da un momento all'altro, ma si morsicò l'interno della guancia, non distogliendo neanche per un secondo gli occhi dalla figura. Sentì il crollo di altri pezzi del palazzo, e uno strappo la fece ritornare alla realtà.
Era tra le braccia di un ragazzo. Appena l'informazione arrivò al cervello iniziò a dimenarsi, guardando la figura della sua amica venir tirata con delicatezza da sotto il cemento e portata subito via dai paramedici.
<< Riportami indietro! Saki sta male! Lasciami andare! >> iniziò ad urlare.
<< Sarà più al sicuro con loro, e tu non potevi rimanere lì. Calmati. >>
Lo fulminò con lo sguardo, pizzicandogli la parte scoperta del collo.
<< Non mi calmo proprio per niente! Lasciami andare subito! >>
Gli occhi del ragazzo la congelarono sul posto. Si trovò a deglutire per quella occhiataccia, affascinata anche dal colore diverso e dalla cicatrice che contornava l'occhio azzurro, prima di ritornare a ribellarsi.
<< Ascolta, sto cercando solo di portarti al sicuro. Appena quel villan sarà sconfitto potrai andare a vedere la tua amica. Ti chiedo di stare buona per un po'- >>
Si strinse maggiormente al ragazzo appena sentì un sibilio fischiarle nell'orecchio seguito dallo sbalzo verso l'alto. Incrociò lo sguardo con quell'essere rivoltante e il suo quirk si attivò. Le costole iniziarono a spezzarsi, la pelle si squarciò e delle maestose ali iniziarono a reggere sia lei che il ragazzo dagli occhi eterocromatici.
<< Non ti basta tutto il male che hai fatto? - sibilò, stringendo con le gambe il busto del ragazzo. - Sei un Hero, no? Ecco, vedi di ridurlo in poltiglia. Ti tengo io. >>
Lui annuì, anche se non del tutto sicuro, ed iniziò ad attaccarlo. Le stele di ghiaccio tagliavano il viso, facendo infuriare ancora di più quell'essere, fino a quando al ghiaccio si unì il fuoco, facendo arrivare quasi allo stremo l'avversario. ( T/N ) continuò a tenere la presa ferrea sul ragazzo, ma dopo un po' il pesantore iniziò a farsi sentire, e strinse i denti, perdendo quota lentamente.
<< Lasciami su quel edificio! >>
<< I-io posso ancora farcela! >>
<< Non è il momento di fare l'orgogliosa, lasciami lì e riposati. >>
Strinse i denti, ma fece come detto. Lasciò delicatamente la presa dal ragazzo e posò i piedi poco più avanti rispetto a dove l'aveva lasciato. Prese un grosso respiro, senza distogliere lo sguardo dalla figura che ritornava a combattere, seguito da altri due ragazzi, e si lasciò cadere a sedere.

Saki era sotto i ferri. I suoi genitori continuavano a fare avanti e indietro, disperati. La madre appena messo piede in ospedale le aveva lanciato un'occhiataccia, e ogni tanto la sentiva chiedere al marito che diavolo ci facesse lei ancora lì. L'aveva lasciata parlare, continuando a portale lo sguardo dalle porte con la spia accesa alla finestra che aveva davanti a sé. Dopo un'altra occhiataccia dalla madre si decise ad alzarsi da quella scomoda sedia di plastica e scendere a prendere una tisana al bar. La situazione non si sarebbe velocizzata neanche pregando.
Prese a scendere le scale, le mani infilate nelle tasche del giubbotto, il naso per aria e il cervello da tutt'altra parte. Avrebbe voluto fare di più, salvare la vita della sua amica e non farsi salvare; sembrava una diavolo di ragazzina senza spina dorsale. Dove era finito il suo coraggio? E la voglia di diventare Hero, come quel ragazzo che l'aveva salvata nonostante il mostro da sconfiggere?
Si morsicò il labbro fino a farlo sanguinare.
<< Ho bisogno di una tisana, assolutamente. >> borbottò, abbassando gli occhi sulle scarpe, non accorgendosi della figura appoggiata alla porta antincendio che la stava guardando.
Si sentì prendere per un braccio, e vide la porta blu sbattere alle sue spalle. Salì con lo sguardo lungo il braccio, fino al viso che riconobbe. La cicatrice rosea spiccava sulla pelle pallida, così come i capelli rossi che coprivano la fronte e parte dello zigomo.
<< Sei il ragazzo di questa mattina... che ci fai qui? >>
<< Io... - le guance si colorarono di un rosso tenue e spostò lo sguardo verso i grattacieli illuminati di Tokyo. - ... Volevo ringraziarti per l'aiuto che mi hai dato, non ti ho più trovata là... >>
( T/N ) socchiuse la bocca, prima di sorride leggermente e posare gli occhi sulle scarpe. << Dovrei essere io a ringraziarti, dopotutto mi hai salvata nonostante il mio comportamento. E mi scuso per il pizzico al collo, tendo a diventare manesca quando sono nervosa. - ridacchiò, prendendo un po' di coraggio, e si appoggiò come lui alla ringhiera. - Voi Hero siete fantastici. Così potenti... anche io un giorno vorrei diventare come voi e salvare vite umane. >>
Shoto la guardò, prima di voltarsi.
<< Vieni alla Yuei, il prossimo anno, ci sono dei professori molto in gamba e poi, se ti dovesse servire aiuto, io mi chiamo Shoto Todoroki. >>
<< Oh... Io sono ( T/N ) (T/C ), piacere di conoscerti. -Guardò la figura iniziare a scendere man mano le scale e si morsicò di nuovo il labbro. - Todoroki-san! Grazie ancora, prometto che il prossimo anno mi iscriverò sicuramente alla Yuei! Voglio diventare potente come te! >>
Si portò le mani al petto, strette tra di loro, e si accorse di aver urlato a squarcia gola quelle parole. Shoto si fermò, sorridendo.
<< Allora ti aspetterò! >>
La ragazza si limitò ad annuire, seguendo con lo sguardo la lenta camminata fino a che non sparì. Rivolse il suo sorriso alle stelle, prima di rientrare e sentire una nuova forza scorrerle nelle vene.

Skip time...

La stava osservando con un po' di timore, la struttura della Yuei svettava imponente e quasi maestosa su quella piccola collinetta. Lì era diverso dal centro di Tokyo, dove abitava. Si sentiva il chiacchiericcio dei nuovi studenti, proprio come lei, e dei senpai che guardavano le matricole con un piccolo sorriso. Era riuscita a passare gli esami d'ammissione, classificandosi tra i primi cinque; in quell'anno si era allenata molto, le sue ali si erano rafforzate, e le potenti ventate che lanciavano erano in grado di ridurre in cenere un blocco di cemento. Le parole di quel ragazzo dagli occhi diversi continuavano a rimbombare nella sua mente, ricordandole sempre che sarebbe stata in grado di avverare il suo sogno.
<< ( T/N )? Ti sei incantata di nuovo? >>
La risata calda di Saki la fece ritornare alla realtà. Guardò la sua amica, aggrappata al suo braccio con un sorriso splendido, e le sorrise di ricambio.
<< Siamo ad un passo dal nostro sogno, Saki. Non sto più nella pelle! Andiamo? >>
<< Andiamo! >>
Iniziarono ad avviarsi, attraversando la via di alberi posti a lato, lo sguardo puntato sulla porta d'entrata. Fino a quando una chioma bicolore non entrò nel suo campo visivo. Si fermò, il cuore iniziò a battere più forte, e sentì la presa di Saki farsi meno stretta.
<< È lui vero? >>
<< Sì... >>
<< Allora cosa stai aspettando? È un anno che aspetti questo momento, vai lì e parlagli. Ti aspetto qui. >>
La guardò, e prese un grosso respiro quando lei annuì e le fece segno di andare. Prese a camminare verso il ragazzo e i suoi amici. Una ragazza dai capelli castani la guardò con un sorriso, prima di parlare con Shoto. Lo vide girarsi, puntare quegli splendidi occhi su di lei, seguiti da un piccolo sorriso.
Si portò una ciocca dietro l'orecchio, nel pieno imbarazzo, e quando gli fu davanti contraccambiò il sorriso.
<< Ciao Todoroki-senpai. >>


Buongiorno ragazzi!
Come state?
A me, in questo periodo, mi sta prendendo la pazzia quarantena, e non so neanche io cosa vorrei farmi ai capelli XD
Passando alla cose un po' più serie, penso abbiate visto tutti il nuovo aggiornamento di Wattpad, cosa ne pensate? Detto sinceramente non mi fa impazzire, l'idea di poter leggere solo due storie offline mi dà fastidio, a voi ?
Fatemi sapere!
Questa One Shot è per Sharotta-san spero ti piaccia, anche se non è molto romantica 🤣
Detto ciò, un bacione immenso a tutti quanti, buon weekend e buon Ferragosto!
🖤🦄

𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora