|| DESTINO ||

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Anime: Saint Seiya
Personaggio: Cristal

<< Cristal! >>
Si svegliò di soprassalto, le lenzuola strette nella morsa ferrea delle mani, il respiro grosso. Una lacrima le rotolò lungo la guancia, seguita poi da altre. Il corpo incominciò a tremare leggermente. Si strinse le gambe a sé, cercando di regolarizzare il respiro, e si calmò.
Di nuovo quell'incubo. Di nuovo quel ragazzo biondo che le sorrideva dentro quell'armatura argentea. Di nuovo quel nome che le rimbombava in testa.
<< Cristal. >> mormorò, alzando gli occhi sulla finestra alla sua sinistra, trovandosi a contemplare il sole che stava nascendo. Si alzò con calma dal letto, arrivando difronte al vetro della finestra dove si appoggiò. << Chi sei, esattamente? Perché ti ritrovo sempre nei miei sogni? >>

Il tempio di Atena era una delle bellezze più grandi di tutta la Grecia.
Quella mattina si era decisa ad andare a vederlo, visto che in quella settimana in cui era arrivata aveva dovuto risolvere parecchie faccende burocratiche.
La macchina fotografica le pendeva dal collo, mentre era seduta su un muretto a decifrare la cartina di Atene.
<< Ahh, è impossibile! >> brontolò, posando la cartina alla sua destra e prendendo i capelli color ( C/C ) per legarli in una coda. L'afa era tremenda. Più volte si era fermata a prendere una bottiglietta d'acqua per quel caldo asfissiante.
<< Ti serve aiuto? >>
Alzò di scatto la testa, trovandosi a contemplare due occhi color verde smeraldo che la guardavano divertiti.
<< Sembro così disperata? >> il ragazzo ridacchiò alla domanda e si sedette al suo fianco.
<< Leggermente. Se ti serve aiuto chiedi pure. >>
( T/N ) si incantò a guardare quel bel ragazzo dalle strane sopracciglia. Riprese la cartina in mano e la mise in mezzo, puntando col dito il tempio di Atena.
<< Vedi, io starei cercando il tempio di Atena. Ero sulla strada giusta ma poi mi sono persa, e ora non so dove andare. >> disse brevemente.
<< Tranquilla, ti accompagno io. Per tua fortuna devo andare proprio lì. Comunque, il mio nome è Mur. >> prese la mano che le tendeva il ragazzo e si tirò su, recuperando in fretta la cartina e mettendola nello zaino.
<< Io sono ( T/N ) ( T/C ), piacere! >>

Chiacchierano per tutto il tragitto, raccontandosi cose banali per fare una leggera conoscenza, finché non arrivarono al tempio.
Mur le fece attraversare una stradina asfaltata, spostando poi un ramo di un albero per farla passare, e ciò che si trovò davanti le fece spalancare la bocca. C'erano almeno tredici templi, collegati grazie ad un unica scala che portava fino ad una statua enorme della dea Atena.
<< È spettacolare! Non pensavo ci fossero così tanti templi! >> esclamò radiosamente prendendo la macchina fotografica in mano e iniziando a fare foto su foto.
Mur sorrise, prendendola per mano ed iniziando a salire le scale verso la sua casa, la casa dell'Ariete.
<< Sai, queste vengono chiamate le case dei dodici cavalieri dello zodiaco. Quella che stiamo passando, in questo momento, è la casa dell'Ariete. >> spiegò il Cavaliere. << Ogni casa ha il proprio custode, e io sono il custode della prima casa. >> le sorrise teneramente, mentre lei spalancava la bocca per lo stupore e si guardava attorno ammirata.
<< Tu mi stai dicendo che, in pratica, sei un cavaliere della dea Atena? >> il ragazzo ridacchiò e annuì per la faccia della giovane. << Dimmi che non sto sognando?! >> borbottò alzando la testa sui templi che seguivano.
<< È tutto reale, credimi. E tu sei qui perché la dea ha riconosciuto in te un cosmo molto potente, per questo ti ho portato qui. >>
<< Quindi non volevi aiutarmi, ma mi hai portato qui con l'inganno! >> la ragazza indietreggiò, diede le spalle al cavaliere e fece per scappare ma si scontrò contro un petto muscoloso. Alzò lo sguardo trovandosi a contemplare due occhi chiari.
<< Vedo che l'avete trovata, Sacro Mur. >> il giovane guardò oltre le spalle della ragazza.
<< Cristal del Cigno, hai terminato anche tu la missione, vedo. >>
La voce di Mur la fece rabbrividire. Si ritrovò a sbattere più volte le palpebre degli occhi prima che tutto diventasse nero, l'ultima cosa che vide fu la faccia del giovane che preoccupato allungava le mani per reggere il corpo della ragazza.
<< Cristal... >>

Il cavaliere restò a guardare le labbra della ( C/C ), il suo nome soffiato lievemente da elle.
<< Dunque, è lei la predestinata. >> il Cavaliere del Cigno alzò lo sguardo sul più grande. << Perché ha sussurrato così il mio nome? Non mi sembra di averla mai vista. >>
<< Non lo so, Cristal. L'unica cosa di cui sono sicuro è che lei si trovava già sotto il tempio, e nessuno è mai arrivato fino a qui senza che qualcuno lo o la conducesse. >> un sospiro riempì l'aria afosa di agosto, il cavaliere dell'Ariete gli fece cenno al più giovane e gli diede le spalle. << Portiamola dentro, fa troppo caldo qui. >>

Lui è qui, fu il primo pensiero di ( T/N ) quando si svegliò di scatto. Si ritrovò seduta su un comodo divano, con una lieve brezza fresca che le accarezzava il viso. Il suo sguardo puntò oltre la veranda dove Mur stava seduto a leggere.
Il cavaliere, sentendosi guardato, alzò gli occhi dalle pagine ingiallite alla ragazza che lo guardava con un espressione confusa. Le rivolse un sorriso, chiudendo il libro e alzandosi.
<< Ti trovo meglio. Con questo caldo è normale che tu si svenuta così, soffri di pressione bassa, vero? >> la ragazza annuì, guardandosi attorno. << Se stai cercando Cristal, lo puoi trovare all'undicesima casa, quella dell'Acquario. Puoi salire tranquillamente, gli altri cavalieri hanno saputo del tuo arrivo. >>
Annuì, alzandosi piano dal divano e salutò il cavaliere con un cenno.
<< Ti ringrazio, Mur. >>
<< Arrivederci, giovane Nike. >> sussurrò, guardandola uscire dalla casa.

Salì tranquillamente le scale, fermandosi qualche volta per riprendere fiato, e salutando di tanto in tanto i cavalieri che erano presenti.
Lasciò la casa dello Scorpione scuotendo la testa, e salì le ultime scale che la dividevano dal Cavaliere del Cigno. Passò le due case del Sagittario e del Capricorno, rispettivamente vuote, ed arrivò all'undicesima casa.
Si fermò per recuperare fiato, guardandosi attorno curiosa, e sorprendendosi della vista spettacolare che c'era. Fece per prendere la macchina fotografica e incorniciare quel momento ma un rumore alle sue spalle la fece girare.

Cristal la stava guardando dall'entrata dell'undicesima casa. Le braccia incrociate al petto e lo sguardo penetrante che la squadrava da testa a piedi.
<< Posso fare qualcosa per te? >> la voce fredda del cavaliere la fece risvegliare.
Lasciò la presa sulla macchina fotografica e si avvicinò a passo di marcia al cavaliere, fermandosi a pochi centimetri dal suo corpo.
<< Si, vorrei sapere perché ogni notte mi ritrovo a sognarti, perché mi sento così attratta da te. >>
Il giovane cavaliere scosse la testa, prendendola per mano ed iniziando a trascinarla verso l'entrata della casa.
<< Non lo so neanche io, ma non sei l'unica a cui succede. Più volte mi sono ritrovato anch'io a sognarti, ( T/N ). >> confessò, guardandola con la coda dell'occhio. << Penso che siamo legati da un unico destino. Forse è grazie a questo che si siamo incontrati, a questa forte attrazzione che proviamo l'uno per l'altra. Prima qualcosa mi attirava verso Mur, una forza strana che mi diceva che c'era qualcuno che conoscevo. >>
La ragazza socchiuse la bocca, gli occhi spalancati dallo stupore.
<< Anch'io ho sentito quest'attrazione, quando Mur mi ha detto il motivo per il quale mi aveva accompagnata fin a qui stavo per scappare, ma appena sei arrivato tu mi sono rilassata completamente. Io-io sono sempre più convinta che noi siamo legati in un modo o in un altro... E come se ci conoscessimo da millenni cavaliere del Cigno. >>
Si fermarono, i raggi del tramonto che coloravano le piastrelle della casa. Cristal si girò di scatto afferrando le braccia della giovane con decisione. Si piegò, arrivando ad un soffio dal viso della ragazza e sfiorò le labbra con le sue. Gli occhi di entrambi si sgranarono, flashback del passato ritornarono nelle menti di entrambi. ( T/N ) mandò giù un groppo di saliva non staccando gli occhi da quelli di Cristal, sul viso un piccolo sorriso comparì.
<< Finalmente, mio cavaliere. >>
Gli occhi brillarono, accarezzò la guancia del cavaliere, alzandosi sulle punte dei piedi per raggiungere le labbra di lui. Socchiuse gli occhi, raggiungendo la meta che le era mancata da anni.
<< Vinceremo noi questa volta, nessuno ci dividerà più. >> la voce fu soltanto un sussurro, una promessa che più in là avrebbe sconfitto tutti.

Eccolo!
Questo, invece, è per @vanish_cristal spero sia piaciuta! 😍😘✌
Un bacione e alla prossima!
Rebe 😘

𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora