Anime: Kuroko No Basket
Personaggio: Kagami TaigaTaiga tra non molto sarebbe rientrato e lei avrebbe servito la loro deliziosa cena, preparata con tanto amore verso quel maniaco assatanato del basket che non vedeva nient'altro che la palla e i suoi avversari. Ora l'essere entrato nella squadra dei Bulls gli aveva montato leggermente la testa e molto spesso faceva tardi a rientrare per i numerosi fans che si riunivano fuori dalla palestra e poi gli chiedevano autografi su autografi facendolo arrivare a casa a mezzanotte inoltrata. Sperò con tutto il cuore che i fan di quella sera fossero pochi, anche perché era il loro anniversario e gli avrebbe dato una notizia che aspettavano da tempo, sperando di non farlo morire seduta stante.
Tirò fuori dal forno l'arrosto, che sprigionò un delizioso profumo, e lo controllò, sperando di aver azzeccato la giusta temperatura e il giusto tempo. La torta l'aveva già messa in frigo ma mancava soltanto più il primo. Rimise l'arrosto nel forno, lasciandolo al caldo, e si mise a cucinare una veloce spaghettata al sugo con le polpette, la stessa che le aveva insegnato a fare sua mamma.
Quando fu tutto pronto apparecchiò la tavola, facendo attenzione ai minimi dettagli, mettendo una candela che poi avrebbe reso l'atmosfera più romantica, e guardando il risultato sorrise.
<< Ora bisogna soltanto aspettare Taiga. >> mormorò a se stessa, correndo in camera sua per prepararsi.Il vestito la fasciava alla perfezione, il colore ( C/P ) le stava di incanto e il trucco leggero che aveva scelto era perfetto. Si era anche arricciata i capelli, cosa che accadeva rare volte, visto che preferiva a gran lunga stare comoda e magari con le magliette del suo fidanzato e i capelli raccolti in una crocchia disordinata. Ridacchiò leggermente tra se e se, dandosi della stupida. Taiga l'amava proprio per quello che era, anche senza troppi fronzoli, e gli piaceva ancora di più quando indossava le sue magliette e la ritrovava rannicchiata sul loro letto con la sua maglia a coprirla soltanto.
Accese lo stereo, mettendo un disco che avrebbe fatto da sottofondo con quelle dolci note. Era tutto pronto, mancava soltanto più lui.
Non si accorse, però, che le palpebre iniziarono a calarle, e si addormentò sul divano con la musica di sottofondo.Si svegliò il mattino seguente lunga distesa sul divano e un cuscino del divano che teneva abbracciato al petto, la luce che filtrava dalle finestre scaldandole il viso. Si mise seduta, guardandosi attorno, e si accorse che lo stereo continuava a suonare. Si alzò piano e capendo che il suo fidanzato non era neanche rientrato a casa, lasciò che una lacrima percorresse il volto prima di scattare verso la loro camera e iniziare a preparare le valige. Lanciò con rabbia i vestiti nella valigia, lasciando le lacrime che percorressero spietate sul suo volto. Gli aveva fatto male. Neanche aveva pensato al suo anniversario, al loro anniversario, quello che lei voleva festeggiare con tanto amore, dopotutto dieci anni insieme erano un bel traguardo.
<< Bel traguardo un corno! >> si trovò ad urlare, ficcando con rabbia gli ultimi indumenti e chiudendo la sua seconda valigia.
Le trascinò fino alla porta di casa, fermandosi davanti al mobiletto dove sopra avevano messo una lavagnetta, prese il gesso e scrisse un grosso: " NON FARTI PIU' VEDERE O SENTIRE, NON TI VOGLIO PIU' NELLA MIA VITA KAGAMI! ", asciugò l'ultima lacrima con rabbia e uscì da quella casa sbattendo la porta.
Questo era davvero troppo! Lo aveva sostenuto, aspettato e rispettato, mai una volta che le fosse passato per la testa di rimanere a casa sua, in Giappone, con la sua famiglia, ma no! Lei, scema, l'aveva seguito! E ora si trovava in un grosso guaio, un fidanzato alle spalle e senza una casa.
Trattenne un urlo di frustrazione, guardandosi attorno per le strade di Miami, e partì verso l'unico posto che la faceva rilassare. Camminò con le valigie fino alla spiaggia, fregandosene delle occhiate che le rivolgeva la gente per come era vestita, e appena mise piede sulla sabbia quasi tutta la rabbia che aveva in corpo scomparì. Erano appena le 9 del mattino, nessuno era in spiaggia e questo la fece sospirare. Abbandonò le valige e si tolse in fretta il vestito, rimanendo in intimo, e corse in acqua. L'acqua la avvolse e si lasciò cullare. Tutti i pensieri sparirono, lasciandola tranquilla. Non poteva crederci che si era dimenticato del loro anniversario, lei non era una che chiedeva molto anzi erano rare le volte in cui gli chiedeva qualcosa e lui l'aiutava.
<< Non ci posso credere... >> soffiò, trattenendo a stento le lacrime.
Sapeva che il basket portava via un bel po' del suo tempo, l'aveva accettato quando era diventata la sua ragazza alle superiori, quando lo guardava mentre si allenava con la squadra del Seirin, quando avevano vinto il campionato nazionale e lei lo aveva baciato dalla gioia davanti a tutti, accettando le parole che le aveva rivolto la mattina stessa, accettando quella dichiarazione tanto dolce e imbarazzante con un sorriso sulle labbra, accettando la sua partenza e la sua richiesta di partire insieme per l'America. Aveva accettato tutto eppure sembrava non bastargli.
Ritornò alle sue valige, sentendo il cellulare suonare dalla borsa. Guardò il contatto e scaraventò il cellulare dentro la borsa, rimettendosi velocemente il vestito e partendo diretta verso la prima casa immobiliare. Si sarebbe tirata su le maniche e sarebbe andata avanti, eccome se l'avrebbe fatto.

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𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗
FanfictionCOMPLETA Potete trovare la seconda raccolta sul mio profilo!💜🌸 ---------------------------------------------- Ogni ragazza sogna di vivere almeno una volta un'avventura con il suo personaggio preferito, quel breve attimo in cui tutto si annulla e...