|| IO E TE ||

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Anime: Death Note
Personaggio: Mello

ATTENZIONE! SCENE LEMON

<< Ci vediamo domani ( T/C )! >>

Salutò con un sorriso la sua collega, riparandosi dentro il cappotto pesante, ed uscì fuori dal locale. Lavorare nel pub fino alle 4 del mattino non era un gran ché, ma era da sola, in una città molto lontana da casa sua, e doveva pagare l'affitto dell'open-space in qualche modo.

L'università di Tokyo offriva un ottimo programma di psicologia criminale, quello per cui si era iscritta, ed era un mestiere che l'aveva intrigata sin da piccola; ne aveva parlato tante volte con il direttore del suo orfanotrofio, aveva studiato come una matta e ora, finalmente, vedeva la sua strada prendere forma. Per fortuna non doveva pagare la retta, visto che la borsa di studio, una manna dal cielo, ricopriva tutto il programma scolastico.

Si fermò in un mini market, per prendersi qualcosa da mangiare, e poi ritornò a camminare tra le strade buie. Il pub distava pochi isolati dall'appartamento. Tagliava sempre nelle vie dove i bar facevano h24, così da poter urlare nel caso succedesse qualcosa.

Svoltò a destra, passando sotto i balconi collegati con le scale esterne del suo condominio, fermandosi poco più avanti, sentendo un formicolio sulla nuca. Poche volte le era capitata quel genere di sensazione, che trovava famigliare, ma non era possibile. Lui, era scomparso poco dopo la morte di L, nessuno aveva avuto più sue notizie, neanche il suo gemello Matt che era il suo migliore amico.

Tornò a stringere il cappotto, toccando lo spray che nascondeva nella tasca interna, togliendo il tappo silenziosamente, in caso di necessità. Camminò fino al portone, con una mossa studiata mostrò le chiavi, e prima di aprirsi, si girò di scatto, puntando lo spray davanti a sé. Un tuono, poco più in là, suonò nel cielo ancora scuro, facendole accelerare i battiti cardiaci. Non c'era nessuno. Era stata solo una sua impressione di essere seguita. Chiuse gli occhi, prendendo un grosso respiro, ed entrò nella palazzina. Il condominio ospitava cinque piani, con al meno quattro alloggi sui pianerottoli. Prese a salire le scale due a due, arrivando al quinto piano con un leggero affanno, e solo quando si chiuse la porta di casa alle spalle, prese a respirare normalmente.

Quella situazione era assurda. Era quasi un anno che si trovava lì a Tokyo e non le era mai successo una cosa del genere. Chiuse a chiave la porta e si tolse le scarpe, appendendo il cappotto nell'armadio lì vicino. Lasciò la busta della spesa sul tavolo, accendendo tutte le luci possibili, dando una veloce occhiata al suo open-space. Non c'era nessuno neanche lì. Si passò una mano dietro il collo, dando la colpa per quello stress improvviso alla scuola e al lavoro, era sicuramente per quello. In quei giorni, forse, aveva tirato la corda più del dovuto.

<< Adesso una doccia veloce, e non mi sveglio neanche per l'una. >> disse, entrando nel piccolo bagno.

Si tolse con lentezza la maglia, lanciandola nel cesto dei panni sporchi, seguito prontamente dal reggiseno. Abbassò lo sguardo per togliersi i pantaloni e mutande, e quando ritornò con gli occhi sul vetro dello specchio, li sgranò. C'era una persona dietro di lei. Alto più di una spanna, che la guardava con quei occhi tanto chiari quanto freddi. Il cappuccio nero del giaccone gli copriva i capelli, mostrando solo quelle gemme. Si fermò a fissare con insistenza quel rosario che gli pendeva dal collo e si posava sulla maglia di pelle.

<< Il direttore si incazzerebbe se sapesse che hai orari del genere. >>

Socchiuse gli occhi, il fiato le accarezzò il collo, e il suo corpo reagì rabbrividendo. Era lui. Decisamente.

𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊 - 𝖈𝖍𝖆𝖗𝖆𝖈𝖙𝖊𝖗𝖘 𝖝 𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora