Capitolo 2

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La bambina aveva una mano attorcigliata tra i propri capelli scuri, gli occhi dello stesso colore fissavano Lexi con curiosità. Si vede che portava stampato in quegli occhi neri il cognome Hood.

-Sono Lexi, c'è Calum in casa?-

Disse lei timidamente, anche una bambina la metteva in soggezione. Si sentiva ridicola.

La bambina fece una smorfia prima di fare un cenno con la testa verso l'interno. Spostò i piccoli piedini, coperti da calze a righe verdi, fino ad arrivare al tappeto della sala bianca. La casa da dentro sembrava ancora più grande, la tv era spenta e a fare da sottofondo a quell'imbarazzo c'era solo l'orologio su una delle quattro pareti chiare.

Lexi la seguì titubante. La guardava mentre prendeva tra le mani una Barbie bionda.

-Perchè sei qui?-

La rossa si avvicinó alla bambina prendendo un altra Barbie in mano, era mora. La bambina sorrise a quel gesto e si passò una manina sulla guancia.

-Sono venuta a trovare tuo fratello.-

La voce era tremolante, solo a pensare a tutto quel nero la pelle d'oca si impossessava di lei.

"Sfigata."

Le ricordò la sua mente.

-Molte ragazze vengono a trovare mio fratello.-

Lexi la guardò scioccata, pensava che almeno in casa il fratello si comportasse come tale. Scrollò le spalle. Appogió i gomiti sullo schienale del divano grigio per guardare più da vicino la bambina.

Avrà avuto sei anni, indossava un pigiama rosastro con dei disegnini stampati su di esso.

-Come ti chiami?-

Le chiese la rossa cambiando argomento.

-Joenelle.- rispose sorridente -ma chiamami Joe, anche la mamma mi chiama così.-

Lexi annuì spensierata, ma quando due mani forti la presero per i fianchi lasció cadere la bambola sul divano.

Si drizzò in piedi e quando sentì il suo fiato su tutto il collo iniziò ad agitarsi.

-Evans.-

Come faceva a farle quell'effetto? Come faceva a infonderle così in fretta così tanta paura?

La voltò verso di se tenendola ancora per la vita. Lo sguardo di Calum la penetrava in profondità.

-Vieni.-

Ordinò prendendola per un braccio e trascinandola su per le scale, Lexi cercó di liberarsi ma il ragazzo era più forte.

-Cal,- Joenelle lo tirò per la maglia scura dopo aver salito le scale -lei stava giocando con me!-

Urló la bambina sbattendo i piedi contro il pavimento lucido, Calum la guardò in cagnesco, subito dopo la prese da sotto le braccia portandola alla sua altezza.

-Ora stai in camera tua, perchè lei adesso gioca con me.-

Le disse camminando verso una porta scura. La bambina scalciava.

-Fai giocare anche me!-

Si lamentò, lui scosse la testa. Aprí la porta, la posò a terra e la chiuse all'interno di quelle quattro mura.

-Sono giochi da grandi.-

Sputò lui mentre si sentiva la bambina piangere da dietro lo strato di legno.

La rossa era così spaventata che neanche si accorse quando Calum la prese di peso prima di portarla dentro ad una stanza. Aveva il respiro affannato e la camera così grande e scura non migliorava le cose.

Sentì di nuovo un tocco familiare sulla sua pelle e quando si avvicinò abbastanza potè guardarlo meglio. Guardava Calum negli occhi come incantata. Le pupille si distinguevano appena dalle iridi. Erano dilatate e il bianco intorno ad esse era leggermente rosso. Lexi si allontanò.

-Sei fatto.-

Disse neutra, lui rise e annuì, la tirò di nuovo vicino a se sfiorandole la guancia con la punta del naso.

-Hai mai fumato?-

Lei scosse la testa velocemente posando le mani sul suo petto. Il ragazzo si distanzió e andò verso la scrivania posta sotto la grande finestra.

Quando si voltò verso Lexi tra le mani teneva una sigaretta più grande e più scura del solito.

La ragazza si accorse della natura dell'oggetto e indietreggió fino a scontrare le ginocchia contro il letto. Calum tirò fuori dalla tasca un accendino blu e, dopo averci giocato un pò, lo accese in una fiammata blu e arancione. Si portò il tutto davanti alla bocca e quando fece il primo tiro chiuse gli occhi alzando la testa verso il soffitto.

Lexi lo guardava immobile finchè non fu lui a muoversi. Recuperò lo spazio fra di loro con due falcate, non riusciva a smettere di sorridere e con cautela avvicinó la mano alla bocca della ragazza.

Quest'ultima scosse la testa guardandolo.

-Non fumo canne.-

Lui storse la testa da un lato. Prese il mento della rossa nella mano libera e la contrinse a guardarlo. Gli occhi rossi la osservavano.

-Da oggi lo farai, Evans. Voglio farti rilassare.-

Lei cercò di liberarsi, lui strinse di più la mano sul suo viso tanto da farle aprire la bocca. Calum aspirò ancora una volta prima di avvicinarai al viso di Lexi.

Chiuse gli occhi e schiuse le labbra contro quelle della ragazza.

Era la prima volta che la baciava.

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