La strada asfaltata malamente si fermó sotto di loro. Appena Lexi toccó terra Calum appoggiò la bici contro il muro della casa davanti a loro.
Era di mattoni, e grande agli occhi della rossa. Strinse le palpebre quando la musica alta e fastidiosa occupò i suoi timpani clandestinamente. Il moro portó un braccio sulla sua vita per poi tirarla verso di se e fare scontrare i loro fianchi.
-La mia Evans, devi essere la mia ombra. Hai capito?- chiese avvicinandosi all'orecchio della ragazza.
Lei annuì sentì la stretta su di se farsi ancora più forte. La porta era aperta e le persone occupavano tutta la casa, chi poteva stava seduto su uno dei pochi divani mentre gli altri tenevano bottiglie di tutti i colori.
Si posò una mano sulla bocca quando fiutò una nube di alcol, osservò il moro ridere al suo fianco.
-Ah Lexi,- disse dopo essere tornato serio - bevi solo quello che ti do io ok?-
Mentre parlavano camminavano in mezzo a mucchi di persone, i loro corpi di scindevano mentre la musica li fondeva fra loro.
-Si.- Sussurrò cercando di mantenere l'equilibrio dopo che una ragazza le urtó una spalla.
Il salotto gremito di gente, tutta la casa lo era. Un nucleo di gente perse, e ad accumonarli c'era solo il colore dei loro bicchieri.
Rosso.
Rosso scuro, quel colore che esce da un taglio. Rosso sangue.
Lexi li osservava lasciarli andare. Coppie si strusciavano tra di loro e la ragazza diventò rossa per loro, non capiva come non facessero a vergognarsi.
Un bicchiere le apparve davanti al viso e dopo aver visto la pelle scura che la stringeva, girò il viso verso Calum.
Sorrideva, si sentiva a casa in quel posto. Mosse il bicchiere e Lexi si risvegliò.
-Avanti,- la incitò ridendo -bevi!-
Il moro vide l'indecisione in quegli occhi verdi, ghignò.
-O forse sei troppo sfigata per un pò di birra?- la istigò.
Lexi lo fissò con una smorfia disgustata prima di strappargli il bicchiere di mano, se lo portò alla bocca e strinse il bordo ripiegato con le labbra, per una ferrea stretta. Fece andare giù il liquido giallastro ad occhi chiusi, quando ormai metá era andato giù, se lo sentì strappare.
Lei si guardó intorno confusa.
-Vacci piano tigre, non vorrai mica svenire su questo lurido pavimento.- la schernì Calum.
Lei rise prima di depositare lo sguardo sul salotto. Ballavano. Ballavano selvaggiamente non curandosi di nessuno.
Ora le sembrava cosí affascinante, tastò al suo fianco e quando trovò il tessuto liscio della giacca di pelle del moro iniziò a strattonarla.
-Ecco i sogni di un adolescente!- urlò felice.
Calum scosse le spalle ridendo.
-Cosa?-
Lexi portò la testa verso l'alto, si aggrappò al braccio del moro mentre le luci si fecero più scure ai suoi occhi.
-La vedo Calum.-
-Ma cosa?- chiese di nuovo lui lasciandosi trasportare, una risata riempiva la sua bocca.
-La voglia si essere un adolescente.- commentò -Balliamo.-
Calum la fissó -Così?- chiese indicando i ragazzi che si strusciavano tra loro.
La rossa arrossì e si morse il labbro prima di annuire. Tiró ancora quella giaccia di pelle e quando toccò gli altri corpi umidi di sudure chiuse gli occhi. Gli odori erano piú forti di quando era arrivata. L'odore eccitato era palpabile, ma Lexi non riusciva a toccarlo.
Spostò le mani sulle braccia di Calum prima di afferrare i colletti morbidi tra le dita. Si spinse leggermente in avanti andando verso il suo petto. I loro corpi si sfioravano mentre le loro teste viaggiavano.
-Cristo, Evans.- lo sentì sospirare quando fece scontrare i loro bacini.
-Cosa?- chiese lei sarcasticamente, anche se poteva vedere benissimo l'eccitazione del ragazzo.
Lui fece un sorriso malizioso, si abbassó verso il collo della ragazza prima di aggrapparsi al suo lobo.
-Ti piace giocare Lexi?- sussurrò -Dovresti ormai aver capito che io vinco sempre.- la rimproverò.
Rabbrividì, scrollando i capelli per farli scivolare sulla spalla opposta.
-Ti ho già detto che i tuoi orecchini fanno schifo vero?-
Lei ridacchiò prima di annuire, Calum fece scorrere le mani sulla schiena di Lexi prima di fermarsi sulla vita e stringerla per poi lasciarla.
-Sto incominciando ad avere un pò, vado a prendere qualcosa da bere e arrivo.- disse il ragazzo prima di accarezzarle il collo.
Lexi lasciò la presa dalla sua giacca osservandolo allontanarsi. Sorrise tra se e se.
Si guardò intorno sentendo di nuovo quel bisogno di bere, per tenere testa a Calum quello era l'unico rimedio.
Arrancò verso ad una credenza prima di prendere il bicchiere appoggiato sopra ad essa. Se lo portò alle labbra bevendolo per poi poggiarselo sul petto, sorrise ancora.
Lasció cadere il contenitore di plastica a terra quando due braccia le cinsero la vita.
-Ciao sfigata.-
E mentre ascoltò quella voce riuscí solo a pensare:
"Ti prego Calum, sbrigati a bere."
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Heartache
FanfictionUn ragazzo con così tanti piercing e tatuaggi non poteva che essere il pericolo messo dentro a due Vans nere. -È fuori controllo.- -Lo so.- //Scrittrice di Mess, Disconnect, Disconnect 2, Super-Hero.//