Heartache

Capitolo 25

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-Beh.- la guardò chiudendo l'armadietto -Non so davvero cosa pensare.-

Jaden incrociò le braccia al petto con aria confusa, Lexi si muoveva ansiosa sui suoi piedi dopo aver raccontato all'amica quello che le viaggiava per la testa da giorni. Jaden mosse i capelli chiari, portandoli su una spalla sola. Era sempre stata una ragazza sincera e solare ma in quel momento Lexi poteva vedere solo tristezza, quasi dolore.

-Lo so che è sbagliato.- parlò Lexi velocemente, agitando la mani.

Gli studenti del liceo di Toledo camminavano trasandati per il corridoio lungo, contornato da file di armadietti. La luce al neon che veniva dal soffitto rendeva tutto più freddo, distaccato. Lexi si morse il labbro inferiore, non sapeva cosa aspettarsi dall'amica. Forse risposte?

Scosse la testa. Non poteva darle risposte su Calum. Non sapeva neanche se Calum stesso ne fosse in grado.

Sospirò.

Era quello che in fondo la tormentava. Se avesse avuto il coraggio di chiedere quelle cose a Calum, lui sarebbe stato in grado di rispondere? O l'avrebbe abbandonata? Si soffermò su quel pensiero che le faceva venire la pelle d'oca.

Lui poteva lasciarla, metterla da parte come una pagina completamente scritta, piena fino ai bordi di sconfitte e realtà dolorose.

Avrebbe potuto lasciarsi, certo, e lei sarebbe rimasta a vagare per i bagni del terzo piano. Strinse le dita contro l'armadietto a quel pensiero, ormai si era abituata alla presenza, cattiva e genuina, di Calum. Si era abituata ai suoi sbalzi d'umore, al suo modo rude. Agli scontri, alle lotte. Il suo corpo e la sua mente si erano messi al passo con quelli del ragazzo dalla pelle ambrata. Senza queste cose sarebbe rimasta solo Alexis Evans, non aveva più ricordi di lei. Sapeva solo che aveva smesso di esistere in seconda superiore.

Il giorno in cui Calum la venne a trovare in palestra la investì in un flash luminoso.

-No Lexi, è più che sbagliato.- la richiamò Jaden.

Lexi si trascinò gli occhiali su per il ponte del naso, sospirando. Pensò a quanto fosse inquietante la quantità delle persone che le diceva quelle cose. Lexi sapeva che il passato diffamatorio di Calum era solo recente, una volta non era conosciuto come lo era in quel momento. Quanto ci passavi vicino neanche te ne accorgevi di lui.

-Calum è sempre venuto qui a scuola?- i pensieri di Lexi presero voce.

-Si,- farfugliò Jaden -ma stavano parlando di cose serie.-

La ragazza dai capelli rossi annuì, nella sua testa pensò a come fosse triste che non si ricordasse del Calum dell'inizio delle superiori.

-Anche sua madre ti ha detto di stargli lontano, penso che dovresti ascoltarla. Penso che dovresti ascoltare tutti.-

-Non voglio.-

-Dovresti, davvero.- si accigliò Jaden -Le persone parlano, e non dicono belle cose.-

Lexi prese tra le dita una bretella dello zaino prima di iniziare a camminare verso la classe di Storia. Jaden stette al suo passo lento.

-Cosa dicono?- domandò Lexi.

Non poté nascondere un tono triste, non le erano mai piaciute le voci che giravano su di lui o su di lei. Andavano avanti da quasi un anno, si mise una mano nella tasca anteriore dei jeans scuri, accarezzò la piccola chiave come per rassicurarsi. Se la portava sempre dietro, pronta a provarla in ogni serratura. Spostò lo sguardo sul profilo di Jaden, guardava avanti a se.