Capitolo 19

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-Quindi vai a scuola con Calum?-

Alexis annuì in imbarazzo prima di mangiare un altra forchettata di pasta, si fianco a lei poteva sentire il ragazzo con la pelle ambrata ridacchiare per il colore rossastro che avevano invaso le sue guance.
Lexi gli lanciò un occhiata prima di concentrarsi sulla donna davanti a lei, al fianco di ella Joenelle giocava con alcune verdure del suo piatto non prestando molta attenzione ai discorsi dei grandi.

-E come vanno le tue lezioni?- chiese ancora la donna.

Era bellissima, i capelli corvini gli ricadevano sulle spalle lisci come la seta, le spalle erano strette in un giacchino bianco che lasciava intravedere la camicia blu scuro che faceva contrasto. Si passò il tovagliolo di stoffa contro le labbra tinte di poco rosso, aspettando la risposta della ragazza.

-Uhm,- deglutì -bene.-

-Cosa ti piacerebbe fare finite le superiori?-

-Andare all'Università, ma non so ancora bene in cosa specializzarmi.-

La donna sorrise per poi guardare suo figlio, si alzò prendendo un piatto in mano. Subito dietro di lei spuntò Karen che si offrì per sparecchiare, la donna la ringraziò prima di sedersi nuovamente.

-Guarda mamma.- esclamò Joenelle, la porse un foglio colorato -Siamo io, Calum e Hayley che giochiamo a nascondino.- spiegò.

-E quella è camera mia.- concluse la madre prima di mandare un occhiataccia al figlio maggiore, che sbuffò in risposta.

Dopo poco la donna diede un bacio sulla testa della figlia.

-Calum accompagna Joe di sopra, è stanca.-

Il ragazzo annuì avvicinandosi all'orecchio di Lexi.

-Ti aspetto in camera.- sussurrò.

Lei fece un segno di approvazione prima di alzarsi e porgere un piatto a Karen che andava avanti e indietro dalla cucina.
La donna giocò con il fazzoletto prima di guardare Lexi.

-La scuola mi ha detto perché è stato sospeso Calum.- iniziò titubante -Sei te la ragazza, vero?-

La rossa si sedette, come se un ascia le avesse tranciato le gambe non permettendole più di stare in piedi. Il suo cuore iniziò a battere veloce, se chiudeva gli occhi poteva ancora sentire il rigolo di sangue solleticarle il mento. Le mani di Calum premere i fazzoletti sul suo viso appena martoriato. La prima volta che la colpì così forte.

Lei annuì lentamente, non sapendo cosa rispondere.
La donna sospirò con sguardo malinconico.

-Suo padre saprebbe cosa fare in queste situazioni, è stato lui il genitore più bravo.-

-Signora Hood.-

La signora fece un sorriso triste prima di fermarla.

-Lascia stare Lexi. Vai pure di sopra.-

La rossa annuì prima di salire le scale. Le mille domande che aveva nella mente furono scacciate via dalle fotografie appese alla parete del piano superiore.
In due di esse Calum stringeva la sorella appena nata, gli occhi scuri erano lucidi e riflettevano il flash della macchina fotografica, Lexi sorrise.
Nell'altra foto il ragazzo e un uomo erano messi alla destra della signora Hood coricata nel letto dell'ospedale mentre teneva in mano la neonata. La rossa si avvicinò di più alla foto, i lineamenti duri dell'uomo erano ammorbiditi dagli occhi color cioccolato, quasi ramati. Guardava i due figli mentre stringeva la mano alla donna.
Calum e suo padre si assomigliavano.
E Lexi non poté non pensare cosa fosse successo al ragazzo felice della foto. Cos'è che lo ha fatto scattare? Cosa l'ha fatto cadere? Cosa ha fatto diventare i suoi occhi più scuri?

Scrollò le spalle aprendo la porta della camera in fondo al corridoio, la luce era spenta è le tende coprivano la poca luce che proveniva da fuori la stanza.

-Cal?- sussurrò insicura.

Fece qualche passo avanti tenendo le braccia tese davanti a se, girò la testa quando sentì sbattere la porta. Dei passi felpati si avvicinarono al suo corpo, indietreggiò e fece un urlo quando due braccia le strinsero la vita.

Il petto su cui era appoggiata tremava per una risata di scherno. Lexi sfiorò quel petto e arrossì nell'oscurità quando notò che era nudo, senza niente che lo copriva.

-Stavo per impazzire.- sussurrò Calum attirando la ragazza verso di se, caddero sul materasso morbido e la rossa ridacchiò.

Il moro si stese su di lei sfiorandole i fianchi coperti dallo strato di cotone.

Calum le stampò un bacio umido sul collo prima di sedersi contro la testiera del letto. Lexi era ancora coricata quando vide abat-jour illuminarsi. Una luce giallastra riempì la stanza scura. Il petto nudo di Calum si alzava e si abbassava al ritmo dei suoi respiri veloci.
Guardò Lexi prima di sorridere, si sedette anche lei, davanti a lui.

-Togliti la maglietta.-

Lexi spalancò gli occhi ansimando.

-Cosa?-

Lo sguardo di Calum si incupì.

-Fallo.- ordinò.

La ragazza prese titubate l'orlo della sua maglia prima di tirarlo verso l'alto, quando fece spassare il capo sopra la testa lo appoggiò sul letto al suo fianco.

Lo sguardo del moro scorreva sul suo petto mezzo nudo, le porse una mano subito dopo.

-Ora vieni qui.-

PATRIZI
Non mi andava di scrivere plebei lol.

Comunque, non disperatevi, non insultatemi. Perché molto molto probabilmente domani metterò un altro capitolo.

Quindi Hei, volevo ringraziarvi per leggerle la mia storia! Spero che vi piaccia.
Sono in corso novità, ma non vi rivelerò niente.

Grazie ancora a tutti.

ciao ciao

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