Capitolo 41

24.6K 1.4K 521
                                    

-Altra domanda stupida.-

Calum alzò gli occhi al cielo, sospirò passandosi una mano tra i capelli prima di girarsi verso il ragazzo biondo seduto su una poltrona.

Luke abbassò un secondo lo sguardo sul tavolino al centro della stanza, uno o due cucchiai erano appoggiati su di esso, c'era una bottiglietta d'acqua e delle fette di limone strizzate.

Lui strinse gli occhi non riuscendo ancora bene a vedere dove fosse Calum, vedeva la sua figura alta ondeggiare, mentre l'effetto della droga nel suo corpo prendeva il sopravvento.

-Perchè non sei a rota?-

Calum strinse le mani intorno al mazzo di chiavi con cui stava giocando fino a qualche secondo prima.

-Non ero un consumatore abituale, il mio corpo si vede che non si era ancora abituato all'eroina.- spiegò un po' incerto.

Non gli piaceva parlare di quelle cose, gli ricordava tutto quello che faceva quando era fatto. E quasi sempre centrava anche Lexi.

Luke annuì, le sue pupille diventarono come due spilli. Subito dopo portò la testa all'indietro per appoggiarsi contro lo schienale della poltrona, il suo fiato usciva leggero.

-Come hai fatto a smettere.- disse quasi come se stesse facendo un discorso con se stesso invece che una domanda a Calum.

-Penso che facevo uso di questa merda perchè mi mancava qualcosa,- iniziò. Si appoggiò al muro dell'entrata perdendo di vista il ragazzo biondo -tutte le dipendenze nascono da un bisogno. Dal fumo alle droghe.-

-Io non ho bisogno di niente, ho una casa, un lavoro.-

-Non intendevo quello.- lo interruppe Calum. Rise. -Pensavo a qualcosa di più fisico e mentale, tipo, io avevo solo bisogno di una persona che mi amasse. Ora che l'ho trovata non ho più bisogno di queste cose.-

Luke rimase in silenzio, osservò con la coda dell'occhio il ragazzo uscire dalla porta. Dopo ci fu solo silenzio.

Che fosse solo lo aveva sempre saputo, e in quel momento che stava fissando il soffitto bianco, lo notò ancora di più. La droga sembrava non soddisfarlo più, gli faceva girare solo la testa senza fargli scomparire il mondo intorno a lui.

E lui chiedeva solo quello, sperava solo che qualcuno lo portasse via da quel mondo che lo circondava. Poteva solo fidarsi di se stesso e di quella poca ragione che possedeva, lui non era mai stato un ragazzo stupido ma prendeva sempre le decisioni sbaggliate. Sembrava farlo apposta.

Era come se volesse farsi del male da solo, bisognoso di dolore.

Fece scontrarre le mani contro al proprio viso, la luce intorno a lui incominciò a cambiare, delle macchie colorate lo confusero.
Si alzò di scatto, camminò lentamente verso la porta prima di sbattersela dietro le spalle e inizare a cercare qualcosa per cui vivere.

----

Prese una bustina di zucchero, iniziò a passarsela tra le dita mentre ogni tanto guardava Jaden lanciare un'occhiata al ragazzo di fianco a lei.

-Allora Lexi.- la chiamò, sorrise quando la ragazza dai capelli rossi alzò lo sguardo.

-Lui è Michael.- indicò il ragazzo di fianco a lei, quest'ultimo sorrise alzando una mano in segno di saluto.

Lexi lo fissò per qualche istante, aveva i capelli rossi ma si vedevano che non erano naturali come quelli di Lexi. Però pensò che gli staserò bene.
Osservò il piercing al sopracciglio nero per poi passare alla felpa nera.

Sembrava simpatico.

Tese la sua mano piccola verso di lui, cercò di sorridere. Era una cosa che gli veniva difficile alle persone che non conosceva.

-Alexis.- si presentò.

Michael annuì, le strinse la mano prima di afferrare la sua tazza da café.

-Lo sai che lui suona la chitarra?- disse Jaden con entusiasmo. Michael abbassò la testa in imbarazzo.

-Questo sabato suona in un locale qua vicino, vorresti venire con me?-
Chiese.

Lexi annuì, riprese a giocare con la piccola bustina bianca, che sopra aveva stampato la marca di una fabbrica sconosciuta.

-Può venire anche un mio amico?- chiese lei dopo un po' a Michael.

Il ragazzo alzò lo sguardo verso a suo, guardò anche Jaden in cerca di un appoggio ma subito dopo annuì.

-Certo, più gente c'è meglio è.- rispose ridacchiando.

-Fai l'ultimo anno?- domandò Lexi.

-Si, è una scuola un po' fuori da Toledo.-

-Come vi siete conosciuti?-

Jaden e Michael si guardarono.

-Ero andata in un locale dove lui suonava.- spiegò sorridente.

A Lexi faceva piacere vederla così, nonostante fosse stata una bella ragazza, non aveva mai trovato un ragazzo. E Lexi non riusciva a spiegarsi il perché, però era felice di vederla così serena con Michael.

Passarono il pomeriggio a parlare delle loro routine, Lexi passò un pomeriggio spensierato. Michael e Jaden la riportarono a casa, dopo averli salutati di avviò verso la porta.

Si fermò di scatto quando il telefono le vibrò nella tasca.

Da: Cal 5:37 p.m

Vuoi venire con me in un posto?

Sorrise al telefono leggermente confusa, alzò la testa guardandosi attorno, la macchina dei suoi genitori non c'era.

A: Cal 5:39 p.m

Certo, dove ci vediamo?

Neanche riuscì a bloccare il telefono che subito le rispose.

Da: Cal 5:40 p.m

Ti passo a prendere adesso.

Lexi scosse la testa divertita, si sedette sugli scalini di casa sua appoggiando i gomiti sulle ginocchia, sperando che tutto potesse rimanere come in quel istante.
Sperando che lei avrebbe sempre provato quel misto tra eccitazione, adrenalina e paura quando si trattava di Calum.

Sperava che lui sarebbe rimasto in generale, non avrebbe sopportato una perdita in quel momento. E Calum era l'unica persona stabile che le era rimasta.

Era poco, ma per lei significava tutto.

🚀🚀🚀🚀

Lo so, sono passati 11 giorni dall'ultimo aggiornamento e lo so che questo capitolo è estremamente corto. Ma sono a corto di idee, cioè so solo cosa capiterà nel prossimo capitolo poi boh😂👎

Cinque per farmi perdonare: se qualcuno non lo avesse già letto in Mess, sto pensando ad altre storie che sono già quasi sviluppate ( Weakness || Harry Styles, Held || Zayn Malik, As If || Zayn Malik, Worst || Louis Tomlinson)

Se volete saperne di più andata a leggere il capitolo di Mess in cui lo spiego. :)

Oltre a questo, che non era una vera e propria sorpresa, ho anche uno spoilerino del prossimo capitolo.

-Come hai potuto essere così egoista?- premette le mani sul suo petto, spingendolo indietro -Non hai pensato a me? Non hai pensato a come avrei potuto vivere senza di te?-

HeartacheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora