Capitolo 18

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Calum costeggiava il muretto del centro di Toledo mentre le mani viaggiavano nelle grandi tasche dei suoi jeans scuri. La felpa gli cadeva lungo i fianchi mentre la testa era rivolta verso il basso, sbuffava lentamente sentendo il suo fiato sulla punta del naso freddo. Novembre si stava avvicinando mentre Ottobre lo stava abbondando lentamente.
Lentamente e dolorosamente, Novembre non gli era mai piaciuto. Il freddo che ti congelava la articolazioni, la temperatura che rendeva più lenti e cadenzati e tuoi movimenti. A Culum piaceva andare veloce, bruciare le tappe e andare fino al traguardo. Barando più delle volte, se era possibile farlo.
Ma quel novembre era diverso, lo sentiva quando stringeva la piccola scatola nella sua tasca. Lo sentì quando scavalcò il muretto di pietra prima di entrare in quel giardino verde. I colori, con l'arrivo dell'autunno risaltavano, questo non poteva negarlo. Il verde sembrava più verde e il rosso dei capelli di Lexi sembrava più rosso.
Premette i polpastrelli contro gli infissi della finestra prima di farsi forza e tirarti su. Lei era in piedi, camminava per la stanza mentre stringeva in una mano un libro e in una mano una ciocca di capelli che le era scappata dalla coda.

Calum bussò quasi impaziente alla finestra, Lexi si mise gli occhiali che qualche minuto prima erano sopra il suo capo prima di sorridere e far entrare il ragazzo che, immancabilmente, inciampò nel tappeto.

Si tolse le Vans scure prima di prendere la ragazza per un braccio e strascinarla sul letto azzurro.

-Fai piano!- disse Lexi ridendo mentre osservava Calum muovere i fianchi per far cigolare il letto.

-Ho una sorpresa per te.- soffiò il ragazzo prima di sfiorarle la mascella con il naso.

Trascinò il corpo della rossa sopra il suo così che lei si potesse appoggiare sul suo petto.

-Davvero?- chiese sorpresa e quasi confusa.

-Già.- sorrise Calum -Ma prima, un bacio.-

Lexi alzò gli occhi al cielo prima di cercare di staccarsi dal ragazzo. Lui la tenne stretta.

-Piccolo.- propose Calum.

La ragazza allungò il collo prima di sfiorare le labbra piene di Calum. Si ritirò quasi subito.

Un grugnito di disapprovazione uscì dalla bocca di Calum.

-Me la pagherai.- ringhiò scherzosamente.
Si mise a sedere per poi infilare la mano nella tasca, disse a Lexi di chiudere gli occhi e quando tese le mani in avanti sentì subito sulle dita un oggetto foderato di stoffa.

Calum le diede un bacio sulla guancia prima di sibilare un leggero:
-Apri.-

La rossa sollevò gli angoli della bocca quando aprì la scatola.
Aveva le gambe incrociate mentre i calzoncini del pigiama si erano tirati su fino alle caviglie.

Calum li fissò in silenzio prima di iniziare a ridere. Lexi alzò lo sguardo dalla scatola.

-Cosa c'è?-

-Evans,- mormorò -sono fenicotteri.-

-Sono belli.- si difese la ragazza ridacchiando.

-Beh in effetti è la prima volta che vedo dei fenicotteri così sexy.-

Lexi arrossì prima di aprire la scatola. Prese l'oggetto di metallo tra le dita prima farselo passare da una mano all'altra. La parte rotonda della chiave aveva un cappuccio rosso.

-Come i tuoi capelli.- disse Calum rispondendo ai suoi pensieri.

-A cosa serve?-

Calum si sporse in avanti per poi mettere le mani ai lati dei fianchi della ragazza, fece scontrare le loro labbra violentemente. Era sempre stato impulsivo e a Lexi in qualche modo le piaceva.
Quest'ultima chiuse gli occhi strofinando la chiave, che teneva ancora tra le dita, tra i capelli neri di Calum. Il suo fiato era pesante mentre si scostò da sopra la ragazza.

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