Capitolo 39

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-4.-

Lexi si alzò in piedi.

-Sei un bastardo.- borbottò, sentendo la risposta corretta dell'espressione.

Calum ridacchiò, si sdraiò a pancia in su, incrociando le braccia dietro alla testa. Guardò compiaciuto la sua ragazza senza maglietta chinarsi in avanti, per poi portare le mani sul bottone dei jeans.

Guardò per qualche secondo il libro di matematica infondo ai suoi piedi e sorrise, la figura di Lexi tornò eretta.

-Lo fai apposta non è vero?- chiese al ragazzo.

-Cosa?- rise.

-Lo fai apposta a fare schifo in matematica, così puoi fare questi giochetti perversi con me.- borbottò la ragazza, passandosi una mano tra i capelli rossi.

Calum rise più forte.

-Mi hai scoperto.- la prese in giro.

Lei si piegò e prese da terra un cuscino che era precedentemente caduto dal letto. Lo tirò a Calum, mancandolo vergognosamente.

-Bella mira!- la derise.

Lexi si avvicinò al letto, prese un altro cuscino e glielo premette contro al viso.

-La smetti?- rise anche lei.

Il ragazzo si ribellò, dopo qualche secondo riuscì a prendere i polsi di Lexi.
La tirò a se facendola cadere sul letto di fianco a lui, una piccola risata uscì dalle labbra rosee della ragazza.
Guardò Calum da dietro le lenti trasparenti, d'un tratto tutta la stanza cadde in un silenzio strano. Teso, gli occhi scuri di lui fissavano il corpo scoperto di Lexi senza proferire parola. Il suo ghigno era scomparso, in quel momento tutta la serietà che aveva provato a nascondere si impossessò di lui.
La lussuria lo attrasse a se stringendolo forte, quando vide il petto di Lexi alzarsi e abbassarsi in modo affannato.

Lei sentì l'aria tesa girare in un vortice trasparente tra di loro, il viso di Calum era davanti al suo ma completamente assente. Deglutì quando lo osservò abbassarsi verso il suo corpo.
Diede dei piccoli baci nell'incavo dei seni di Lexi, non aveva fretta, le sue labbra si aprivano e si chiudevano lentamente contro la sua pelle candida. La poteva sentire sospirare e lui si sarebbe fermato subito, se lei non avesse voluto tutto quello.

Scese, strusciando il naso sull'addome piatto.
Lexi lo guardava dall'alto, gli occhi socchiusi e la pelle d'oca a coprirla dove i vestiti mancavano. Fissava come la maglietta scura di Calum aderiva alla sua schiena quando la inarcava per baciare posti più nascosti.
Osservava le strisce umide che lasciava sulla sua pelle.

La ragazza allungò le mani, le portò tra i capelli scuri di Calum, facendolo sospirare più rudemente, scontrò la bocca vicino al bottone slacciato dei jeans.

Dopo alzò la testa, gli occhi velati di desiderio e i capelli scompigliati dalle mani piccole di Lexi.

-Calum.- lo chiamò a voce bassa lei.

Lui le diede un ultimo bacio sulla pancia prima di tornare con il viso davanti a quello della ragazza. Appoggiò un gomito al materasso, per guardarla meglio.

-Come ci siamo finiti qui?- chiese Calum.

Lexi alzò lo sguardo sul suo viso, era bello, e lei non riusciva ancora a capire come un ragazzo bello come lui potesse avere quel carattere così, misterioso e possente.

-Tu rifaresti tutto?- chiese di rimando Lexi.

-In che senso?-

Lei gli accarezzò il colletto della maglia con l'indice.

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