-C'è così tanto fumo in questa stanza che non riesco neanche a vedere i miei pensieri.-
Calum fece una smorfia prima di girare la testa verso il lato della stanza dove non c'era nessuna fonte tossica, era seduto su un divano grande e scuro, guardava la stanza intorno a se, cercando di non concentrarsi sul ragazzo che era coricato su una piccola poltrona di pelle.
Sentì quest'ultimo ridere, si girò verso Luke aggrottando la fronte, lui si portò lontano dalla bocca la sigaretta ormai quasi finita, mostrando un sorriso quasi sinistro.
-Da quando?- chiese poi.
Calum sbuffò lentamente, si sentiva come nervoso, aveva lasciato Lexi da sola e come cosa non gli piaceva per niente. Si passò una mano tra i capelli scuri.
-Da quando penso?- chiese sarcasticamente -Beh, penso da quando ho 5 anni, circa.-
Luke alzò gli occhi al cielo, nel frattempo aveva attirato dentro ai suoi polmoni un pò di aria sporca e nociva, sentiva il fumo bruciargli la gola e il fondo del naso, questo gli piaceva.
-Mi fa piacere che ti sputtani da solo.- lo derise -Ma volevo chiederti da quando hai deciso di non fumare.-
Calum spinse la schiena di più contro lo schienale, guardò dritto davanti a se per qualche secondo. Ci sono davvero dei motivi per cui una persona dovrebbe cambiare il proprio modo di essere?
Questa era una di quelle cose a cui Calum non avrebbe mai trovato risposta, secondo lui, quello che gli capitava e che lo segnava era già tutto stato scritto. E di conseguenza non se la prendeva tanto, ma se si trattava del fato che gli portava via Lexi allora davvero non capiva.
Lo scopo del fato, pensava, doveva essere quello di portare tutti gli uomini ad una fine, a farli stare bene con se stessi o distruggerli senza una seconda opzione.
E il fato gli aveva dato Lexi, e non sapeva se avrebbe giocato il ruolo di sterminatrice o accompagnatrice. Calum non lo sapeva, ma non sapeva tante cose e gli dava fastidio.
Il non sapere, l'essere all''oscuro di qualcosa. Lui doveva sempre guardare tutte le opzioni, si immaginava tutte le situazioni senza mai vederle avverare. Si immaginava Lexi andare via, ma sapeva che era solo una fantasia, lui non lo avrebbe mai permesso.
Ora che aveva fatto in modo che stessero insieme non l'avrebbe ppiù lasciata, sapeva che l'avrebbe trattenuta anche con la forza. L'avrebbe pregata di rimanere un altro minuto, prima di lasciarlo morire on il sapore dell'amore e la lingua tra i denti.
Per Calum, questo era amore. E forse era un idea di quel sentimento sbagliata e malata, per era l'unico che conosceva ed era l'unico in grado di Lexi. Lui non aveva mai creduto a queste cose, non per repulsione o ignoranza, semplicemente non credeva che una cosa che non puoi ne vedere ne toccare potesse cambiarti così tanto. Potesse farti soffrire così atrocemente da farti restare cicatrici visibili solo a chi ha sofferto come te.
Calum e Lexi avevano sofferto, era sempre stata una gara nel ferirsi l'un latro fino all'ultimo briciolo di forze rimaste in corpo. Avevano sofferto, e questo cerchio infernale avrebbe potuto ricominciare da un momento all'altro. E probabilmente la loro fine fine sarebbe stata tra le più tristi e drammatiche, perchè tra due persone con i loro caratteri queste erano le opzioni.
Calum pensava già alla loro fine, a come si sarebbe sentito e alle cose che avrebbe fatto. Quel bruciore al fondo dello stomaco lo avvertiva sul fatto che non se la stava godendo, Lexi sarebbe passata. Come tutto. Lui avrebbe risolto anche questo problema.
-Se voglio rivedere mia sorella e avere un'opportunità per far si che Lexi si fidi di me, devo farlo.- iniziò -Lo sai che gli assistenti sociali e la scuola mi controllano e io non posso giocarmi le due cose più importanti che ho al momento per un po' di droga.-
STAI LEGGENDO
Heartache
FanfictionUn ragazzo con così tanti piercing e tatuaggi non poteva che essere il pericolo messo dentro a due Vans nere. -È fuori controllo.- -Lo so.- //Scrittrice di Mess, Disconnect, Disconnect 2, Super-Hero.//