Calum stinse forte i pugni quando le porte dell'asilo si aprirono, i genitori erano tutti schierati dalla loro parte. Formavano un semicerchio spezzato che aspettava i propri figlio, nipoti o sorelle.
Erano riusciti a scorgere Karen nell'altro angolo del cortile con un giacca a vento blu scuro.
-Quella giacca ce l'ha da quando sono nato, penso.- commentò Calum ridacchiando -Una volta avevo dimenticato il mio giubbino All'asilo e mi aveva prestato il suo, mi arrivava alle caviglie.-
Lexi lo guardò, per un secondo si immaginò Calum a 5 anni, con due occhi marroni grandi come fanali e il labbro inferiore sporgente.
Abbassò lo sguardo come se ce lo avesse davanti in quel momento, come se potesse guardarlo in quel piccolo momento di felicità infantile.
Le mani di Calum si rilassarono quando riuscì ad individuare una bambina dai capelli lunghi e neri correre fuori dall'istituto.
Il ragazzo cercò di farsi spazio tra genitori e bambini.
-Joenelle!- urlò alzando le mani.
La bambina, lontano qualche metro da loro, si girò si scatto.
Degli occhi uguali a quello di Calum si dilatarono dalla felicità.Lexi osservava quella scena da dietro a Calum, voleva assaporare quel momento. Uno dei pochi a cui avrebbe assistito di Calum che mostrava quei sentimenti.
Osservò come il ragazzo si abbassò, allargando le braccia verso la bambina che corse verso di lui.
-Calum!- esclamò saltanti in braccio al fratello maggiore.
Lui si alzò in piedi stringendo Joenelle al petto.
E Lexi pensò a quanto potesse sembrare piccola, affogata tra le braccia muscolose di Calum. E a quanto sembravano diversi, lei ancora troppo piccola per capire certe cose e lui grande abbastanza per capirle tutte.
La bambina sollevò la testa che aveva affogato nel collo del ragazzo, guardò Lexi per poi nascondersi di nuovo. Disse qualcosa nell'orecchio di Calum.
Quest'ultimo girò la testa verso la ragazza, ridacchiò.
-Ha detto che è felice di vederti.- disse Calum.
Sembrava così felice che Lexi non riuscì a dire niente, annuì solo muovendo la mano per salutare la bambina. Che qualche minuto dopo passò a coprire di baci il fratello c'è non vedeva da giorni.Il cortile iniziò a svuotarsi e Lexi si irrigidì quando vide arrivare la figura in carne di Karen. Non sembrava arrabbiata, anzi, mostrava un sorriso sincero.
Aumentò gli ultimi passi e andò ad abbracciare Calum.Lexi li osservò ancora in disparte.
-Ragazzo mio,- disse Karen -come stai?-
Calum si staccò dall'abbraccio, posò Joenelle per terra tenendola ancora per mano e si affiancò a Lexi. Le passò un braccio intorno alla vita.
-Bene.- disse, sollevato.
Karen fece un cenno, forse di gratitudine, verso Lexi prima di sorridere ai tre.-Voi?- chiese Calum.
-Tuo padre è partito di nuovo, tua madre tutto normale.- spiegò Karen in modo pacato.
Il ragazzo annuì e poi si inginocchiò per donare tutta l'attenzione alla bambina.
Infondo, era andato li per lei.-E tu? Come stai?- domandò Calum. Le toccò il naso facendola ridere.
Joenelle annuì, chiese solo una cosa che fece irrigidire il corpo di Calum.
A quella domanda Lexi gli posò una mano sulla spalla muscolosa.
-Quando torni a casa?-
Calum prese la mano di Lexi, le accarezzò le dita lunghe e sottili prima di sospirare.
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Heartache
FanfictionUn ragazzo con così tanti piercing e tatuaggi non poteva che essere il pericolo messo dentro a due Vans nere. -È fuori controllo.- -Lo so.- //Scrittrice di Mess, Disconnect, Disconnect 2, Super-Hero.//