Era tutto uno sfiorarsi senza toccarsi, un guardarsi per poi distogliere lo sguardo qualche secondo dopo. Era come se i loro mondi girassero vicini senza mai accorgersi l'uno dell'altro. Sapevano della loro esistenza ma semplicemente la ignoravano. Come se non fosse mai esistita.
Lexi si appoggiò contro l'armadietto blu scuro sospirando, il suo corpo la stava lentamente abbandonando. Sapeva che doveva riprendere il controllo di se stessa al più presto e non sarebbe più riuscita a risalire quella merda di fondale su cui si era stabilita per un mese. Le sue guance erano più scavate e i jeans le stavano larghi, l'angoscia riempiva il suo stomaco. La paura di non tornare quella di prima si era insinuata nel suo subconscio non facendola più dormire, costringendola ad affrontare quei ricordi per ore, giorni.
-Stai uno schifo.-
Si girò verso la voce raffreddata prima di stirare le labbra in un lieve sorriso.
-Anche tu non sei messo bene.- commentò osservandolo.
Aveva i capelli rossi stretti in un cappello di cotone mentre stringeva la gola in una sciarpa leggera.
La punta del naso era leggermente arrossata.
Connor le fece una smorfia per poi appoggiarsi affianco a lei, il dolore che provavano tutti e due lo aveva in qualche modo legati. Insieme osservarono il corridoio e le persone che camminava con fretta tra corpi di altre persone. Erano tutti indifferenti a quei due ragazzi messi in disparte, e Lexi non poté evitare di pensare che la gente la notasse solo al fianco di Calum.
Abbassò lo sguardo, lui non veniva più a scuola da giorni e lei ne soffriva perché non poteva vedere se stava bene. Anche Ashton non si era più fatto vedere.
-Dov'è secondo te?- chiese.
-Non lo so, non mi parla più e non ne capisco il motivo.- rispose con voce piatta Connor.
Lui sembrava quello che soffriva di meno, e anche se non erano molto amici, Lexi preferiva passare il suo tempo con Connor che con Jade.
Lui la capiva, provava lo stesso tipo di dolore che consumava Lexi ad ogni battito cardiaco.
-Perché non posso semplicemente lasciarmelo alle spalle come lui ha fatto con me?- bisbigliò.
I passi degli studenti coprirono il suono della sua voce ma dopo qualche minuto la campanella suonò. Ascoltarono le voci diminuire gradualmente e i passi farsi più rari e lontani.
Lexi sobbalzò e si spostò in avanti sentendo un rumore sordo al suo fianco. I polmoni le si erano chiusi vedendo Connor tirare pugni contro l'armadietto.
-Mi dai così fastidio.- tuonò stringendo le labbra, colpì ancora l'armadietto, facendo tremare tutta la fila.
-Cosa stai dicendo?- chiese Lexi confusa.
Fissò Connor lanciarle uno sguardo di odio prima di vederlo darle le spalle e iniziare a camminare verso gli spogliatoi. La ragazza lo seguì incerta e con un cipiglio perennemente presente sul suo viso.
Quando notò che il ragazzo incominciò a camminare più veloce lo bloccò per un braccio.
-Si può sapere che cosa ti prende?- chiese ad alta voce.
Il suo tono sbatteva sulle piastrelle del corridoio degli spogliatoi misti, per poi tornare indietro.
-Mi sono stancato delle tue cazzate!- urlò -Continui a dire che Calum non ti ha mai voluto ma sappiamo tutti e due che non è così, e mi da fastidio non vederti appagata per questo.-
Connor aveva il respiro corto e accelerato, il viso di Lexi era congelato come il suo corpo.
-Tu non sai cosa vuol dire essere messi da parte, non sai cosa vuol dire guardare la persona che si ama amare qualcun'altro. Non lo sai, Alexis, e quindi non dire che lui non ti ha mai voluto. Perché io ero con lui quando ti guardava tutti i giorni premere gli stessi due bottoni su quella cazzo di macchinetta. Non lo sentivi raccontare di quanto gli importasse di te, cercava di nasconderlo ma non ci riusciva. -
Si piegò sulle ginocchia portando le mani al viso.
-A lui fregava di te, forse ti amava anche. E sentirti dire il contrario mi fa incazzare, perché a me queste cose non le dirà mai. -
Lexi appoggiò una mano sulle mattonelle lisce, sentì la testa girare. Si piegò verso il muro sentendo aumentare il dolore allo stomaco, sentiva il cibo del giorno prima disturbarle lo sterno e la gola. Chiuse gli occhi serrando le labbra, perché doveva sempre essere tutto così incostante?
-Lui non proverà mai per me quello che prova per te.-
-Smettila!-
Lexi ingoiò l'angoscia, strisciandosi una mano sul viso. La sua diga stava cedendo e quelle lacrime che uscivano dai suoi occhi erano solo l'inizio della sua distruzione.
-Se lui prova tutte queste cose perché non me le ha mai dette?-
Connor appoggiò la testa sulle ginocchia stando in silenzio.
-Dimmelo!- urlò Lexi quasi senza forze.
-La vendetta ti può far perdere la testa Lexi, tu non ne hai idea.- sussurrò con voce spezzata.
-Il punto è che io non gli ho fatto niente.-
Connor sorrise, Lexi corrugò la fronte per la sua reazione.
-Per due anni, Alexis, ti seguiva, parlava con te e tu non l'hai mai considerato.- sussurrò -E lui ha voluto vendicarsi.-
-Non è vero, Calum è arrivato qua in terza, e sei mesi dopo ha iniziato a trascinarmi in quei fottuti bagni.-
Connor alzò lo sguardo e Lexi si spense, capì tutto con un gesto. Il ragazzo alle macchinette che la spiava sempre, quello che la seguiva nei corridoi. Si sentì così stupida che voleva cadere a terra e restare li per giorni, anni, finché non si fosse dimenticata di tutto. Come poteva essere stata così indifferente?
Cadde a terra con un tonfo vuoto che alle sue orecchie arrivò ovattato, era tutto sfocato, il suo cervello non ragiona più in modo normale. Era come se adesso avesse cambiato direzione.
-L'ha fatto solo per vendetta?-
Connor spinse le mani sulle ginocchia per alzarsi in piedi stancamente.
-Ha costretto la persona che amava ad amarlo.- sospirò quasi ridendo -E ci è riuscito benissimo a quanto pare.-
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-Dobbiamo fare qualcosa George.-
La donna mise il piatto nel lavello sospirando.
-È solo che Lexi è così giovane, non capisce cos'è giusto e cos'è sbagliato.- parlò l'uomo.
-Calum è solo un ragazzo, solo solo ragazzi.- commentò la donna dai capelli rossicci.
L'uomo seduto a tavola teneva le mani incrociate davanti a lui.
-Non perdonerò mai gli Hood per quello che hanno fatto alla mia bambina.-
La donna annuì, non poté che essere più d'accordo.
-Calum non entrerà mai in questa casa, e se pensa di portare via Lexi, si sbaglia di grosso.-
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Heartache
FanfictionUn ragazzo con così tanti piercing e tatuaggi non poteva che essere il pericolo messo dentro a due Vans nere. -È fuori controllo.- -Lo so.- //Scrittrice di Mess, Disconnect, Disconnect 2, Super-Hero.//