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Dopo l'ora di ginnastica siamo tornati a casa.

Mi sono fiondata sul divano.

Mio padre non c'è, è a lavoro.

E secondo voi non ne approfitto? Ovviamente!

In cucina mi sono messa a cercare tutte le schifezze possibili immaginabili e me le sono portata in salotto.

Ora mi sto guardando un film, che sinceramente non sto proprio calcolando.

Sono troppo concentrata sul mio pasto. Mi sto mangiando un panino con la Nutella, accompagnato con un bicchiere di latte e cioccolato.

Il telefono mi avvisa dell'arrivo di un messaggio. Prima di prenderlo dal tavolino mi lecco le dita per non sporcare nulla, visto che sono sporche di quella prelibatezza chiamata Nutella.

Sblocco il telefono e leggo il messaggio, non facendo nemmeno caso al mittente.

"Avete fatto una bella partita oggi. Ma potevate evitare di massacrarci. Non abbiamo fatto nulla, mi pare.. E speravo davvero di vederti correre in costume, ma sarà per la prossima volta, pasticcino. 😉😘"

Pasticcino?! L'unico che mi chiama così è..

Alzo lo sguardo e leggo chi me l'ha inviato e ne ho la conferma.

Che faccia tosta!

In un nano secondo sto già digitando la risposta.

"Davvero credevi che potessimo perdere contro di voi?! Ma non farmi ridere! Siete delle pappe molli! Non avete nemmeno il coraggio di assumervi le vostre colpe. Fatevi un esame di coscienza prima di rivolgerci la parola."

Rileggo per correggere eventuali errori, e dopo aver appurato anche che la grammatica sia giusta, lo invio.

La sua risposta arriva subito.

"Le nostre colpe? Mi spiegheresti? Perché non mi pare che vi abbiamo fatto qualcosa di male."

Ma scherza vero?!

"Sei un deficiente e questa è la tua prima colpa.
In bagno quando ti ho detto che non volevo che mi rivolgessi più la parola non intendevo solo voce ma anche scritte, quindi addio."

Lo invio e poso il telefono sul tavolino.

Quando vedo lo schermo illuminarsi lo riprendo e leggo.

"Non mi pare sia una colpa aver guardato un tatuaggio sul fianco di una ragazza. Però se lo dici tu, va beh."

"Che tatuaggio?"

Non dovevo rispondergli, ma non ci riesco.

"Il tatuaggio di Mandy. La ragazza con i capelli blu. So che avrai pensato chissà che cosa, quando l'hai vista uscire dal bagno, mentre si "ricomponeva" ma non abbiamo fatto nulla, te lo giuro."

"Non mi servono i tuoi giuramenti Ryan. In realtà non mi serve niente, a parte farti sentire una merda come mi sento io. Fai schifo."

"Ti senti una merda? E perché?"

"No, niente. Sei un vero idiota! Non hai più speranze per diventare intelligente."

"Non scherzare, pasticcino. Spiegati."

"Non devo spiegarti un cazzo! E finiscila di chiamarmi pasticcino che potrei diventare più acida di mille limoni messi insieme!"

"Se i limoni li dai tutti a me ne sono felice. 😜"

"I limoni li do a Chris, il mio ragazzo. E sicuramente se li merita più di te. Non cercarmi più. Con me hai definitivamente chiuso. Addio."

E con questo messaggio ho chiuso definitivamente con lui.

Ignoro la vocetta che mi deride nella mia testa e presto tutta l'attenzione possibile al televisore.

°°°

Dopo qualche minuto, o forse ore suonano al campanello.

Mi alzo strisciando dal divano.

-Cos'è?, hai dimenticato le chiavi, di nuovo, papà?- Chiedo mentre apro la porta, aspettandomi di trovarmi di fronte mio padre, che quasi ogni volta dimentica di prendersi le chiavi e quindi deve suonare.

Ma quando la apro rimango con gli occhi sgranati e le braccia lungo i fianchi.

Cosa ci fa qui?

Portami lontano da qui [Completata] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora