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MANEGGIARE CON CURA: questa storia è una frerard, e come al solito ogni riferimento a fatti reali è puramente casuale e non penso che loro stiano davvero insieme e bla bla bla. Questa fanfiction è un disagio e non ha alcuna pretesa di veridicità o letteraria. Sono consapevole del trash. Andate in pace.




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Erano esattamente quattro anni, quaranta settimane e cinque giorni che Gerard Way non vedeva Frank Iero e la cosa gli andava benissimo. La loro amicizia, se tale si poteva definire - e Gerard non voleva definirla in altri modi, proprio no, grazie - era ormai sepolta nel passato e, come aveva attestato poco prima, a lui la cosa andava benissimo.

Gerard era molto soddisfatto della sua vita, aveva una bella casa, una bella moglie, una figlia quasi sempre sopportabile e la sua arte. Dopo quasi cinque anni il capitolo Frank Iero era chiuso, il libro era stato finito e riposto a prendere polvere il più lontano possibile da lui, dalla sua testa e dalla sua vita. Dopo quattro anni, quaranta settimane e cinque giorni, Gerard Way nemmeno ci pensava più tanto, a Frank Iero.

Insomma, occasionalmente gli tornava in mente, ma nulla di che. Non era come i primi tempi, quando era arrivato a fingere di non essere in casa se lui andava a fargli visita, ora non gli importava più. Aveva addirittura fatto pubblicità ai nuovi lavori di Frank e li aveva comprati tutti. Li teneva insieme a tutti gli altri suoi cd, era solo un caso che fossero in un angolo dove lui non poteva praticamente vederli. Però li aveva ascoltati e non perché gli mancava la voce di Frank. La voce di Frank era brutta e sembrava quella di un procione col mal di gola sul punto di collassare. Non poteva certo mancargli una voce simile.

Mancavano ormai pochi mesi e sarebbero stati cinque anni, e Frank, che era sempre stato il solito Frank e non lo aveva mollato per praticamente quattro anni, non aveva più provato a contattarlo da mesi. Era abbastanza strano, dato che Frank era famoso per tenere in piedi qualunque tipo di relazione distrutta o tossica o totalmente non ricambiata per il resto della sua esistenza, solo perché aveva un master nel correre dietro alla gente quando non era richiesto, ma in fin dei conti andava bene così. Gerard gli aveva fatto chiaramente capire che non voleva avere niente a che fare con lui e Frank aveva recepito il messaggio.
Ormai si erano quasi dimenticato a vicenda, e andava bene così.

Era questo a cui pensava Gerard mentre camminava per la stazione con Bandit per mano e sua moglie al fianco. Bandit era appena tornata da una gita troppo bella - parole sue - con la scuola e la stavano portando a fare merenda da Starbucks. Era un tranquillo pomeriggio invernale, il cielo era limpido e l'aria non era nemmeno così gelida. Bandit stava riversando su di loro un vomito di parole su quanto si fosse divertita e Gerard, che con gli anni era diventato bravissimo a ignorare quella parte del suo cervello che prestava ancora attenzione a Frank, era tranquillo e sereno. Si sforzò di mostrarsi entusiasta del fatto che la sua prole si fosse rotolata nel fango e fosse salita sugli alberi ma lasciò a sua moglie la parte delle domande interessate.

Era una vita monotona la sua ormai, ma andava bene così, c'era un equilibrio, pochi problemi, tutto era semplice e ordinato, esattamente come voleva lui. Su una scala da uno a dieci, la sua vita sarebbe stata un soddisfacente sette e mezzo. Non era perfetta, ma quasi. Ed era assolutamente sicuro che anche la vita di Frank fosse perfetta, o quasi, canzoni strappa cuore a parte. Ma Frank era sempre stato tragico e dai post di instagram sembrava stare più che bene. Sicuramente meglio di quanto sarebbe stato se Gerard fosse rimasto suo amico, o quello che erano.

Era esattamente per quel motivo che aveva scelto di interrompere la sua amicizia, o cosa, perché non aveva una vera definizione, con Frank. Esattamente per quello aveva sciolto la band. Per camminare tranquillo in un pomeriggio invernale, annoiato da sua figlia che cicalava di cose da bambini e Lynz, sua moglie, che le dava corda. Per quel piccolo universo noioso e sicuro in cui poteva rifugiarsi e provare a dimenticare tutto il resto. E tutto il resto era un modo metaforico per dire Frank. Ma andava bene così, stare senza di lui era stata un'ottima scelta, per Frank ma anche per Gerard stesso.

seconds | frerard [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora