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Alla fine, dopo una doccia, erano andati a mangiare qualcosa nella cucina di Mikey prima di uscire.

Se Gerard ci aveva messo i canonici dieci minuti che ci mette ogni umano normale Frank ci aveva messo quelle che a Gerard erano sembrate tredici ore. E si era phonato i capelli con attenzione morbosa e quelli, come al solito, erano diventati un nido e crespi perché per quanto Frank ci mettesse il cuore, era portato come parrucchiere quasi quanto lo era chiunque tagliasse i capelli a Jamia. Forse li tagliava proprio lui, da quanto erano osceni.

Poi Frank si era dovuto vestire e aveva abbinato i vestiti e le scarpe. Gerard nemmeno sapeva se aveva la maglietta dritta - spoiler, no, e Frank gliel'aveva fatta mettere nel verso giusto -. E aveva solo un paio di scarpe, ancora le Puma Suede del primo giorno, dato che nella valigia aveva messo per la maggior parte magliette di band, fumetti, un poster di Zayn che Lindsey se avesse trovato gli avrebbe sicuramente buttato come aveva fatto col cartonato di Ariana, e foto del suo gatto.

Erano andati in cucina trascinandosi dietro le valigie, quella di Gerard praticamente sul punto di esplodere perché non aveva piegato niente e quella di Frank perfettamente chiusa, perché i suoi abiti erano riposti ordinatamente e meticolosamente. Nel fare le valigie era disgustosamente ordinato, sfortunatamente solo in quello.

Kristin, che stava preparando la cena, li aveva fissati tenendosi Rowan stretta al petto, guardandoli come se fossero due senzatetto che Mikey aveva voluto accogliere per pietà. Cioè non che non fossero attualmente senza casa, ma era temporaneo. E insomma, Gerard era vestito meglio del solito: maglietta, jeans blu e sopra una felpa aperta rubata a Frank perché gli piaceva indossare cose sue. Era quasi elegante considerati i suoi standard.

Dopo averla salutata i due si sedettero, prendendo dei cereali dalla dispensa e del latte dal frigo - Frank prese quello di soia - e servendosi. Non avevano tempo di aspettare la cena - non che Kristin li avrebbe voluti a cena, qualunque invito da parte sua sarebbe stato dovuto al suo sconfinato amore per Mikey che se aveva superato anche la sua ossessione per i trinciapolli poteva superare anche il fratello gay - e in ogni caso prima di un volo era sempre meglio mangiare leggero.

«Quindi ... » aveva iniziato a dire Kristin, ma poi aveva visto Frank avventarsi come un animale predatore sui cereali e ingurgitarli in modo indecoroso e si era bloccata sull'orlo del disgusto.

Frank Iero era noto, oltre che per la sua statura ridotta anche per il modo decisamente poco decoroso con cui si avventava sul cibo. Frank non mangiava, Frank sbranava il contenuto del suo piatto. E Gerard amava tantissimo vederlo ingozzarsi, ma al resto del mondo la cosa risultava un po' stomachevole, evidentemente.

«Scusa» aveva detto Frank pulendosi la bocca con l'avambraccio pulito.

«Per rispondere alle tue domande, sì, stiamo insieme, sì davvero stiamo facendo questa cazzata, sì, è una cosa molto gay, sì siamo due deficienti e sì puoi dire a Rowan quando sarà grande che lo zio Gerard è morto in mare o cose simili» intervenne Gerard, mangiando invece tranquillamente i suoi cheerios.

Kristin lo guardò disgustata quasi quanto lo era da Frank.

«Non essere ridicolo, Gerard. È solo che Lynz mi ha parlato di te e lui per quaranta minuti al telefono ed è difficile pensare ad altro se non a quello che ha detto.»

Gerard sospirò. Evidentemente Lindsey stava facendo la cosa che a lei riusciva fare meglio, ovvero scassare il cazzo. E siccome lui era stato un infame e l'aveva lasciata e tradita, lei lo stava dicendo a tutti incazzata come una iena. Non che non avesse ragione, ma non era che gli facesse esattamente piacere che tutti venissero a saperlo così, anche perché aveva la vaga sensazione che le cose che lei diceva al telefono non fossero complimenti.

seconds | frerard [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora