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Gerard aveva avuto il permesso di far tornare Frank solo ore dopo, quando addirittura le tre bestie di satana erano arrivate a casa.

Jamia era rimasta tutto il tempo a piangere - anche se in camera, non in bagno - con Lindsey che la consolava e quindi Gerard si era ritrovato solo con i tre mostri.

Quando aveva avuto davanti Lily, Cherry - aveva imparato a distinguerle, ormai, quella con lo sguardo più omicida era Lily - e Miles, che chiedevano dei genitori e di essere nutriti, per poco non gli era preso male. Anche perché naturalmente era stato salutato con un gentilissimo calcio da Lily Iero, per fortuna stavolta non nelle palle.

«Dove sono mamma e papà, coso?» gli aveva domandato Lily mentre lui bestemmiava tutti i santi esistenti in ordine alfabetico.

Gerard dovette appellarsi a tutta la sua pazienza per non urlarle contro o ucciderla o risponderle che i genitori erano scappati in Uganda perché non potevano sopportare di avere una figlia così rompicoglioni.

«Impegnati. Fate merenda e boh, i compiti.» aveva detto, continuando a bestemmiare interiormente.

«Io faccio l'asilo, io non ho compiti!» si era subito lamentato Miles, «voglio la mamma.»

«E allora tu ... giocherai con i lego» gli propose Gerard. In fondo, Miles solo poco tempo prima glieli aveva tirati addosso facendogli, per l'ennesima volta, bestemmiare il creatore e tutti i santi. Quella volta però li aveva bestemmiati in ordine cronologico del calendario.

«Tiraglieli in faccia!» aveva subito proposto Lily, entusiasta.

Cherry invece lo aveva guardato, con un lungo e penetrante sguardo da bambina che vuole strapparti gli organi mentre sei ancora vivo.

«Noi non sappiamo farci la merenda.» gli aveva detto.

«Ma che cavolo, avete quanti anni, sette? Nove? Avete le mani, aprite il frigo.» aveva replicato lui, acidamente.

Miles, che evidentemente aveva preso dalla madre in quanto a pianti, lo guardò disperato e con i lacrimoni.

«Ma io non ci arrivo alla maniglia del frigo.»

Onde evitare di essere sommerso dalle lacrime con il DNA mitocondriale di Jamia, Gerard aveva deciso di preparare la merenda a tutti. Ovvero aveva fatto a fette tre mele, e pure male, perché solitamente le mele gliele sbucciava Lindsey, le aveva messe in un piatto insieme a tre biscotti a testa per ogni bambino e versato del succo di frutta in tre bicchieri.

«Nutritevi.» aveva detto, «e prima che rompiate i co... le scatole, dicendo che volete altro, non sono capace a fare altro. Mangiate o morite di fame.»

Miles, che era il più debole dei tre, era subito corso a mangiare e a condividere il suo biscotto con uno degli ottocento cani che popolavano la casa.

Gerard si era chiesto se sarebbe stato il caso di prepararsi qualcosa, dato che non solo non era in casa sua ma era anche a casa della ex del suo attuale ragazzo - anche se, tecnicamente, la casa la pagava Frank e Frank non gli aveva mai negato del cibo - ma aveva troppa fame per pensare alle buone maniere, dato che aveva saltato il pranzo, e quindi si era fatto un panino.

Aveva però fatto l'errore di lasciarlo incustodito per due secondi, il tempo di girarsi e versarsi dell'acqua, e Lily subito aveva afferrato il suo piatto e ci aveva rovesciato sopra una scatoletta di cibo per cani.

«Mangialo.» gli aveva detto con un ghigno, facendo scivolare il piatto sul tavolo fino a lui.

Gerard quindi ci aveva rinunciato e aveva lasciato che Sweet Pea e un altro cane non identificato si nutrissero al posto suo.

seconds | frerard [✓]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora