Essere arrabbiati o avere problemi con i propri fratelli è una cosa che non auguro nemmeno al peggior nemico.
Alex non mi parla ormai da giorni, per l'esattezza tre.
Il primo giorno, l'indomani di tutto il putiferio successo, è rimasto chiuso in camera, da quanto mi ha raccontato Jack, fin quando non sono uscita da casa per andare a lavoro. Dopodiché è uscito per fare colazione e guardare un po' di tv. Quando sono rientrata, lui non c'era.
Il secondo giorno, è successa la stessa cosa durante il mattino. Poi Jack è venuto in biblioteca, ma sono rimasta delusa nel vederlo varcare la soglia da solo.
Il terzo giorno, ci siamo scontrati in bagno: io entravo per prepararmi per andare al lavoro e lui usciva dopo essersi lavato il viso. La sera, quando era pronta la cena, sono rimasta leggermente senza parole quando si è seduto a tavola con me e Jack, occupando il solito posto, ma rimanendo fuori dalla discussione avviata con l'altro gemello.
In tutto questo, Harry mi è rimasto accanto ogni giorno, anche se tramite messaggi e chiamate. Più volte è passato dal negozio per portarmi qualche caffè, rimanendo anche con me durante la pausa pranzo. In più, ho avuto l'appoggio emotivo di Niall e Sophie ai quali avevo dovuto spiegare tutto dopo aver visto la mia poca voglia di fare qualsiasi cosa.Adesso, mentre preparo la cena, sospiro quando lo sento entrare in cucina mentre ancora mi ignora, non rivolgendomi la parola. Così, mentre è occupato a guardare qualcosa dentro il frigo, chiudo la porta a chiave facendo scattare il suo viso verso il mio.
«Louise, smettila con questi giochi e apri» mi intima.
«No! Adesso la smetti, ti siedi e parliamo!» gli dico, incrociando le braccia al petto. «Questa situazione non può andare avanti, io non sto giocando e non credo che si possa ritenere gioco»
«Questa situazione non l'ho creata io» sottolinea stizzito. «Quindi smettila con tutta questa falsa e va a succhiare la faccia a quel coglione»
Quando il suo viso ritorna sul frigorifero, sbuffo l'aria fuori e chiudo l'anta in maniera violenta facendo cadere anche qualche calamita.
«Adesso basta!» urlo per quel che posso, con gli occhi già lucidi. «Sono stanca di questa situazione, non possiamo continuare così Alex! Siamo grandi e vaccinati e non ho proprio voglia di ritornare a piangere adesso che la mia vita era completa» urlo, cercando di trattenere le lacrime. «Perché sì, Alex, Harry riempie la mia vita nei film, ma lui adesso è qui e io lo voglio nella mia vita» lo guardo, ma dato che non risponde continuo. «Harry non è la persona che pensi tu, non è il maschio alfa che va a cercare qualche ragazzina da fottersi e, soprattutto, io non sono quel tipo di ragazzina. Sono una donna matura, ho un lavoro e mantengo una casa dove adesso ci vivi anche tu e so che Harry mi vuole bene...ci tiene davvero.»
Osservo mio fratello notando particolarmente come le sue spalle perdono la rigidità che le caratterizzava, i suoi occhi mi fissano un po' lucidi e lascia scivolare le mani vicino ai suoi fianchi.
«Sono sempre qui, Alex. Ti voglio bene sempre come prima se non di più» sussurro, stringendomi le spalle. «Ci siamo anche allontanati, io ed Harry, pensando che il problema fosse lui quando invece ero solo io» tiro su con il naso, asciugando le mie guance. «Ti chiedo scusa se ti ho trascurato, non volevo. Voglio un bene a voi gemelli che nemmeno immaginate»
Abbasso lo sguardo e gli do le spalle, avvicinandomi alla cucina e continuando a tagliuzzare la verdura per quel che i miei occhi mi permettono di vedere. Solo quando sento due braccia stringermi forte da dietro, tiro un sospiro di sollievo lasciando che il mio corpo venga scosso da alcuni piccoli singhiozzi.
Mi giro tra le sue braccia, stringendo la sua felpa.«Mi dispiace Lou, è stato esagerato, mi dispiace davvero» sussurra, anche lui parla con un groppo in gola.
Sorrido dolcemente, quando la testa di Jack fa capolino dalla porta della cucina, che sicuramente avrà aperto con un'altra chiave. Gli faccio cenno di avvicinarsi e, quando anche lui si aggiunge all'abbraccio, posso finalmente sentirmi libera per l'ennesima volta.
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Poetry. » Harry Styles.
Fanfiction-Charles Bukowski, Sì Sì. "Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto... ...Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo Ha fatto qualche errore ma q...