31. Coelho & Cuore infranto

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H A R R Y

«Devi smetterla, dico davvero» sbotto al limite della sopportazione.

«Ma perché? Sarà divertente, daaii»

Louis è a casa mia da nemmeno un'ora, ed è da quando ha attraversato la porta che tenta di convincermi ad andare ad una stupida festa organizzata da un suo collega di lavoro, nonché amico nostro, per stasera. Ha anche utilizzato il mio punto debole, ovvero Louise, dicendo che l'avrei potuta portare con me e che a Mitchell, il collega-amico, non avrebbe recato fastidio.

«In più ho anche invitato gli altri, che verranno, quindi non vedo dove sia il problema» sbuffa, mentre continua a seguire i miei passi per la casa, che sto sistemando...o almeno ci provo.

«Oh Dio, e va bene!» sbotto. «Ci andremo, ma starò solamente un'ora e poi andrò via» lo guardo di traverso. «Lei non ci sarà, giusto?»

Louis mi guarda, sospirando, mentre poggia una mano sulla mia spalla. «Siamo solo noi amico, tranquillo»

Annuisco non molto convinto mentre lui esulta euforica ed inizia a saltellare per casa elencando le varie scelte di ragazze a disposizione.
Sbuffo, ruotando gli occhi al cielo, mentre gli intimo di stare zitto e di pensare alla ragazza che ha accanto adesso...ebbene sì, mi ha parlato di Sophie.

Quando si siede sul divano incrociando le caviglie sopra il tavolino basso, sbuffo mentre mi sorride con la sua faccia da cazzone.

Sarà una lunghissima giornata.

*

L O U I S E

Quando esco dalla doccia sono appena le sei e Sophie è ancora qui, da stamattina. È arrivata tutta sparata dicendomi che Louis ci aveva invitato ad una festa, cosa confermata da Harry poiché mi ha chiamata appena qualche minuto dopo. Voglio un bene dell'anima a questi ragazzi, e sono bravissime persone, ma quando si puntano su qualcosa è la fine per tutti: ti assillano fin quando non viene accontentata e dalle labbra non esce un 'sì'. Adesso capisco perché Louis abbia trovato Sophie e come vagano d'accordo.

«Quindi? Questo outfitdico guardando i vestiti sul mio letto: ha scelto una gonna a vita alta nera e un crop top bianco con il pizzo sulle spalle e un giubbino di pelle, sicuramente sbucato fuori dal suo "borsone magico".

«Cosa ha che non va?» domanda stizzita, mentre mi osserva tramite lo specchio, lisciando un'altra ciocca.

Faccio spallucce, iniziando a vestirmi e maledire mentalmente la zip di questa gonna, che non ha intenzione di collaborare con me. Sophie mi aiuta, così la ringrazio. Mi fa accomodare su una sedia, dicendo che penserà al mio trucco e ai miei capelli, ma stranamente sono tranquilla: non è una di quelle persone che rischia di bruciarti i capelli o creare un pagliaccio sul tuo viso. Mentre mi trucca, mi racconta di come Louis in questi giorni si sia avvicinato a lei trattandola come una principessa: cene fuori, parco giochi, passeggiate in riva al mare.
Sorrido quando noto uno scintillio nei suoi occhi, segno che Louis le interessi davvero.

«Siete già stati insieme?» domando.

«Cosa? Dio, no» ridacchia arrossendo, così le accarezzo il braccio.

«Non c'è nulla di male Soph, vuol dire che Louis è un ragazzo con la testa sulle spalle, anche se non sembra» ridacchio mentre lei finisce di truccarmi, per poi accendere il ferro per i capelli. «Sa come comportarsi con una ragazza, cosa desiderare di più?»

«Ed Harry?» domanda sorridendo, mentre alza e abbassa le sopracciglia. Sbuffo, rimanendo in silenzio, così lei continua. «Avanti dai, solo due settimane fa vi stavate mangiando le facce a vicenda con noi seduti sul divano del tuo salotto» ride.

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora