37. Biglietti & «Ti amo»

1.9K 60 3
                                    

L O U I S E

Sbuffo accendendo il ventilatore, per arieggiare la stanza, ma non cambia nulla. Devo assolutamente far montare un condizionatore dentro questa dannata casa perché così non si può continuare. Le altre estati non sono state così calde, ma mi sa che per questa devo fare uno strappo alla regola e utilizzare i soldi che mamma mi manda per i miei fratelli.

Scendo al piano di sotto, trovando Jack ed Alex coricati sul pavimento.
Ridacchio attirando la loro attenzione, prima rivolta al film, così mi invitano a coricarmi con loro.

«Ah, che meraviglia. È il paradiso, dico davvero» sospiro di piacere, letteralmente, nell'esatto momento in cui si apre la porta di casa.

«Mi sembrava di stare dentro un porno. Parlavi di me?» ride Harry, dandomi uno schiaffetto sul ginocchio e poi un bacio, per poi gettarsi di peso sulla poltrona.

Tossisco ripetutamente, mentre guardo Alex che di conseguenza guarda Harry. L'unico che ride, oltre Harry, è Jack.

«Avanti dai amico, stavo scherzando» ammette Harry, alzando le mani. «Scusami, non farò più battutine a sfondo sessuale su tua sorella in tua presenza. Va bene?»

«Direi, non ti conviene: ci siamo chiariti da poco e non vorrei prenderti di nuovo a pugni» sorride strafottente Alex.

Harry ridacchia, leccandosi le labbra, ma Jack risponde prima di lui. «Ti farebbe il culo, lo sappiamo» dice annuendo, mentre Harry fa spallucce.

«Certo» borbotta Alex, non sapendo cosa dire.

Rido, pronta a ricordare quanto siano stupidi, ma la porta di casa si apre di nuovo facendo la sua entrata Sophie.
Sbuffo, alzandomi e sistemando i pantaloncini.

«Troppe persone sanno adesso dove sia la chiave di riserva, devo cambiarle posto» borbotto, sorridendo poi quando Sophie sbuffa.

«Preparati dai, serata solo donne. Tornerai da questi bricconcelli domani»

«Quando lo avevamo deciso? Non ricordo» ammetto, sistemando la mia coda.

«Non lo avevamo deciso, infatti. Ho deciso io ora» sorride, sbattendo le mani tra di loro. «Forza, hai dieci minuti»

Ridacchio annuendo, per poi sparire al piano di sopra. Sono a metà scala quando ricordo di aver lasciato il cellulare giù. Arrivata davanti la porta sento bisbigli dal salotto che mi fanno bloccare.

«Stai facendo quel che devi? Non ho tutta la vita a disposizione sai?» mormora Sophie.

«Certo, cosa ti sembra?» sbotta Harry. «Non sono mica stupido»

«Giusto un po'» mormora Alex, dopo si sente un cuscino sbattere, probabilmente sul petto di Alex.

Mi giro velocemente, salendo le scale e chiudendomi dentro la mia camera per preparare la borsa.

Cosa mi stanno nascondendo?

*

Quando arriviamo a casa di Sophie, sua mamma mi accoglie con un abbraccio, come fa sempre.
È davvero una signora dolce, comprensiva e molto paziente, soprattutto con una figlia come quella che si ritrova.
Adoro la "serata tra ragazze": solo io e lei, pizza, film, popcorn, ancora pizza e tutti i pettegolezzi e segreti possibili. Non ho mai avuto una vera migliore amica, ma da quando l'ho conosciuta il mio punto di vista è cambiato: prima, non pensavo di avere la necessità di sfogarmi con un'amica femmina, avevo Niall e mi bastava. Ma eravamo più piccoli, niente ragazzi e ragazze per nessuno dei due. Quando sono arrivate le prime cotte, sapevo di poterne parlare con Niall ma la sua gelosia da fratello, per la maggior parte delle volte me lo impediva. Così, arrivata qua, l'ho conosciuta perché è sbucata al negozio per comprare un libro.
Ringrazio sempre che quel giorno sia spuntata.

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora