55. Epilogo

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Tre anni dopo - Manhattan.

«Non sono una persona speciale. Sono un uomo normale con pensieri normali e una vita normale. Non ci sono monumenti dedicati a me, il mio nome sarà dimenticato. In una cosa sono riuscito in maniera assolutamente eccezionale. Ho amato una donna con tutto il cuore, e tutta l'anima per me questo è sempre stato sufficiente..»


«È la tua parte preferita» ridacchia Harry al mio orecchio, facendomi il solletico mentre accarezza anche i miei capelli. «Si è addormentato?»

«Eddy sì, Grace non ne vuole sapere» mormoro cullando la bambina di appena un anno.

«Dai qua» sospira sorridendo dolcemente. «Me ne occupo io» dice afferrando la piccolina dalle mie braccia e si allontana, iniziando a cullarla dolcemente e canticchiando.

A tre anni dal matrimonio, molte cose nella vita mia e di Harry sono cambiate: adesso ha preso in gestione l'azienda del padre, poiché quest'ultimo se ne è voluto allontanare per godersi il resto della vita con la famiglia; io ho lasciato il lavoro in libreria dopo che quest'ultima è stata venduta alla morte del proprietario. Adesso, lavoro a mezza giornata come segretaria del signor Pricenton della casa editrice Pricenton Publishing. Per quanto riguarda il resto dei ragazzi, Niall e Lexie si sono trasferiti a New York e hanno aperto un piccolo ristorante insieme; Liam ha conosciuto l'amore della sua vita, Danielle, ed entrambi dividono un appartamento qui a Manhattan; Louis e Sophie stanno ancora insieme - fidanzati ufficialmente ma ancora non parlano di matrimonio, mentre Zayn ha conosciuto da qualche mese una ragazza, Perrie, che sembra essere realmente carina; Jack ed Alex continuano a spassarsela con gli amici di vecchia e nuova data e nessuno dei due cerca l'amore. Infine, ci siamo noi: io ed Harry siamo cresciuti molto in questi anni e abbiamo scoperto molte cose della vita da marito e moglie che nemmeno pensavo esistessero. Il piccolo Eddy adesso ha sette anni, ha iniziato la prima elementare e dice sempre che è contento quando papà lo va a prendere a scuola. In più, è realmente contento di avere la piccola sorellina, Grace. La prima figlia mia e di Harry che ha portato nella nostra vita molta più felicità di quanto già non ce ne fosse.

Flashback:
Cammino nervosa avanti e indietro, aspettando con ansia che Harry ritorni da lavoro per la notizia. Avevo qualche dubbio già da giorni, ma non avevo voluto dire perché non ne ero ancora sicura, poi Sophie mi ha convinta a guardare in faccia la realtà.

Sobbalzai quando sentì la porta aprirsi e chiudersi di nuovo, distruggendo il silenzio che si era venuto a creare. Poco dopo, Eddy corre verso di me e lo prendo in braccio ridendo e baciandogli la testa.

«Ciao tesoro,» dissi. «Com'è andata la giornata?»

«Bene, mi sono divertito molto con Jim e Trevor» disse scendendo poi e correndo al piano di sopra, nella sua camera.

Sollevai lo sguardo quando Harry fece qualche passo verso di me, nel suo pantalone nero e nella sua camicia azzurra. «Ciao amore»

«Ciao» mormorai abbracciandolo e baciandogli le labbra. «Mi sei mancato»

«A che ora sei tornata? Solitamente arrivi al mio stesso orario» mormorò allontanandosi di poco per allentare la cravatta e lasciarla sul divano.

«Uhm, stavo poco bene» mormorai scrollando le spalle, mentre toccavo il sedere alla ricerca di quel bastoncino nascosto nei jeans. «È venuta Sophie, ma è dovuta andar via perché mangiava dai genitori di Louis»

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora