26. Imprevisti & "Scusami"

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Quando arriviamo davanti la porta di casa mia, la apro cercando di essere il più veloce e seria possibile, cosa che non mi riesce facilmente dal momento che Harry posa le sue mani ovunque e le sue labbra sul mio collo.
Una volta dentro, lancio le chiavi sul mobiletto mentre Harry sbatte letteralmente la porta posando subito le sue labbra sulle mie e facendo scivolare le mani sul mio corpo. Mi incastra tra la parete e il suo corpo, ridacchiando quando le sue mani si poggiando al di sotto delle cosce sollevandomi con l'intenzione di salire sopra.
Quando passa davanti il salotto, subito le urla improvvise dei ragazzi ci fanno staccare e voltare velocemente nella loro direzione.
Sui divani ci sono Niall, Jack e Alex che mangiano pop corn; Liam e Zayn sono nelle poltrone, mentre Louis è letteralmente coricato a terra insieme a Sophie. Subito i miei piedi toccano terra quando Harry toglie le mani da sotto le mie cosce, sospirando sotto le risate dei ragazzi e passandosi una mano tra i capelli.
Mi sistemo i vestiti, mordendomi le labbra e sorridendo, sicuramente rossa in viso.

«Ehilà piccioncini» esclama Louis. «Come è andata la conoscenza dei genitori?»

Zayn ride, idem Soph mentre Niall abbassa e alza velocemente le sopracciglia; Jack e Alex si danno gomitate e ridacchiano tra di loro. Liam, quello più intelligente, rimane in silenzio sorridendo semplicemente.

«Bene» minimizzo con un'alzata di spalle mentre Harry, in silenzio e con una bottiglia di birra in mano, raggiunge Louis sul pavimento.

Si toglie la giacca, lasciandola poggiata sul tavolinetto, mentre prende un sorso della sua bibita.

«Certo, forse avevate in mente un finale diverso per la vostra giornata» esclama ridendo Liam.

Ritiro completamente quello che ho detto su Liam.

«Ti credevo quello più maturo tra tutti questi scimpanzé bastardi senza cervello» rimbecca Harry acidamente.

Ridacchio, sedendomi sul bracciolo del divano dove ci sono Niall, Jack e Alex. Quando il mio sguardo incrocia quello di Harry arrossisco nel pensare come volevamo concludere la giornata. Subito dopo, come se fossi chiamata, mi giro verso Sophie che ha già lo sguardo su di me.
Sospiro, guardando le mie mani e poi di nuovo lei, così le faccio segno di seguirmi in cucina lasciando i ragazzi a parlare delle loro cose, nonostante ormai sia tardi.

«Allora? Come volevi concludere, troietta?»

Rido, mordendomi il labbro. «Proprio come immagini tu, stronza! Cosa ci fate a casa mia?»

«Jack ed Alex, no?» alza le sopracciglia come se fosse normale.

E, in effetti, lo è perché quelle due bestie vivono a casa mia quindi è normale che invitino i loro amici, nonché miei. Certo, avrei preferito un altro momento per una riunione amichevole, ma pazienza.

Sospiro, annuendo, mentre lei mi guarda. «Com'è la famiglia di Harry?» sussurra.

Ci penso qualche minuto, ma l'unica cosa che mi viene da dire è strana.
Insomma, i suoi genitori sono dei tipi carini, ma la stessa impressione non me l'ha data Gemma. Sono sicura che sia stata solo una prima impressione, ma addirittura venirmi a parlare delle ex di Harry, non è stata una mossa audace per entrare nella mia lista delle "persone preferite", anche se, pensandoci, non penso di essere nella sua, di lista.

«Sua sorella non ha fatto altro che parlare delle ex di Harry inizialmente» ammetto, sospirando mentre prendo un succo da bere.

«Ma che stronza!» esclama a voce alta, per poi abbassarla di colpo rendendosi conto. «Davvero lo ha fatto?» quando annuisco, sospira scrollando le spalle. «Magari voleva solo tastare il territorio, sai, per capire con chi ha a che fare suo fratello»

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora