«Quando ieri mi sono alzato, mi sarei aspettato di tutto tranne la comparsa di Kate e di un figlio. Ancora stordito non ero riuscito a dire niente per la prima ora, o forse anche di più, fin quando non avevo sentito Louise tossicchiare e sparire di nuovo verso la camera da letto. Solo nel momento in cui l'avevo trovata con il borsone in mano e completamente vestita davanti il salotto, sono riuscito a muovermi e a raggiungerla davanti la porta, chiudendola alle mie spalle. Era scossa, forse più di me, ed era riuscita a dire semplicemente «Ci sentiamo più tardi, tranquillo» come se non fosse successo nulla. Ha sorriso ed è andata via»
Sospiro riprendendo fiato e passando le mani tra i capelli, non volendo fare altro che tirarli e strapparli tutti, solo per far vedere ai ragazzi quanto disperato realmente ero stato e continuo ad essere.
«E quindi? Che cosa è successo poi?» domanda Liam.
Guardo i ragazzi in viso: la preoccupazione di Liam, lo sguardo perso di Louis e Zayn. Quando Kate è andata via, dopo aver parlato, sono corso subito a casa di Liam, essendo più grande e maturo, e lui ha chiamato tutti gli altri...anche se Niall, Jack ed Alex non sono venuti per ragioni forse fin troppo ovvie.
«Abbiamo parlato» dico scrollando le spalle. «Mi ha sconvolto la vita»
Louise era scappata letteralmente fuori dall'appartamento appena aveva potuto e, ovviamente, non avrei potuto mai dirle nulla per farla rimanere...ero il primo a voler scappare da lì dentro.
Kate era seduta sul divano mentre parlottava a bassa voce al bambino; poi, quest'ultimo, si alzò e scomparve nel corridoio passando accanto.
Sospirai passando le mani sul mio viso, cercando di calmare il battito del mio cuore e il mio respiro.«Perché sei qui?» domandai piano guardando il pavimento. «Perché lo hai portato? Sei spuntata dal nulla»
«Ho parlato con i miei genitori, ho raccontato loro che ti avevo trovato, che c'eravamo visti e avevamo parlato. Sono arrivata alla conclusione che fosse la scelta giusta permetterti di conoscerlo» mormorò piano ed evitando il mio sguardo.
«Perché adesso?» domandai continuando a guardarla. «Perché dopo quattro fottuti anni del cazzo? Sei scomparsa incinta di quattro mesi e mezzo e non ti sei fatta vedere per quasi due anni. Sono arrivato a pensare che avessi abortito!» le urlai contro, fregandomene del bambino nella stanza accanto. «Sai cosa significa svegliarmi, trovarti davanti la porta di casa mia con un bambino in braccio che dice di essere mio figlio? Cazzo Kate, forse non te ne rendi nemmeno conto» le dissi iniziando a camminare svelto per il salotto. «Un figlio» dissi ridacchiando.
«Harry so che sei sconvolto, lo sono stata anch'io quando ho scoperto che fossi incinta e non sai quanto avrei voluto averti acc-»
«E no, cazzo!» dissi guardandola e puntandole un dito contro. «Sei scappata, Kate! Sei andata via dicendo di non poter crescere due dannati bambini, come se io ti avessi chiesto chissà cosa» dissi urlando. «Sei andata via, hai permesso ad altri uomini di crescere mio figlio!!» dissi passando una mano tra i miei capelli. «Avrei voluto solo essere presente, per qualsiasi evenienza, nonostante l'età che avevo al tempo. Per te o per lui» mormorai sedendomi sulla punta del divano, lontano da lei.
«Harry mi dispiace, davvero» mormorò scuotendo la sua testa. «So che adesso c'è lei nella tua vita, che la ami e tutto il resto, infatti non ti sto chiedendo di tornare nella mia vita, ma solo di essere presente nella sua» disse piano. «Mi chiedeva sempre del suo papà, quindi ho pensato che fosse giusto farglielo conoscere»
«I-io ho bisogno d-di tempo. Devi andar via» mormorai piano.
«E il bambino?» domandò Kate. «Cosa vuoi fare con lui? Ripeto: non voglio che entri a far parte della mia vita, ma pensa alla sua, per favore. Pensaci»
«Devi andar via» dissi scuotendo la testa. «Prendi il bambino e va via, mi farò sentire io» dissi alzandomi.
Kate sospirò e si alzò, sistemando il suo vestito nero. Poi richiamò il bambino, e lo prese in braccio insieme alle sue altre cose. Guardandolo, quasi potevo rivedere un mini me con i riccioli d'oro e gli occhioni verdi e grandi. Distolsi lo sguardo quando mi guardò, facendomi sentire quasi fuori posto e in imbarazzo.
Accompagnai entrambi alla porta, aprendola senza guardarli più, ed uscirono. Ero pronto a chiudere la porta quando Kate si fermò di nuovo e il bambino mi guardò.«Mi chiamo Edward e ho quattro anni» disse sorridendo e facendo spuntare i dentini dalle labbra. «Spero di rivederti presto».
Poi andarono via, lasciandomi nel silenzio assoluto del mio appartamento e tra i pensieri rumorosi della mia dannata testa.
Dopo aver finito di raccontare tutto, i ragazzi mi hanno guardato per un tot di tempo che mi ha messo quasi in imbarazzo, per la terza volta nel giro di un giorno. Sospiro poggiando la mia testa contro i palmi delle mani, rimanendo nel silenzio dell'appartamento di Liam.
«Quindi ti ha detto solo di far parte della vita del bambino, non della sua» dice Louis, mentre io semplicemente annuisco. «Quindi cosa c'è che non ti va bene in quello che ha detto?»
Sospiro guardandolo male. «Spunta dopo quattro cazzo di anni, dicendomi di essere padre quando io pensavo avesse abortito!» urlo contro il mio amico. «Come cazzo avresti reagito tu? Non so chi devo ringraziare per essere ancora tutto intero e non aver tentato il suicidio» borbotto incazzato.
«Ehi, calmati però» dice Zayn dandomi una pacca sulla spalla. «Louis voleva solo capire la situazione» sorride annuendo.
«Cosa dice Louise?» dice Liam, attirando l'attenzione su di sé. Rimango in silenzio, abbassando lo sguardo e negando con la testa. «Davvero non l'hai cercata da quando è andata via?» domanda quasi sconvolto.
«Cosa avrei potuto dirle? Non so nemmeno se vuole stare ancora con me» mormoro piano e sospirando. «Si è alzata, dopo due settimane di paradiso in Spagna, trovandosi una ex e un figlio nel salotto di casa» sbotto esasperato.
«Dovresti cercarla» dice Louis. «Parlarle, vedere prima di tutto come sta dopo un giorno di totale silenzio» dice guardandomi.
«Sai che ti dico?» dice Liam. «Ti alzi, prendi la macchina e vai a casa della tua ragazza, Harry. Devi essere uomo, parlarne con lei, vedere come sta, cosa ne pensa della situazione» dice annuendo e alzandosi. «Forza, andiamo. Ti accompagnamo noi»
*
Arrivati davanti casa di Louise, i ragazzi hanno portato via Niall, Jack, Alex, Sophie e Lexie inventando una scusa per non far capire molto a Louise e per avere un po' di privacy. Adesso, fermo davanti la porta di casa con accanto solamente Liam, sono preoccupato e indeciso infatti Liam suona al posto mio. Mormoro un «grazie» e mi da una pacca sulla schiena prima di andare via.
Quando Louise apre, la guardo per qualche secondo prima di afferrarla e abbracciarla stretta contro il mio corpo. Sospiro il profumo di casa che Louise emana, perché Louise è casa.«Dobbiamo parlare, Harry»
«Lo so» dico entrando e chiudendo la porta dietro il mio corpo, pronto per un'altra nottata di discussioni.
***
Salve, sì sono viva e sto bene!
Chiedo scusa ma finito il liceo sto iniziando a studiare per i test che avrò a settembre 🎉 e in più ho iniziato anche a lavorare!Cosa ne pensate di questo capitolo? Credete che Kate sia uscita finalmente fuori di scena? Harry che decisione prenderà?
Voglio saperee, forzaa!Vi voglio bene,
Giulia xx
STAI LEGGENDO
Poetry. » Harry Styles.
Fanfiction-Charles Bukowski, Sì Sì. "Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto... ...Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo Ha fatto qualche errore ma q...