10. "Moriranno tutti" & "Come ti senti?"

3.3K 119 35
                                    

Le settimane passano velocemente, così mi ritrovo ben presto a due giorni dal mio compleanno.
Avevo detto di non voler festeggiare ma, puntualmente, Niall, Sophie e i ragazzi hanno complottato contro di me...e adesso mi ritrovo a subire le lamentele di Sophie per non avere ancora un vestito e delle scarpe da abbinare.

«Ogni compleanno è importante Lou. Ogni anno non lo ripeterai due volte, devi andare.» sbuffa per l'ennesima volta sedendosi sul mio letto.

Piego i jeans, posandoli nell'armadio. «Il problema è che io non voglio andare. Ve lo avevo già detto»

Ruota gli occhi, «Ma devi, e ora andiamo. Manca il tuo dannato vestito»

Si alza, dandomi uno scappellotto in testa e mi ritrovo a seguirla, dopo aver indossato le mie scarpe.

Mezz'ora dopo siamo al centro commerciale, dove già ho preso il primo caffè del pomeriggio...me ne serviranno a mai finire.
Sbuffo mentre faccio finta di ascoltare Soph su quanti vestiti meravigliosi ci siano. Non che non mi piacciano i vestiti, ma non mi piacciono le sorprese e le cose che, soprattutto, non ho sotto controllo. E se fosse tutto troppo...troppo? Se avessero invitato le persone sbagliate? Oh dio mio.

Mi distolgo dai miei pensieri quando Soph mi tira ed entriamo in un negozio che sembra carino. La commessa si avvicina chiedendo se serve aiuto. Sto per rispondere ma Soph è più veloce e dice di sì, "cerchiamo un vestito per la damigella. Compie vent'anni". La ucciderei.

Sorrido forzatamente quando l commessa mi fa vedere alcuni vestiti, uno subito attira la mia attenzione.

Soph se ne accorge e mi stringe un braccio. «Provalo, ti prego.»

Annuisco ridendo, e mi avvio ai camerini. Una volta indossato, mi guardo con le labbra schiuse: nemmeno sembro io!
Il vestito è nero a metà coscia, stringe dolcemente le mie curve. La parte superiore mette in risalto il mio seno, forse troppo. Ha uno scollo a V che continua dietro lasciando scoperta la mia schiena.

Tossisco, uscendo fuori dal camerino. Sophie lancia un urlo, facendo girare le altre persone e le commesse. Divento subito rossa, puntando in testa che la prossima volta andrò da sola a fare shopping.

«Dio mio! Moriranno tutti solamente guardandoti» ridacchia con le mani davanti la bocca, come una bimba piccola.

«Non è troppo scollato?» domando guardandomi allo specchio. «Forse dovrei prenderne uno un po' più coperto...Jackson e Alexander moriranno» ridacchio anch'io.

Sophie, facendo finta di non sentirmi, si gira verso la commessa, Lo prendiamo!»

Rido, uscendo dal camerino dopo essermi cambiata e aver ascoltato le fantasie di Sophie su Louis. Ha ammesso di essere affascinata, che questo ragazzo ha qualcosa che gli altri non hanno, che nonostante sembri stupido ha tanta intelligenza anche da vendere.

Così, mentre torniamo a casa, la discussione si sposta su di lei e, per un attimo, dimentico il mio compleanno.

***

Questi due giorni sono passati in fretta, forse troppo in fretta, così adesso mi ritrovo dentro la vasca per un bagno rilassante prima della mia "morte", come dicono i miei amici.

I miei pensieri, si spostano su un riccio dagli occhi smeraldo. In queste settimana, la nostra amicizia sembra aver preso una bella via.
Usciamo insieme quasi tutti i giorni, dopo il lavoro, e la maggior parte delle volte è per andare al teatro a sentire recitare le poesie di artisti famosi. Ci sediamo sulle ultime poltrone e passiamo ore e ore ad ascoltare, immaginando anche alcune situazioni. La compagnia di Harry è davvero piacevole, fa alleggerire la mia testa da tutti i suoi pensieri. I ragazzi, stranamente, dicono che quando sono con lui ho una strana luce negli occhi, ma che mi dona.
In più, c'è mia mamma che mi stressa per sapere "qualcosa in più", dal momento che i miei fratelli non sanno mai stare zitti. Ma, insomma, cosa dovrei dirle? "Ehi mamma, c'è questo ragazzo che mi attrae ma lui non mi caga di striscio perché siamo solo amici"? Ma per favore.

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora