24. Shopping & Felicità

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H A R R Y

Sospiro, girando per l'ennesima volta nel parcheggio del centro commerciale per trovare un posto.
Odio fare shopping e il fatto che Louise mi abbia letteralmente, e non scherzo quando dico letteralmente, costretto mi fa incazzare. E non poco.
A quest'ora, sarei nel mio cazzo di divano a sistemare le ultime pratiche che papà mi ha affibbiato...invece no, sono qui bestemmiando mentalmente e imprecando mentre Louise aspetta me davanti l'ingresso.

Dopo dieci minuti di imprecazioni, altri cinque per aver parcheggiato ed essermi recato all'ingresso, devo anche sopportare Louise che si lamenta per aver tardato. La guardo male, superandola mentre tengo le mani serrate in tasca, e continuo a camminare con lei dietro che ridacchia. A volte mi chiedo come faccia a trovare sempre un lato divertente in quel che succede: io perdo la pazienza praticamente anche per una mosca che mi vola attorno.

*

«Mi ricordi perché siamo qui da esattamente -mi blocco per guardare l'orologio al polso- due ore, senza aver comprato un cazzo? Che poi, cosa devi comprare?» sbuffo.

Ci siamo fermati per l'ennesima volta davanti l'ennesima vetrina con gli stessi vestiti, ma Louise rimane sempre indecisa.

«Tra due giorni dobbiamo andare a cena da tua madre ed io non so cosa mettere...capisci cosa ciò comporta?» mi domanda annoiata, mentre posa il suo sguardo su di me. Quando rimango in silenzio, lei sbuffa. «Hai un fratello, giusto?»

«Sì, ma anche una sorella» affermo confuso. «Dove vuoi andare a parare?»

«Hai una sorella e non ti ha mai detto nulla sulla pericolosità che c'è nel conoscere la mamma del proprio ragazzo?» afferma, indignata. «Non deve essere una sorella tanto brava sai?»

«Ehi» ridacchio tirando il suo corpo verso il mio. «Smettila di parlare così di mia sorella, potrebbe servirti in un futuro»

Lei ride, baciandomi e tirandomi a sé, poi si allontana di colpo e continua la sua ricerca di non so cosa.
Sarà una lunghissima giornata.

L O U I S E

Probabilmente Harry mi odierà per tutta la vita ma, ehi, ho solo una possibilità per fare una bella figura davanti alla sua famiglia quindi devo darmi da fare.
Giriamo per negozi ormai da ore: ho trovato jeans, felpe, maglie, camice...ma un dannato vestito elegante ma semplice no!

Sbuffo l'ennesima volta, osservando le vetrine, quando qualcosa attira la mia attenzione. Una nuova apertura spicca tra gli altri, così mi costringo ad entrare. Mi guardo intorno quando non vedo Harry, e una volta trovato, non posso far altro che sorridere dolcemente. È seduto su una panchina, con un bicchiere Starbucks e una cannuccia che esce da questo tra le labbra; una bambina è seduta accanto a lui, mentre dondola le gambe avanti e indietro e ridacchia quando Harry fa una battuta. Accanto alla bambina, una signora che sorride guardando sua figlia.
Le fossette di Harry risaltano anche a distanza, mentre il beanie copre i suoi capelli morbidi. Inizio a pensare che non troverò niente, quindi sbuffo avvicinandomi a quest'ultimo.

«Ehilà Holly, questa è la mia ragazza Louise» dice Harry, rivolgendosi alla bambina. «Louise, questa è Holly, una mia cara amica»

Mi presento alla bambina, sorridendo per il modo buffo in cui ci guarda.
La curiosità dei bambini non ha fine alle volte.

«Perché state insieme? Siete così diversi» annuncia innocente. «Tu sei alto e tatuato, lei bassa e carina»

Harry ride, mordendosi il labbro e quasi lo vedo arrossire, mentre io sposto il mio peso da un piede all'altro, imbarazzata.

Harry si abbassa per arrivare all'orecchio della piccola, e sussurra. «Ricorda: gli opposti si attraggono. Quando sarai grande capirai»

Poetry. » Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora