Capitolo 13

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"ROOOO" mi svrgliai all'improvviso con le urla di Wyatt, "CHE CAZZO" non mi fece nemmeno finire che mi arrivo un'ondata di acqua addosso, "Wyatt Oleff ritieniti morto e sepolto." Avevo ancora gli occhi chiusi e in più i capelli gocciolanti "Lo so ma ne valeva la pena tesoro" era piegato a terra dalle risate, io lo scavalcai e mi sbattei la porta del bagno alle spalle, mi asciugai la faccia e legai i capelli... non avevo minimamente voglia di asciugarli.

"Avrei potuto soffocare per colpa tua" uscì dal bagno e mi poggiai al comodino con una mano sul fianco,
"Esagerata... comunque volevo parlarti di quella premiere non so se ricordi te ne ho parlato qualche giorno fa"
"Oh si Matt ha detto che va bene, basta che non torni a casa la mattina dopo"  "Bene è il 16 giugno quindi sbrigati a trovare il vestito" sbarrai gli occhi pensando di non aver sentito bene, "Il 16 giugno? Ma è il mio compleanno..." "Oh beh allora avrai una festa molto diversa dal solito suppongo" rise e andò a cambiarsi,
"Si... diversa..." in quel momento non avevo nessuna voglia di pensare al mio compleanno e farmi problemi inutili, e poi ero appena stata buttata giù dal letto.

Trascorremmo tutta la mattina a rimandare l'ultima visita a Dinsey World, convinti che ci saremo andati più tardi quella sera, più che altro  stavamo decidendo cosa fare una volta ritornati in città, provai anche a chiamare Sophia più e più volte ma continuava a non rispondere, non avevendo nulla da fare ci alzammo e andamo di nuovo nella loro stanza, appena arrivati davanti la la porta, si aprì e vedemmo Jaeden in preda a un attacco di panico "Jae che succede?" Wyatt gli mise una mano sulla spalla "Non trovo più Sophia, qualche ora fa è uscita e non riesco più a rintracciarla non risponde e non so che fare" cercammo di calmarlo, "Non sarà mica uscita da sola?" Il ragazzo scosse la testa "Quella bionda, la Weeler, le ha scritto un messaggio, io le ho detto di lasciar perdere ma sa che ti sta facendo star male ed è voluta andare a prlarci lo stesso".

Corremmo fino all'ingresso ipotizzando vari posti dove avrebbero potuto incontrarsi, conoscevo molto bene quella biondina e sapevo che non era un tipo affatto facile con cui trattare, nemmeno usciti fuori vedemmo a bordo piscina, andammo vicino al gruppetto con cui Sophia  stava scambiando urla, "Oh oh chi si rivede, i nostri cari traditori" Finn si spostò gli occhiali da sole guardandoli, Jaeden stava per fare la stessa cazzata della sera prima, per sua fortuna Wyatt lo fermò "Sarah è questa quella che continua a girarti intorno?" Sentivo la rabbia salire, iniziarono a bruciarmi le orecchie... non ero sicura di aver sentito bene le parole di quella specie di spaventa passeri.

"Cosa scusami? Che cazzo hai detto?" Mi avvicinai a Sarah che ormai cercava in tutti i modi di evitare il mio sguardo, "Non agrei voluto parlarti di auesta cosa ma... già che ci siamo... sono ormai due anni che cerco di evitarti Ross, ero tua amica solo perchè in quella città di merda mi fanno tutti schifo, sono venuta da te solo perchè ero obligata da mia madre." Le mollai uno schiaffo in piena faccia, sonoro e sostanzioso, mentre Mille e Jack si avvicinavano a Sarah, con la coda dell'occhio vidi che Sophia stava per fare qualcosa, per non rischiare di aggravare la sistuazione la fermai e tornammo in camera, Jaeden ovviamente non poteva far finta di nulla e sputò sulle scarpe di Finn, scoppiai a ridere ed iniziammo a correre.

"Perchè sei uscita con loro..." mi avvicinai a Sophia, "Quella bastarda mi aveva sfidata a scendere e incontrarli, io non mi tiro mai indietro." La abbracciai "Non devi combattere le mie battaglie, anche se apprezzo il tuo gesto valoroso" mi sorrise e annuì, eravamo ormai entrati in stanza, quando sentimmo bussare "RAGAZZI USCITE SUBITO." Era Mrs. Jones, ormai riconoscevo il suo tono da incazzata, era specialmente riservato a me, ci disse che i bimbi avevano vuotato il sacco facendo le povere vittime, non dicemmo nulla per tutta la sfuriata e per "punizione" fece ripartire tutti quella stessa mattina anzichè di sera.

Jaeden, una volta uscita quella vecchia, iniziò a lamentarsi del fatto che non eravamo nemmeno riusciti ad andare un'ultima volta nel paradiso della disney, contro ogni volontà preparammo le valigie e ci dirigemmo verso il bus, in un certo senso ero felice di andarmene, ma la felicità scompare quando realizzai che avrei dovuto spiegare tutto a mio fratello.





Solo tu//Wyatt Oleff  [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora