Eravamo quasi arrivati, e stavo cercando di distrarmi dalla situazione Weeler, guardavo fuori al finestrino mentre sentivo le urla di quei tre, stavano tentando di fare un qualche strano gioco e quel tentativo fallì quando a Jaeden venne di nuovo la nausea.
Abbassai lo sguardo e riaccesi il telefono, Matt mi aveva letteralmente bombardata di messaggi, non riuscivo a capire se era felice o incazzato per ciò che era successo, sicuramente si sarà sentito solo in quei pochi giorni, non avevo mai voluto andare in gita, nemmeno di un solo giorni, sia perchè non mi era mai piaciuto e sia per non lasciarlo da solo con se stesso, e la stessa cosa aveva sempre fatto lui, questa volta però mi obbligò quasi ad andare...
Entrai finalmente a casa, chiamai mio fratello che spalancò la porta della cucina e mi corse in contro, mi abbracciò sollevandomi con tutte le sue forze e mi strinse talmente tanto da farmi mancare il respiro, "Matt... Matt non riesco a... respirare..." mi mollò all'istante "Mi sei mancata così tanto, ma sei cresciuta??" Lo guardai in modo serio "Non sono stata via 4 anni calmati" mi misi a ridere e feci per andare di sopra a disfare la valigia, "È già un miracolo se non sei ingrassata di 80 kili." Mentre salivo le scale mostrai il dito medio a mio fratello, che tentò subito dopo di colpirmi con una scarpa.
Mi infilai nella vasca, non avevo voglia di farmi una doccia, ma avevo voglia di marinare in acqua bollente, mi ritrovai a pensare a tutto quello che era successo in quei giorni... Solo in quel momento mi ritrovai a pensare alle parole di Sarah, non potevo passarci sopra, aveva fatto la falsa per tutto quel tempo come ogni altra persona io avessi mai conosciuto, non mi sbagliavo mai sulle persone, il primo impatto era sempre quello giusto ma sta volta avevo toppato alla grande. Speravo solo di non essermi sbagliata anche sul conto di Wyatt, sta diventando troppo importante per rivelarsi anche lui una delusione.
Mi svegliai per il troppo caldo, mi scastrai da sotto le lenzuola e aprì la finestra, non sentivo il solito profumo di limone, Matt di mattina spruzzava del deodorante al limone ovunque, diceva che scacciava la puzza di chiuso che si accumulava durante la notte, scesi in salotto e non trovai nessuno, capii che ero sola quindi mi diressi in cucina per fare colazione, notai un bigliettino sul frigo : sono andato a fare la spesa, sono finiti i cereali.
MattGrandioso avevo casa libera ma non potevo mangiare, per la prima volta non avevo nulla da fare... mi ricordai però che Matt qualche giorno prima mi urlava contro di mettere in ordine la soffitta, salii le scale infinite e mi trovai davanti milioni di scatoloni, mi diressi spedita veros quelli con scritto Mom, ne aprì uno e trovai alcuni carboncini con un album, ricordo che a mia madre piaceva davvero tanto disegnare, fu lei ad insegnarmelo e non per vantarmi ma... sono ancora abbastanza brava, scavando più a fondo tra riviste e vestiti in un vecchio armadio, trovai un walkman con dei CD, provai a metterne uno e funzionava ancora.
Aveva un così bel gusto in fatto di musica, anche questo lo presi da lei e anche mio fratello, ci cantava sempre qualcosa, da piccola le prime band in assoluto di cui mi innamorai furono i Guns N' Roses e i Kiss, le loro canzoni mi portavano in un altro mondo... il mio mondo, durante il mio solito viaggio nel passato sentì squillare il telefono, volai di sotto lo afferrai "Ehi rossa!" Risposi "Ro! Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me Wyatt e Jae" "Si d'accordo ci vediamo dopo allora" "Ciao Rooo!" Sentì due voci e quando riattaccai capì che la ragazza era in compagnia della sua dolce metà.
In tutto ciò Matt non rispondeva al telefono, provai a cucinarmi qualcosa per pranzo pensando fosse andato a pranzo con i suoi amici, provai a chiamarne qualcuno ma dissero che nemmeno loro sapessero dov'era finito... stavo iniziando a preoccuparmi...
STAI LEGGENDO
Solo tu//Wyatt Oleff [Completa]
FanfictionOk mi presento alla svelta: mi chiamo Ross, ho 16 anni e ho una vita abbastanza singolare che potrebbe sembrare molto comune, ho deciso di raccontarvi quel periodo in cui l'unico ragazzo che mi avesse mai rivolto la parola continuava ad essere esclu...