Ero in camera mia, mi ero appena svegliata e notai qualcosa di strano... ero più bassa e stranamente non sentivo i capelli che mi solleticavano le braccia come ogni mattina, andai verso lo specchio ma non vidi riflesso nulla, più che altro era perchè lo specchio era troppo alto rispetto a me.
Non capivo cosa stesse succedendo fino a quando si aprì la porta di quella che era troppo colorata per essere la mia stanza, "Dai Roselinde vestiti che la mamma ci sta aspettanto" mi girai e vidi un bambino di circa 10 anni fermo a guardarmi sulla soglia della porta."Mattie aiutami tu non riesco ad allacciarmi le scarpe" Mattie??? Non chiamavo così mio fratello da quando avevo 7 anni... era come se non fossi stata realmente io a parlare... ad ogni modo scendemmo le scale e ricordai quanto mi era difficile quell'impresa nel tentativo di non inciampare nei miei stessi piedi. Arrivata sana e salva sul pavimento tenendo per mano mio fratello sentì una presenza vicino a noi
"Andiamo fiorellini o voi farete tardi a scuola e io a lavoro" guardai quella figura alta e slanciata di una donna, la riconobbi subito... era la mamma... stava fumando come al suo solito... dovevo fermarla, avrei dovuto fermarla da tanto tempo ma ancora non sapevo che quella dannata sigaretta, come le tante altre che fumò per il resto della sua vita, me l'avrebbe strappata via...Mi alzai di soprassalto, avevo il cuore a mille e sudore ovunque, non capivo se fosse stato un sogno o un incubo... non vedevo mia madre in sogno da 2 anni ormai e non volevo sapere perchè la mia mente aveva deciso di farmi questo proprio ora. Ero ancora nel letto e nemmeno il tempo di portarmi le mani alla testa che sentì un dolore atroce, della sera prima riuscivo solo a ricordare che mi ero lasciata finalmente andare dopo quasi 1 anno.
Ricordo la prima volta che provai a "bere" qualcosa di forte, avevo compiuto 14 anni da qualche settimana e Sarah era già partita... mi sentivo abbandonata e avevo sempre voluto sapere gli altri cosa ci trovavano di bello nel farlo, dopo quella volta ce ne furono molte altre... smisi due mesi prima di Natale perchè Matt mi fece finalmente capire che mi stavo comportando in modo ridicolo per essere una ragazzina, ora che ci penso meglio questa è una delle cose che non avevo avuto il coraggio di dire a Wyatt... ma basta pensare a lui ora non era per niente il momento.
Poggiai i piedi a terra e fortuntamente ero ancora alta (per modo di dire) presi dei vestiti e andai a farmi una doccia, più fredda che calda dato che avevo ancora bisogno di svegliarmi, mi girai per prendere il balsamo quando sentì una strana sensazione sul piede... guardai in giù e vidi un ragno enorme salire per il polpaccio, non ci pensai due volte, afferrai l'asciugamano e uscì mentre mi coprivo e scuotevo le gambe.
Ero quasi arrivata in camera quando andai a sbattere contro qualcuno convinta fosse Matt che si era appena svegliato, mi afferrò per non scivolare sull'acqua che gocciolava dappertutto ma lentamente cademmo entrambi con gli occhi spalancati, "PERCHÈ SEI IN CASA MIA!?" "PERCHÈ SEI NUDA!?" Non ci misi nemmeno 2 secondi a coprirmi meglio che potevo, "Joey perchè sei qua?? Chi ti ha fatto entrare sono le 6 e mio fratello dorme ancora" solo in quel momento notai che il ragazzo era senza maglia con i capelli in disordine, non che non lo fossero normalmente, "Ieri ti ho riportata a casa e tuo fratello mi ha praticamente obbligato a rimanere qui e ho accettato essendo che, diciamo, non ero così lucido..." Mentre parlava sembrava stesse cercando di guardare oltre le mie mani e l'asciugamano...
"Smettila di guardadmi in quel modo sembri un idiota." Alzò le mani come per scusarsi e si girò facendomi intendere che avevo il via libera, scappai nella mia stanza e sbattei la porta, mattinata migliore di così non potevo immaginarla... ad ogni modo cercai di tranquillizzarmi e accertarmi di non essere stata troppo nuda davanti a quel coglione. Mi vestì e scesi con cautela le scale per non rischiare di cadere per la quarta volta in meno di 24 ore, notai che Joey non era sul divano quindi le mie speranze che se ne fosse andato erano aumentate.
Andai in cucina e trovai Matt a bere una tazza di caffè, almeno dall'odore sembrava quello, "Dio, il buongiorno si vede dal mattino eh" sapevo perchè aveva detto così, probabilmente o avevo lo sguardo fiammeggiante oppure ero ancora scioccata dal mio risveglio "Zitto pazzo incosciente."
Si girò con la tazza, la posò sulla cucina, quasi rompendola "Ah io pazzo incosciente??" Urlava ma sussurrava allo stesso tempo "Oppure tu che torni alle 2 e mezza di notte a 16 anni che puzzi di vomito e disperazione?? Per di più con uno sconosciuto anche lui ubriaco." Posai anche io il bicchiere e mi avvicinai a Matt usando lo stesso tono di voce "Ma se sei stato tu a farlo rimanere qui! E per quello che so nemmeno tu lo conosci." "Lo sapete che si sente tutto vero?" Ci girammo verso la porta, c'era Joey con le braccia incrociate appoggiato al muro che ci guardava con un misto tra il divertito e il compiaciuto.Rimanemmo in silenzio fino a quando il ragazzo non si mosse e posò sul tavolo un bracciale che mio fratello perse 3 mesi fa, "Mentre dormivo sentivo qualcosa pungermi il culo, comunque ora dovrei andarmene quindi grazie per tutto" sottolineò quel tutto incrociando il mio sguardo e uscì dalla cucina facendo per andarsene, però Matt lo bloccò "Ehi ehi fermo dimmi dove abiti che almeno ti do un passaggio" Joey diede un'occhiata alla gamba ingessata "A meno che io abbia voglia di morire... meglio fare un'altra volta amico" non avevo nulla in contrario a dividere per sempre le nostre strade, "Vorrà dire che pranzerai con noi e dopo sarà Ross ad accompagnarti" guardai mio fratello con disappunto e lo trascinai di nuovo in cucina.
"Sei davvero una faccia da culo Matthew, prima mi rimproveri il fatto di averlo portato qui essendo uno sconosciuto e poi lo inviti a pranzo?!"
...Spazio autrice
In realtà non ho nulla da dire volevo solo scrivere qualcosa in questo "spazio" per non lasciarlo vuoto😂
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Solo tu//Wyatt Oleff [Completa]
FanfictionOk mi presento alla svelta: mi chiamo Ross, ho 16 anni e ho una vita abbastanza singolare che potrebbe sembrare molto comune, ho deciso di raccontarvi quel periodo in cui l'unico ragazzo che mi avesse mai rivolto la parola continuava ad essere esclu...