Capitolo 33

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Stavano tutti beatamente dormendo, io no, Wyatt dormiva steso su di me e sembrava un trattore... mentre io provavo a respirare, sentii una scossa bella forte tanto da far cadere oggetti per tutta la casa... l'unica cosa divertente di quella mattinata fu sentire solo l'urlo di Matt in tutto il quartiete, grazie a lui i vicini si svegliarono in tempo almeno... entrò Sophia con tutti i capelli spettinati (per non parlare di Jaeden) "Ragazzi uscite forza!" Non  infilammo nemmeno le scarpe e uscimmo fuoru, "Nonno ci sono spesso scosse così... giusto?" lui mi guardò terrorizzato "Ehm si... più o meno" non sapevo se avessi dovuto davvero preoccuparmi o continuare a sperare di non finure schiacciata da un mattone.

Matt era l'unico che aveva il coraggio di lamentarsi  "Mi fa male la cazzo della gamba." Mia nonna gli tirò un ceffone dritto in mezzo alla nuca "Matthew Harrington riguarda quella boccaccia" sapevo che non era il momento ma lo stesso battei il cinque a quella donna, nel frattempo notai che Wyatt continuava a guardarsi intorno "Wy tutto bene?" "Eh? Oh sisi tutto bene..." sapeva che non gli credevo e infatti ci allontanammo un po, "Non sono mai stato vittima di terremoto" era strano essere quella con le palle nella relazione... "Wyatt primo punto non sei vittima perchè sei ancora vivo e secondo punto..vivi in Florida davvero non hai mai sentito un terremoto? Cazzo viviami in mezzo ai fottuti uragani!" Alzò gli occhi e mi diede ragione.

Entrammo di nuovo in casa e aprofittammo dell'essere svegli per iniziare a prepararci, quel pimeriggio i nonni ci avrebbero portato in un posto "speciale", mentre mi stavo mettendo i calzini sentì un tonfo nelle scale mi alzai zoppicando e andai a vedere "OH DIO MATT" vidi mio fratello steso alla fine delle scale, "Ma come hai fatto? La gamba è apposto?" Ero davvero preoccupata ma stavo cercando lo stesso di non ridere, "Ro sto bene sono inciampato" arrivivarono Hanna e mia nonna che anche loro se la ridevano, poi capì che la sua caduta era frutto delle solite scommesse che faceva con la nonna.

Nemmeno uscita due secondi che Sophia si era già appropriata del mio letto, "Quindi questa sarebbe dovuta essere la tua camera?" Mi sistemai vicino a lei "Mh... credo, alla fine non ci sono mai stata davvero qui" continuammo a parlare di come era tutto più calmo lì, si sentiva un'atmosfera diversa nell'aria...

"Potete dirci dove andiamo ora?" Matt cercava di rimanere sul marciapiede senza farsi investire "Stiamo andando nel centro storico, vedrete la parte più bella di Napoli" potevo dire che la giornata  stava girando nel verso giusto, ma non avrei mai osato perchè quando lo facevo di solito andava tutto a puttane. I primi a disperdersi furono Hanna e Matt, dopo qualche minuto perdemmo di vista anche il nonno, Jaeden e Wyatt, alla fine rimanemmo io Sophia e la nonna che ancora non sapevamo dove andare e cosa visitare.

Passammo di fronte un negozio dove vendevani presepi, l'unica cosa che mi suonava strana era che eravamo a giugno... ma il Natale non muore mai a quanto ho sempre pensato, Sophia era più esaltata di me, saltellava per tutto il negozio beccandosi occhiatacce da alcune signore, mi avvicinai a guardare meglio e una di quelle signore iniziò a parlarmi e il bello di quella situazione era che capivo ma non riuscivo a formulare nemmeno un piccola frase "Signorina forse è meglio se gesticolate se non sapete parlare? Così ci capiamo" Io annuì mentre rflettevo sull'accento della signora che suonava strano ma allo stesso tempo bene.

Quando ci riunimmo di nuovo tutti, tornammo a casa e ci sistemammo in salotto desiderosi di sapere cosa stesse cucinando mia nonna, ci sedemmo a tavola verso le 2 di pomeriggio, non appena la lasagna e altri piatti sfiorarono il tavolo, Jaeden per poco non svenì, si limitò a far scendere una lacrima e no, stavolta non era una finta lacrima perchè la vidi perfettamente scendere sulla sue guancia.

Dopo esserci abbuffati di dolci, i tutti i maschi presenti in casa si andarono a riprenedere sul letto, era un miracolo che non avessero ancora vomitato tutta la cena. Hanna, nonna e Sophia andarono a sistemare quel porcile di cucina, io non andai perchè non ero molto pratica nell'aiutare in casa se non passare l'aspirapolvere, e anche perchè non mi nadaca particolarmente di farlo... per quanto provassi a distrarmi continuavo a pensare a quel giorno in spiaggia, era come un insettino fastidioso nella mia mente e continuava a ronzare fastidiosamente.


Solo tu//Wyatt Oleff  [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora