Lo schiaffo fu così forte da fargli girare la testa, "Ma sei pazza che fai?!" non riuscivo nemmeno ad aprire bocca, ma presi coraggio e guardai gli altri facendo segno di andare e loro si dileguarono senza pensarci due volte.
"Sono io la pazza Wyatt?? O tu che pensavi di passarla liscia e uscirtene tranquillo con quella che a quanto pare è la tua ragazza, oppure ero io? Sai mi confondo chissà quante altre ne avrai, infondo tu sei un latin lover di prima categoria e anche molto ricercato...ma una cosa che voglio dirti è che non pensavo che una persona potesse farmi così schifo soprattutto tu." Pensavo non dicesse nulla, pensavo se ne andasse senza nemmeno batter ciglio e invece osò rispondermi.
"Scusa ma di che parli?" ...avete presente la sensazione che si prova quando vuoi spaccare tutto soprattutto il naso a qualcuno? Con una sediata? Ecco se la vostra risposta è si, potete capirmi alla perfezione. "Certo che hai la faccia come il culo" "Davvero pensi sia capace di tradirti?? Forse quella che non è fedele alla nostra relazione sei tu amore" sarei sembrata una psicopatica ma dovevo dirgli che li avevo visti, non potevo lasciar ricadere la colpa su di me che di colpe per una volta non ne avevo.
"Per favore smettila di fare il finto tonto, vi ho visti ieri e vuoi sapere come? Mi sono arrampicata fino alla tua finestra quindi inventa poche scuse." Non sapeva se controbattere o starsene li...in silenzio a fissarmi con quella faccia che se credevo adorabile nemmeno due giorni fa, ora non riuscivo nemmeno a pensare di guardare.
Litigammo per un'ora e mezza forse, dopo le parole che avete letto mio fratello non resse più e uscì dalla cucina urlando con una stampella alzata nell'intento di colpire Wyatt, Jaeden probabilmente aveva finalmente capito che non si trattava di un gioco o di uno scherzo e non provò nemmeno a fermare Matt, io e Sophia però si ed è incredibile come io lo abbia fermato dallo spezzare quella maledetta stampella in faccia a quello che ormai non contava più nulla per me.
Le ultime parole le pronunciò Sophia urlando "BRAVO VATTENE E ATTENTO A NON FARTI SBATTERE LA PORTA SUL CULO". Mi sentivo come vuota, non provavo più rabbia e nemmeno tristezza, semplicemente il nulla.
Quando vidi Matt seduto a mangiare del gelato piangendo pensai che non aveva senso fare così per una persona totalmente inutile, e mi sbagliavo perchè quella stessa notte feci lo stesso, corsi in cucina e presi una vaschetta di gelato al limone e fragola, 2 pacchi di patatine e una coca cola da un litro, portai tutto in camera mi misi sul tappeto e accesi il computer guardando film deprimenti che avrebbero fatto piangere anche una persona senza un briciolo di sentimenti...
"Ro...piccola alzati, sono le 4 di pomeriggio non puoi stare a letto tutto il giorno" sentivo le carezze di mio fratello tra i capelli, di solito stavo meglio quando lo faceva ma quella volta non mi andava nemmeno di sorridere, era deprimente pensare una cosa del genere e non era assolutamente da me, ormai era passata più di una settimana da tutta quella merda, molto più di una settimana...quindi misi tutte le forze che avevo in corpo e mi alzai "Lo so che fa male ma-" "Nono non sento nulla Matt davvero..sto bene credo" uscì dalla camera e andai nel bagno a cercare di sistemarmi un po'.
Mi legai i capelli e rimasi con il pantalone di una tuta e una maglietta, non sapevo che fare quindi scesi in cucina, mi appoggiai al frigo e mi misi a guardare Matt che preparava un dolce, "Ho pensato che ti sarebbe piaciuto farlo insieme..che ne dici?" sospirai un "Perchè no". Voglio dirvi che quel pomeriggio scheggiammo due ciotole essendo che eravamo incapaci di usare una frusta o una sepmlice forchetta.
Messa la torta in forno salii in camera a prendere il telefono, tutte le chiamate erano da parte di Sophia, Jaeden invece mi aveva mandato solo qualche messaggio, non richiamai nessuna dei due tanto non avrei saputo cosa dire o rispondere alle domande che quasi sicuramente mi avrebbero fatto. Ormai si erano fatte le 6 e nel frattempo che mi alzai ad aprire la finestra suonò il campanello, però non mi scomodai e lasciai aprire mio fratello.
"ROOOSS STA SALENDO SOPHIA" Matt urlò talmente forte che mi spaventai e per girarmi di colpo sbattei sull'anta della finestra, "Oh vedo che ci siamo svegliate..o quasi" Sophia rise con una punta di imbarazzo, "Tranquilla sono più che sveglia, tu come mai se qui? Non avevamo detto che ti avrei chiamata io?" Ci stendemmo sul letto una affianco all'altra "Lo so però volevo vederti Ross e voglio che tu ora ti lasci indietro...tu sai chi.. anche se ti sembra passato poco non mi interessa. Sta sera una mia amica, non so se la conosci si chiama Malina, da una festa a casa sua sulla spiagga e mi sembra l'occasione perfetta per fare il tuo ritorno tra il popolo e...male che va trovi anche una nuova distrazione..".
Mi alzai e mi grattai la testa cercando di arrivare a formulare una risposta sensata almeno per me, "No Soph io non voglio venire a una festa..non credo di essere pronta" la ragazza mi guardò con uno sguardo di sfida "Non credi di essere pronta? Ti preparo io cara però tu devi venire a costo di trascinarti per quella criniera che senza dubbio ha bisogno di una spazzolata..." Non provai nemmeno ad essere offesa perchè sapevo quella fosse la verità, già in fondo uscire un po' non mi avrebbe fatto male.
"Va bene ci vengo, ho bisogno di respirare aria buona, però spiegami che intendi con 'nuova distrazione' perchè se ho capito bene non ci penso proprio a trovare un'altra storia che probabilmente finirebbe come con Wyatt." Quel nome ormai nonmi faceva più alcun effetto, forse era un bene "Io non dico che tu debba sposarti e fare figli...dico che hai bisogno di divertirti e non vedo nulla di male nel farlo con qualcuno di cui non te ne frega nulla" non l'avevo mai vista da questo lato, chissà magari riuscirò a divertirmi e liberare finalmente la mente...
Spazio autrice
Vi do solo un piccolo spoiler:
Ci saranno dei nuovi arrivati...🤫Se vi va ditemi secondo voi cosa potrebbe succedere🙃
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Solo tu//Wyatt Oleff [Completa]
FanfictionOk mi presento alla svelta: mi chiamo Ross, ho 16 anni e ho una vita abbastanza singolare che potrebbe sembrare molto comune, ho deciso di raccontarvi quel periodo in cui l'unico ragazzo che mi avesse mai rivolto la parola continuava ad essere esclu...