Capitolo 5

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- Hey Matt! - lo saluto con allegria,

- Teso, tu non sai che è successo!- mi dice emozionato,

- Che cosa?- gli chiedo impaziente, mi piace parlare con lui, rende esaltante ogni cosa che fa, e poi è matto almeno quanto me e lo adoro per questo!

- Tu. Non. Puoi. Capire.- si ferma, - Ho incontrato un fregno che non hai idea! E niente, ieri in discoteca, mi ha baciato! Il problema è che era il primo appuntamento, mi sento una sgualdrina!- racconta in tono drammatico, mi viene da ridere per come parla delle sue avventure, è entusiasta in un momento, ma un secondo dopo sembra afflitto da mille pensieri, dire che Matt è lunatico, sarebbe come dire che Beyoncé ha una voce discreta, non fatemi ridere! Devo ammettere che mi manca, oggi sono 2 settimane che non lo vedo, è in vacanza in Inghilterra con suo padre anche se non capisco il motivo per cui abbia accettato,d'altronde non hanno mai avuto un buon rapporto

- Oh amo, non lo sei! Dovresti sentirti onorato invece, non è riuscito a resistere al tuo fascino!- lo rincuoro soffocando una risata,

- Hai ragione teso! Sono magnifico!- si vanta scherzosamente e io mi limito a una risata

- Ma a quanto pare non sono l'unico che fa conquiste, vero?- mi interroga in tono sospettoso,

- Io la ammazzo Gwen!- esclamo con un leggero velo di rabbia nella voce, solo ieri sera gli ho raccontato di aver passato ore a parlare con Alex mentre lei dormiva e cosa fa? Racconta tutto a Matt, cioè io mi fido di lui, però è troppo presto per parlare di interesse romantico! O qualcosa del genere e Gwen tende sempre a esagerare

- Dai, racconta, non puoi non dirlo al tuo stravagante e bizzarro amico gay! Sarebbe contro natura!- cerca di convincermi, so per certo che andrà in escandescenza se non gli racconterò anche queste poche ore passate con Alex, penso che sia meglio vedere subito per non continuare la conversazione per ore e ore, così mi siedo sul letto a gambe incrociate e stringo un cuscino tra le braccia poi mi schiarisco la voce per parlare in modo più impassibile possibile,

- Ti ricordi Alex Blair? È tornato da più o meno tre giorni da Madrid e ci siamo rivisti, non è successo nulla e probabilmente non succederà nulla, abbiamo soltanto parlato, niente limoni duri in discoteca per me!- cerco di cambiare discorso, ma sento un urletto di entusiasmo e allontano il cellulare dall'orecchio per non diventare sorda parzialmente,

- Alex Blair? Non ha 19 anni? E non era il migliore amico di tuo fratello?- mi chiede impaziente di sapere tutto su questo nuovo "scoop", quante domande!

- Già, ma te l'ho detto, non succederà nulla- ribadisco con voce seria,

- Dicono tutti così!- mi canzona scherzosamente, a un certo punto sento un rumore provenire dal corridoio e mi appresto ad uscire per vedere chi sia, ma mentre mi avvicino alla porta inciampo sulla piega del tappeto di camera mia e sbatto il naso contro il pavimento, ed ecco a voi il premio per l'equilibrista dell'anno! Perché non sono coordinata come le modelle che sfilano sulle passerelle di Victoria Secret?

- Ti richiamo- dico sofferente al telefono e riattacco,

- Tutto bene?!- mi domanda Alex preoccupato, irrompendo nella stanza, ci mancava solo questa! Ma per quale motivo è qui e proprio adesso,mentre il mio naso è indeciso se esplodere o aprirsi a metà? Che bello! Sarò molto sexy in questo momento, posso solo immaginarlo!

- Si, tranquillo- dico pacata, spostando la mano che poggiavo sul viso,

- Non proprio direi, sanguini!- mi avvisa mentre prende un fazzoletto e me lo porge, un istante dopo entra in camera mia anche mio fratello che guarda prima me e poi Alex,

- Cazzo, Vicky!- esclama guardando la pietosa scena dove il sangue mi gocciola sulla maglietta e io cerco di bloccarne la fuoriuscita,

- Sto bene- mento, non penso io sia molto credibile, ma in questo momento voglio solo che entrambi escano da camera mia e mi lascino affogare nella mia vergogna e nel mio sangue.

*******

Sono le 8 di sera, dovrei essere a casa mia a guardare qualche serie su Netflix, ma poteva essere così? Ovviamente no,sono seduta in pronto soccorso con una borsa del ghiaccio sul naso, dopo aver passato il pomeriggio a fare lastre per vedere se ci sono state rotture o fratture e adesso stiamo aspettando gli esiti, però, come se non bastasse, Alex è ancora qui, insieme a mia madre, mio fratello e Gwen, che è arrivata da poco,fantastico, perché non capiscono che è solo uno stupido naso! Se potessi me lo staccherei e andrei a dormire! Non serve che vengano tutte le persone che conosco a farmi assistenza!

- Signora, sono arrivati gli esiti, mi segua- ci invita un'infermiera sulla cinquantina con la pelle olivastra e la ricrescita bianca dei capelli, solo io e mia madre ci alziamo, invece gli altri rimangono seduti in sala d'aspetto, l'ufficio in cui ci fanno accomodare è spoglio e angusto, ma d'altronde non potevo aspettarmi una stanza 5 stelle lusso, è solo un ospedale,

- Tornando a noi signora, il naso non ha subito fratture, ma comunque la caduta ha provocato una forte contusione e alcuni capillari si sono spaccati provocando la fuoriuscita del sangue, per i prossimi giorni dovrà applicare del semplice ghiaccio e riposare, probabilmente questa notte o domani avrà qualche lineetta di febbre- ci avverte il dottore sulla sessantina mentre scrive qualcosa al computer, ma io sono troppo impegnata a fissare l'inquietante foto sulla sua scrivania che raffigura una donna, al quanto bruttina che sorride mentre ha in mano un cocomero enorme, lasciamo perdere, non sono in vena di sapere la storia di quella foto bizzarra. Quando raggiungiamo gli altri c'è una strana atmosfera taciturna che dura fino a casa,

- Cenate con noi Gwen e Alex?- chiede mia madre prima di aprire il cancello d'ingresso,

- No, ho promesso a mia madre che avrei cenato con lei, ciao a tutti!- ci saluta Gwen e si allontana, perché mi sembra che tutti siano stranamente silenziosi e pacati?

- Alex resta- dice mio fratello e segue mi madre in casa, lasciando me e Alex sul vialetto,

- Scusami Vic- mi dice rammaricato, mi ha chiamato Vic? È la prima volta,

- Per cosa?- sorrido dolcemente, mi pare un bambino pentito in questo momento

- È colpa mia, se sei caduta, c'ero io in corridoio- confessa in tono mortificato, mi sta dicendo che stava origliando la mia conversazione con Matt? Miss Sfiga sono! Mi sa che devo andare a Lourdes per farmi benedire!

- Non importa- sussurro piano, sforzo un sorriso di conforto e solco l'ingresso seguita da lui,

- Vado a dormire, non ho fame mamma, a domani- saluto tutti con voce vuota, non attendo la risposta e mi dirigo in camera mia.

Spazio d'autrice:

Eccomi qua, anche oggi sono riuscita a pubblicare un capitolo! Mi sono impegnata molto! Spero vi piaccia! Lasciate tante stelline e commentate. ❤️

Se vi va seguitemi e se volete che legga le vostre storie lasciatemi un messaggio in privato o in bacheca!

Buonanotte ragazzi, domani ho anche un test su 60 pagine🙈

Un bellissimo errore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora